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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Friday, January 25, 2019

Laurens Reael a Galileo Galilei

Laurens Reael (1583-1637). Funzionario degli Stati Generali ed esperto praticante delle discipline sperimentali, nonché vice Ammiraglio e governatore dei possedimenti olandesi nelle Indie Orientali, Laurens Reael (Lorenzo Realio) fu uno dei principali interlocutori di Galileo (1564-1642) nelle trattative per la cessione alle Province Unite del metodo galileiano per stabilire la longitudine in mare. 


Con questa lettera risponde il Realio alla lettera di Galileo del 15 agosto del precedente anno, essendo stato impedito dal rispondere più sollecitamente da quelli impedimenti dei quali parla l' Ortensie nelle precedenti. 

LORENZO REALIO A GALILEO GALILEI
Amsterdam, 3 Marzo 1637

Non mi è mai bastato l'animo di sperare una felicità tanto grande, che di poter fare alcun servizio e cosa grata a V. S. Illustris. , persona da me sempre stata tanto stimata e pregiata , quanto il suo divino ingegno , accurato giudicio ed ingenui concetti appresso tutto il mondo meritano. Ho ricevuto la sua dalla Villa d'Arcetri in data de' 15 agosto 1636, accompagnata da quella stupenda invenzione per poter con ajuto di Giove e delle Stelle Medicee suoi Satelliti aver ogni notte accidenti diversi , e tali che ciascheduno sarebbe non meno accomodato , anzi molto più , che se fussero tanti Ecclissi Lunari per l' invenzione della Longitudine , della quale a V. S. Illustriss. è piaciuto per la mia mano fare offerta in libero dono agli Illustriss. e Potentissimi Ordini Generali delle nostre unite Repubbliche. Lasciando dunque di puntualmente rispondere a quella di V. S. Illustrissima , e principalmente all' encomio tanto grande , che a lei della mia bassezza è piaciuto fare , dirò solamente , che io l' assicuro, che avrebbe forse potuto trovare più dotto e atto a questo negozio , ma più affezionato , zeloso e ardente di me nessuno.
Avendo dunque fatta una traslazione della sua relazione nella nostra vernacula lingua, me ne sono presentato avanti questi Potentissimi SS. con questo suo da me tanto stimato dono; il quale con gran maraviglia prima , e poi con maggior affetto e benevolenza da loro fu ricevuto; come la Signoria V. Illustriss. .... E come a questo fine me ne trasporterò all' Aja , cosi prego la Signoria V. Illustriss. con un poco di pazienza aspettarla colle mie al suo tempo , ed in tanto non lasciar di comunicare col Sig. Ortensio tutto quello, che potrebbe aver preparato per perfezionare un' impresa al ben comune tanto utile , ed importante. E con questo umilmente le bacio le mani.

Bellissima lettera scritta a Galileo in Italiano.

Ma c'è una curiosità che ho trovato nel libro The multilingualism of Constantijn Huygens (1596-1687). Christopher Joby. Amsterdam University Press, Nov 4, 2014.

"In Huygens's correspondence he included the occasional Italian word or phrase in letters to his parents. In 1625 he wrote a letter in Italian to Lorenzo Reali[o], who had previously written to Huygens in Italian. Huygens's correspondent was in fact Laurens Reael, ... Like Huygens, he clearly excelled in languages, and it probably did not seem so strange for them, despite both being Dutch, to correspond in Italian."

Quindi, Reael non usava l'Italiano solo con Galileo, ma lo usava anche per scrivere a Huygens (il papà di Christiaan).