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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino
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Tuesday, April 20, 2021
La carriera di Marco Lollio, console romano
La carriera di Marco Lollio, console romano: Esposizione della carriera di Marco Lollio, console romano. Esistono due iscrizioni relative al suo consolato. Una è a Roma, sul ponte Fabricius, l'altra è stata rinvenuta nei pressi di Torino, e mostra Lollio rimasto momentaneamente 'sine collega', come riportato da Cassio Dione.
Monday, October 26, 2020
Una disputa tutta sabauda sul segno zodiacale di Augusto
Monod, Tesauro ed il Capricorno, ovvero una disputa tutta sabauda sul segno zodiacale di Augusto
In questo scritto parliamo di due gesuiti al servizio della corte sabauda, Emanuele Tesauro e Pierre Monod, che si scontrarono in una disputa sul segno zodiacale di Ottaviano Augusto. Tesauro diceva Vergine e Monod diceva Capricorno. Se guardiamo ai recenti studi sul tema, aveva ragione Monod. Il suo approccio basato sugli autori antichi, di cui fornisce ricca documentazione, e sugli studi a lui noti è molto interessante per chi vuol completare la panoramica sull'argomento. Monod usa anche le immagini sulle monete per avvalorare il Capricorno come ascendente di Augusto e questo lo rende un Paul Zanker del XVII secolo, alla ricerca del potere nell'immagini usate da Augusto.
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Thursday, April 9, 2020
Stelle, preistoria e storia
Segnalazione dell'articolo di Gabriella Bernardi su Savej
Stelle dalla Preistoria: il sito di RocceRè
L'archeoastronomia raccontata dal prof. Guido Cossard
Oltre ad interessanti discussioni sulle costellazioni ed il loro ruolo per i popoli antichi, nell'articolo si parla anche della fondazione di Torino.
A tal proposito, vi rimando alla lettura del post al link
Buon #Compleanno #Torino!
Stelle dalla Preistoria: il sito di RocceRè
L'archeoastronomia raccontata dal prof. Guido Cossard
A tal proposito, vi rimando alla lettura del post al link
Buon #Compleanno #Torino!
Monday, January 20, 2020
La città dei Taurini
Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana
Federico Navire
Peter Lang, 2009
Ecco cosa si dice sulla città romana.
Che assunse il titolo di Augusta ben dopo la sua fondazione.
Dal libro che ha vinto il premio 'Città di Torino - Domenico Carpanini'.
L'immagine dell'Italia continua a essere legata a quella delle sue città d'arte, come Roma, Firenze e Venezia. Ma nessuna come Torino ha contribuito a formare l'Italia nei suoi aspetti politici, industriali e tecnici. Nel 1563 con l'ingresso di Emanuele Filiberto diventò capitale del ducato al posto di Chambéry, da dove venne anche traslata la Sacra Sindone. Nel 1713 sotto Vittorio Amedeo II acquisì il titolo regio. Nel 1848 diventò con lo Statuto albertino il centro politico e intellettuale italiano e la guida del Risorgimento nazionale. Prima capitale italiana dal 1861 al 1865, centralità che riacquistò all'inizio del XX secolo affermandosi come primo centro industriale italiano. Facendo largo uso della letteratura e delle più varie testimonianze, Torino viene qui storicamente presentata nel formarsi e nel trasformarsi del suo mito, della sua immagine, della sua cultura e della sua società.
7 Febbraio 1563 - Torino diventa capitale
Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana
Federico Navire
Peter Lang, 2009
Dal libro che ha vinto il premio 'Città di Torino - Domenico Carpanini'.
L'immagine dell'Italia continua a essere legata a quella delle sue città d'arte, come Roma, Firenze e Venezia. Ma nessuna come Torino ha contribuito a formare l'Italia nei suoi aspetti politici, industriali e tecnici. Nel 1563 con l'ingresso di Emanuele Filiberto diventò capitale del ducato al posto di Chambéry, da dove venne anche traslata la Sacra Sindone. Nel 1713 sotto Vittorio Amedeo II acquisì il titolo regio. Nel 1848 diventò con lo Statuto albertino il centro politico e intellettuale italiano e la guida del Risorgimento nazionale. Prima capitale italiana dal 1861 al 1865, centralità che riacquistò all'inizio del XX secolo affermandosi come primo centro industriale italiano. Facendo largo uso della letteratura e delle più varie testimonianze, Torino viene qui storicamente presentata nel formarsi e nel trasformarsi del suo mito, della sua immagine, della sua cultura e della sua società.
Monday, December 23, 2019
L'inaugurazione delle statue di Cesare ed Augusto, dono di Mussolini all...
Giornale Luce B0754 del 24/09/1935
Un po' di storia sulla piazza Cesare Augusto, quella della Porta Palatina e le due statue di Cesare e Augusto. Oggi, la statua di Augusto, appare talvolta nei filmati che mostrano la città. Diciamolo però chiaramente: le statue non sono originali. Qualcuno, vedendole magari in televisione davanti alla porta romana della città può pensarle vecchie di duemila anni. No. Sono dono di Mussolini alla città Sabauda, come spiega il filmato Luce.
Da quanto mi risulta, non ci sono statue di Augusto e Cesare ritrovate a Torino. La testa di Cesare, quella di Tuscolo, che oggi è al museo archeologico di Torino, viene appunto dalla città laziale e non dal Piemonte.
Per maggiori dettagli si veda
https://www.beniculturalionline.it/location-166_-Porta-Palatina.php
oppure http://archive.is/k1tuA
"Riportata al suo aspetto attuale, la Porta Palatina fu nuovamente oggetto di restauro dal 1934 al 1938, su iniziativa del governo fascista. Vennero dunque aperti tutti i fornici e fu isolata la struttura dal contesto urbano circostante, abbattendo un gruppo di vecchie case troppo a ridosso del monumento.
Tuttavia, alcuni di questi interventi furono considerati erronei dagli archeologi, poiché la porta in origine era a ridosso dell'abitato circostante ma, soprattutto, venne contestata l'errata collocazione della coppia di statue bronzee.
Esse, infatti, sono poste erroneamente nell'area interna occupata originariamente dalla statio e non in quella esterna, dove avrebbero trovato una collocazione più credibile."
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
PORTA PALATINA Piazza Cesare Augusto
Porta del lato settentrionale della cinta urbana di età romana.
Monumento di valore storico-artistico e documentario, con relativa area di pertinenza costituente integrazione storico- ambientale; esempio singolare anche per l'eccezionale stato di conservazione di porta urbana del I secolo a.C. - I secolo d.C.
Porta urbana aperta sul lato settentrionale, allo sbocco del cardo maximus, da cui partiva la strada per Roma, edificata contemporaneamente (età augustea) o negli anni immediatamente successiva (età flavia) alla creazione della cinta delle mura. Inglobata in strutture edilizie posteriori, fu conservata per intervento dell'ing. Antonio Bertola che ne impedì la demolizione all'inizio del XVIII secolo. Solo nella seconda metà dell'Ottocento iniziò la rivalutazione storica e scientifica con massicci interventi di restauro. Nel 1861 il Comune delibera l'isolamento della Porta Palatina e il restauro, durato fino al 1873, viene affidato a C. Promis. Vengono demoliti tutti gli edifici addossati alla porta e conservati (solo per l'autorevole intervento del Promis) i tratti delle mura adiacenti alle torri. Nel 1904 riprendono alcuni lavori di restauro sotto la direzione di A. D'Andrade, con lo scoprimento della base della torre orientale e il ritrovamento dei muri del cavaedium. I lavori interrotti per la guerra vengono ripresi nel 1932. Ultimi sondaggi e restauri nel 1937-38, con l'individuazione di strutture che fanno supporre l'esistenza di una porta precedente di età repubblicana.
Tavola: 41
Friday, November 29, 2019
Su una datazione archeoastronomica recentemente proposta per la fondazione di Augusta Taurinorum, l'odierna Torino | IRIS Pol. Torino
Su una datazione archeoastronomica recentemente proposta per la fondazione di Augusta Taurinorum, l'odierna Torino | IRIS Pol. Torino
http://247.libero.it/rfocus/40970715/1/torino-citt-celeste-compie-2048-anni-uno-studio-del-valdostano-guido-cossard/
Forse il 9 a.C. era nuvoloso e i delegati di Augusto, queli con l'incarico di proclamare la festa, erano in ritardo. Tutto è possibile.
Nell'articolo su Iris (identico a Zenodo) si sono discussi i risultati di un metodo di datazione archeoastronomica, definita come datazione ex sole, proposto in arXiv:1901.08545, ed applicata a determinare la data di fondazione di Augusta Taurinorum. La data del 30 Gennaio del 9 a.C. che detti autori propongono in arXiv:1901.08545 non è giusta, poiché si basa su diversi errori. Sono errati azimut ed altezza del sole sull’orizzonte astronomico. Con i dati giusti si arriva alla data Giuliana del 4 o del 5 Febbraio, che corrisponde, per il 9 a.C., ad una data storica, ossia del Calendario Romano in vigore all'epoca, tra il 31 Gennaio ed il 2 di Febbraio. Gli autori di arXiv:1901.08545 insistono sulla data Giuliana (astronomica) del 30 Gennaio, facendola corrispondere alla data storica del 30 Gennaio. Ma ciò è impossibile. Così, con errori vari e confusione tra date e calendari, l'articolo in arXiv deduce un legame tra la fondazione di Torino e la dedica dell’Ara Pacis. In questo articolo, oltre a segnalare gli errori, si mostrerà che la determinazione dell’anno di fondazione delle colonie romane, supposte come aventi orientazioni solari, ossia verso il punto ortivo del sole, non si può fare attraverso calcoli astronomici per via delle incertezze sperimentali. Al limite, per la fondazione di Torino, sembrano essere più pertinenti le Calende di Febbraio, che sono evolute nella Candelora, che non la dedica dell'Ara Pacis, che per altro coincideva con il compleanno di Livia, moglie d'Augusto.
...............
Il giorno 30 Gennaio del 9 a.C. del calendario Romano non è il giorno 30 Gennaio del 9 a.C. in data Giuliana. Il 30 Gennaio - data storica - è corrispondente alla data astronomica del 3 Febbraio, secondo Keplero, o del 2 Febbraio secondo altri. Per essere precisi. Quando Augusto ha dedicato l'Altare nel Campo Marzio, la data astronomica era il 2 o il 3 Febbraio dell'anno -8 (ossia 9 a.C.). Se volessimo sapere, invece, la data astronomica del 30 Gennaio dell'anno -8, a che giorno del calendario storico corrispondeva, si deve fare l'inverso. Si trova che la data era a.d. VII Kal. o a.d. VI Kal. (ossia il 26 o il 27 Gennaio) dell'anno di Druso e Crispino consoli.
Del resto, se si prende un'incertezza di quattro o cinque giorni, ci può stare di tutto. Se non era il 30 Gennaio data astronomica, poteva anche essere il 31 o il 29, perché era brutto tempo. In questo modo, una qualsiasi osservazione o critica sulla datazione può essere ribattuta. Allo stesso tempo, però, anche il reiterato insistere al 30 Gennaio (S.C. e M.C.) e sulla precisione dei loro dati, diventa inutile.
Comunque, Nel lavoro proposto desidero argomentare e correggere la presunta datazione di Torino al 9 a.C.. (come mi disse un giornalista che era stato fatto nei miei confronti). Per esempio, non deve essere confuso angolo di direzione (dalle coordinate di Mercatore del GPS), azimut di Via Garibaldi, si veda angolo di direzione ed azimut. A Torino, tra angolo di direzione ed azimut c'è una differenza di un grado.
Un accenno alla storia contemporanea. La notizia sulla Stampa del 2018 è accompagnata dalla fotografia della Statua di Augusto alla Porta Palatina. Ma che cosa sappiamo di tale statua?
La statua è una copia, modificata in alcuni particolari, come i sandali ai piedi che nell'originale sono nudi, dell'Augusto di Primaporta, trovato nella villa di Livia. Il gesto di Augusto, quello alle Porte Palatine, non è però un pontefice benedice. E' l'adlocutio, il gesto del duce che richiama i militari al silenzio, per fare il discorso prima della campagna militare. Non è la pace, è la guerra. E la statua è dono di Benito Mussolini a Torino nel 1935. L'impero era tornato sui colli di Roma. La Stampa di Torino ha usato proprio quella statua e quel gesto, che non è gesto di pace, è di guerra.
----------------------------
GUIDO COSSARD ED IL SUO TEAM HANNO DETERMINATO CHE L'ALLINEAMENTO CON VIA GARIBALDI CAPITA IL 4 FEBBRAIO 2020, CHE CORRISPONDE AL 6 FEBBRAIO DEL 27 BC (LO STESSO DICASI PER IL 9 BC). Per il 27 BC, si era alle None del calendario storico. Per il 9 a.C. si era, nel calendario storico al 3 Febbraio, più vicino alle None che non al 30 gennaio storico.
http://247.libero.it/rfocus/40970715/1/torino-citt-celeste-compie-2048-anni-uno-studio-del-valdostano-guido-cossard/
Forse il 9 a.C. era nuvoloso e i delegati di Augusto, queli con l'incarico di proclamare la festa, erano in ritardo. Tutto è possibile.
Thursday, November 14, 2019
La Pace dopo le Guerre Alpine
Taluni hanno affermato che la Torino romana nascesse alla fine delle Guerre Alpine (13 a.C.) per simboleggiare la Pace tra Augusto e Cozio. Questo NON è vero - oltre ad altri svariati motivi, vedi post precedente - perché Roma aveva già un patto di amicizia con i locali che risale ai tempi di Cesare. Le guerre alpine NON hanno visto Roma contro l'area dei Taurini e dei Cozi, ma Roma far guerra oltre le Alpi, nel versante occidentale di esse, per capirci quindi in Gallia.
"Non v' ha dubbio che il declivio orientale e settentrionale delle Alpi Marittime, abitato dai Vagienni, le cui varie tribù, cioè gli Epanterii, i Viruxentini, e fors' anco i Veneni, i Venisani, occupavano le vallate della Stura, della Maira, della Varaita, e l'alta valle del Po, era già da molto tempo sotto il dominio dei Romani. Sicuri da questo lato, tutta la loro azione militare era quindi rivolta al declivio occidentale. Forse anche quella parte era stata da tempo, almeno nominalmente, riconosciuta dominio romano, ma le insubordinazioni, gli affronti, i ladronecci di quelle tribù avranno determinato un'azione energica, e de' provvedimenti radicali per ridurle definitivamente all'obbedienza."
E poi le Guerre Alpine si erano spostate già da molto tempo dalla Gallia a Est, verso Trento.
Passiamo allora all'epoca moderna e parliamo di cosa ha fatto Roma alle vallate alpine. Parliamone.
Siamo nel 1943. Vi mando al link https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_di_Chivasso
Questa dichiarazione però non parla della devastazione provocata dalla guerra, dei 100000 giovani provenienti dalle vallate alpine che non hanno fatto ritorno dalla Russia.
Sulle Alpi Cozie e Graie, ha fatto molti più morti Roma sotto Mussolini che Roma sotto Augusto.
Anzi sotto Augusto non ha proprio patito.
"Non v' ha dubbio che il declivio orientale e settentrionale delle Alpi Marittime, abitato dai Vagienni, le cui varie tribù, cioè gli Epanterii, i Viruxentini, e fors' anco i Veneni, i Venisani, occupavano le vallate della Stura, della Maira, della Varaita, e l'alta valle del Po, era già da molto tempo sotto il dominio dei Romani. Sicuri da questo lato, tutta la loro azione militare era quindi rivolta al declivio occidentale. Forse anche quella parte era stata da tempo, almeno nominalmente, riconosciuta dominio romano, ma le insubordinazioni, gli affronti, i ladronecci di quelle tribù avranno determinato un'azione energica, e de' provvedimenti radicali per ridurle definitivamente all'obbedienza."
E poi le Guerre Alpine si erano spostate già da molto tempo dalla Gallia a Est, verso Trento.
Passiamo allora all'epoca moderna e parliamo di cosa ha fatto Roma alle vallate alpine. Parliamone.
Siamo nel 1943. Vi mando al link https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_di_Chivasso
Questa dichiarazione però non parla della devastazione provocata dalla guerra, dei 100000 giovani provenienti dalle vallate alpine che non hanno fatto ritorno dalla Russia.
Sulle Alpi Cozie e Graie, ha fatto molti più morti Roma sotto Mussolini che Roma sotto Augusto.
Anzi sotto Augusto non ha proprio patito.
Stolpersteine in Torino
Home Articoli
Le pietre d’inciampo a Torino: 108 “Stolpersteine” in città per omaggiare le vittime dell’Olocausto
By Andrea Decorato - Gen 27, 2018
https://mole24.it/2018/01/27/le-pietre-dinciampo-a-torino-93-stolpersteine-in-citta-per-omaggiare-le-vittime-dellolocausto/
Ecco il link alla pagina dell'artista che crea le pietre d'inciampo.
Le pietre d’inciampo a Torino: 108 “Stolpersteine” in città per omaggiare le vittime dell’Olocausto
By Andrea Decorato - Gen 27, 2018
https://mole24.it/2018/01/27/le-pietre-dinciampo-a-torino-93-stolpersteine-in-citta-per-omaggiare-le-vittime-dellolocausto/
Ecco il link alla pagina dell'artista che crea le pietre d'inciampo.
Monday, October 14, 2019
Le stelle della matematica di Torino
Un articolo fondamentale per le Torinesi:
Le prime astronome dell’Osservatorio di Torino: Le signore delle stelle di inizio Novecento
di Gabriella Bernardi
Rivista Savej
"La Facoltà di matematica di Torino è frequentata da non poche signorine, alcune delle quali hanno veramente attitudine per quegli studi severi. Se poi il posto di assistente alle cattedre del primo biennio si desse per concorso, facilmente questo sarebbe vinto da una delle Dottoresse ora dette."
Le prime astronome dell’Osservatorio di Torino: Le signore delle stelle di inizio Novecento
di Gabriella Bernardi
Rivista Savej
"La Facoltà di matematica di Torino è frequentata da non poche signorine, alcune delle quali hanno veramente attitudine per quegli studi severi. Se poi il posto di assistente alle cattedre del primo biennio si desse per concorso, facilmente questo sarebbe vinto da una delle Dottoresse ora dette."
padre Giovanni Boccardi
Thursday, September 5, 2019
Torino sotterranea
Quando si pensa alla Torino Romana si pensa ad Augusto ovviamente.
Ma possiamo essere sicuri che il tracciato urbano sia proprio dell'epoca Augustea?
Il tracciato romano che si vede nei rilievi archeologici (mura e strade pavimentate) sono dell'epoca della dinastia Flavia (Vespasiano). Siamo DOPO il 69 d.C., dopo l'incendio provocato dalla XIV Legione, di cui parla Tacito, che dice che la colonia è stata in parte distrutta. All'epoca di Vespasiano risale anche la rete fognaria sotto i cardi ed i decumani. Ho il dubbio che la ristrutturazione urbanistica, per fare fogne, mura e strade lastricate, abbia cambiato gli assi viari. Sicuramente di poco, ma basta anche solo un grado a far sballare tutte le verifiche astronomiche.
Ma possiamo essere sicuri che il tracciato urbano sia proprio dell'epoca Augustea?
Il tracciato romano che si vede nei rilievi archeologici (mura e strade pavimentate) sono dell'epoca della dinastia Flavia (Vespasiano). Siamo DOPO il 69 d.C., dopo l'incendio provocato dalla XIV Legione, di cui parla Tacito, che dice che la colonia è stata in parte distrutta. All'epoca di Vespasiano risale anche la rete fognaria sotto i cardi ed i decumani. Ho il dubbio che la ristrutturazione urbanistica, per fare fogne, mura e strade lastricate, abbia cambiato gli assi viari. Sicuramente di poco, ma basta anche solo un grado a far sballare tutte le verifiche astronomiche.
Sunday, June 2, 2019
Il genetliaco a Torino in Piazza Castello
1678 - Incisione di Giovanni Abbiati su disegno di Gian Francesco Baroncelli che rappresenta Il tempio delle virtù, costruito per i festeggiamenti realizzati in città per l'anniversario di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, l'11 aprile. Si vede la piazza come era col suo aspetto seicentesco, realizzato da Ascanio Vitozzi dal 1612. C'è il castello con la facciata realizzata dagli architetti di Castellamonte, prima dell'intervento di Filippo Juvarra.
Immagine: Archivio storico, Torino
Discussione: https://www.palazzomadamatorino.it/it/linea-del-tempo/1600
Friday, May 31, 2019
San Giovanni, Patrono di Torino, e la Festa della città
Mi ha sorpreso ciò che si legge sul sito della Diocesi di Torino
"In un secondo momento si è tentato di circoscrivere l’anno di fondazione della città che, sulla base del contesto storico e dei dati azimutali del Sole Vero, è risultato essere il 9 a.C. Ne consegue che la festa patronale di San Giovanni – il 24 giugno – fu una novità introdotta dai cristiani mentre, originariamente, il genetliaco cadeva in inverno."
La Diocesi riporta quanto si trova in https://www.palazzomadamatorino.it/it/eventi-e-mostre/il-cielo-sopra-augusta-taurinorum-archeologia-e-astronomia-definiscono-la-data-di, scritto da chi ha preparato la conferenza.
La Diocesi riporta quanto si trova in https://www.palazzomadamatorino.it/it/eventi-e-mostre/il-cielo-sopra-augusta-taurinorum-archeologia-e-astronomia-definiscono-la-data-di, scritto da chi ha preparato la conferenza.
"Ne consegue che la festa patronale di San Giovanni – il 24 giugno – fu una novità introdotta dai cristiani mentre, originariamente, il genetliaco cadeva in inverno." Mi pare evidente che la Festa del Santo Patrono è una Festa Cristiana. Sembra quasi che si voglia opporre, alla festa patronale, una festa laica, che dovrebbe avvenire alle Porte Palatine, come in effetti proposto dalla Stampa di Torino alcuni giorni dopo la conferenza.
E il bello è che la Diocesi di Torino a propagare la notizia ...
Tuesday, May 7, 2019
Cardo e Decumano
‘L’antico romano sapeva che il cardo lungo il quale camminava era parallelo all’asse intorno a cui rotava il sole, e sapeva di seguire il corso di questo allorché percorreva il decumanus; egli era in grado di decifrare, in base alle istituzioni civiche,
il significato del cosmo e ciò lo faceva sentire intimamente inserito in esso’.
(da J. RYKWERT, L’idea di città, Milano, 2002)
il significato del cosmo e ciò lo faceva sentire intimamente inserito in esso’.
(da J. RYKWERT, L’idea di città, Milano, 2002)
Monday, May 6, 2019
30 Gennaio del 9 a.C.
- Il 30 Gennaio del 9 a.C. viene consacrata da Augusto l'Ara Pacis, nella data del compleanno di Livia Drusilla Claudia (nata il 58 a.C.).
Il 30 Gennaio del 9 a.C. NON è la data di fondazione di Torino (Augusta Taurinorum).
Si veda la discussione al link Zenodo: Su una datazione archeoastronomica recentemente proposta per la fondazione di Augusta Taurinorum, l'odierna Torino.
Il 30 Gennaio del 9 a.C. NON è la data di fondazione di Torino (Augusta Taurinorum).
Si veda la discussione al link Zenodo: Su una datazione archeoastronomica recentemente proposta per la fondazione di Augusta Taurinorum, l'odierna Torino.
La fondazione di Torino come Augusta Taurinorum e la datazione della colonia romana
Book I: January 30
My song has led to the altar of Peace itself.
This day is the second from the month’s end.
Come, Peace, your graceful tresses wreathed
With laurel of Actium: stay gently in this world.
While we lack enemies, or cause for triumphs:
You’ll be a greater glory to our leaders than war.
May the soldier be armed to defend against arms,
And the trumpet blare only for processions.
May the world far and near fear the sons of Aeneas,
And let any land that feared Rome too little, love her.
Priests, add incense to the peaceful flames,
Let a shining sacrifice fall, brow wet with wine,
And ask the gods who favour pious prayer
That the house that brings peace, may so endure.
Now the first part of my labour is complete,
Book I: January 30
My song has led to the altar of Peace itself.
This day is the second from the month’s end.
Come, Peace, your graceful tresses wreathed
With laurel of Actium: stay gently in this world.
While we lack enemies, or cause for triumphs:
You’ll be a greater glory to our leaders than war.
May the soldier be armed to defend against arms,
And the trumpet blare only for processions.
May the world far and near fear the sons of Aeneas,
And let any land that feared Rome too little, love her.
Priests, add incense to the peaceful flames,
Let a shining sacrifice fall, brow wet with wine,
And ask the gods who favour pious prayer
That the house that brings peace, may so endure.
Now the first part of my labour is complete,
And as its month ends, so does this book.
Fasti di Ovidio Translated by A. S. Kline
https://www.poetryintranslation.com/PITBR/Latin/OvidFastiBkOne.php
And as its month ends, so does this book.
Fasti di Ovidio Translated by A. S. Kline
https://www.poetryintranslation.com/PITBR/Latin/OvidFastiBkOne.php
And as its month ends, so does this book.
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Sunday, March 31, 2019
Giulio Cesare alla Porta Palatina
Il Palazzo Senatorio di Roma si affaccia sulla piazza del Campidoglio. Il sito Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Senatorio dice che l'aula consiliare che conserva una statua di Giulio Cesare del I secolo a.C., per questo detta aula di Giulio Cesare, con sul pavimento un mosaico proveniente da Ostia antica. In verità, altri siti dicono che la statua è dell'età di Traiano e quindi del primo secolo d.C.
Quella che c'è presso la porta Palatina a Torino è una copia di questa statua.
Come è arrivata una copia della statua a Torino?
Ebbene, insieme alla statua di Augusto, è stata dono di Benito Mussolini alla città sabauda.
Porta Palatina
Porte Palatine (Roman ruins) with the Cardo. Torino: Porte Palatine con il cardo
2008. Courtesy Anassagora per Wikipedia.
Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984.
PORTA PALATINA
Piazza Cesare Augusto
Porta del lato settentrionale della cinta urbana di età romana.
Monumento di valore storico-artistico e documentario, con relativa area di pertinenza costituente integrazione storico- ambientale; esempio singolare anche per l'eccezionale stato di conservazione di porta urbana del I secolo a.C. - I secolo d.C.
Porta urbana aperta sul lato settentrionale, allo sbocco del cardo maximus, da cui partiva la strada per Roma, edificata contemporaneamente (età augustea) o negli anni immediatamente successiva (età flavia) alla creazione della cinta delle mura. Inglobata in strutture edilizie posteriori, fu conservata per intervento dell'ing. Antonio Bertola che ne impedì la demolizione all'inizio del XVIII secolo. Solo nella seconda metà dell'Ottocento iniziò la rivalutazione storica e scientifica con massicci interventi di restauro. Nel 1861 il Comune delibera l'isolamento della Porta Palatina e il restauro, durato fino al 1873, viene affidato a C. Promis. Vengono demoliti tutti gli edifici addossati alla porta e conservati (solo per l'autorevole intervento del Promis) i tratti delle mura adiacenti alle torri. Nel 1904 riprendono alcuni lavori di restauro sotto la direzione di A. D'Andrade, con lo scoprimento della base della torre orientale e il ritrovamento dei muri del cavaedium. I lavori interrotti per la guerra vengono ripresi nel 1932. Ultimi sondaggi e restauri nel 1937-38, con l'individuazione di strutture che fanno supporre l'esistenza di una porta precedente di età repubblicana.
Tavola: 41Bibliografia
Politecnico di Torino. Dipartimento Casa Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Vol. 1, Società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Torino 1984. Vai alla pagina digitalizzata
La Scheda completa sulla Porta Palatina la trovate al MuseoTorino.
Prima dei restauri, la Porta appariva così.
Forse oggi non si sarebbe più smantellate le strutture aggiunte nelle varie epoche.
Ma torniamo ad un fatto importante. Ci sono resti precedenti, di età repubblicana. Allora la deduzione della colonia di Augusto, è avvenuta in un posto già strutturato (castrum?). Vi ricordo che DEDURRE significa, con riferimento storico, dedurre una colonia (adattamento del lat. deducere coloniam), portare i coloni dalla madrepatria in altra sede, fondare una colonia. Allora, l'altra sede , dove si mettevano coloni, che potevano essere anche soldati congedati, non doveva essere necessariamente un terreno disabitato. Prendiamo l'esempio di Como. La Como nuova, dedotta da Giulio Cesare era stata fatta in un posto dove già c'era stata una colonia romana.
Per Torino, vi invito alla lettura di
Saturday, March 23, 2019
Marco Mengoni - Hola - Official Video (LIVE a Palazzo Madama)
Marco esce da Palazzo Madama in una notte piovosa
Monday, February 25, 2019
Marcello Mastroianni su Torino
Interessante quanto dice Marcello Mastroianni su Torino.
Trovo veramente bello e toccante quanto dice sul Piemonte.
Però mi piacque da morire il Piemonte profondo che scoprivo girando nei paesi in provincia di Cuneo, i bar, i portici che sembrava non fossero stati toccati dal tempo.
Trovo veramente bello e toccante quanto dice sul Piemonte.
Però mi piacque da morire il Piemonte profondo che scoprivo girando nei paesi in provincia di Cuneo, i bar, i portici che sembrava non fossero stati toccati dal tempo.
Wednesday, January 30, 2019
San Giovanni
"La nomina di San Giovanni a protettore della città sabauda ha origini antichissime. In alcuni documenti storici risalenti al 602 viene già menzionata l’elezione a patrono di San Giovanni. In quell’anno il duca di Torino, Aginulfo, fece erigere una chiesa in onore del santo. La tradizione dei due giorni di festeggiamenti in occasione della festa del patrono risalgono al Medioevo. In epoca medievale tutta la popolazione, sia cittadini torinesi che abitanti nelle zone limitrofe, era coinvolta nei festeggiamenti. Le celebrazioni per la festa si articolavano in danze, canti, banchetti e appuntamenti religiosi."