FALLACIE ARGOMENTATIVEdi Giuseppe Sergioli - ABSTRACT - Questo lavoro prende in esame le più note fallacie argomentative che verranno introdotte attraverso un ampio uso di esempi pratici, con lo scopo di mostrare al lettore come tali
fallacie siano largamente impiegate nei più svariati contesti comunicativi. L’analisi critica proposta in questo lavoro metterà in luce come le fallacie abbiano il potere di rendere, talvolta, un
argomento ben più persuasivo rispetto ad un ragionamento del tutto impeccabile dal punto di
vista rigorosamente logico-argomentativo.
1. INTRODUZIONE - 2. ARGOMENTAZIONE - 3. AMBIGUITÀ E VAGHEZZA - 4. ARGOMENTI TENDENZIOSI - 5. LE FALLACIE EMOTIVE - 6. LE FALLACIE AD HOMINEM - 7. LE FALLACIE STATISTICHE - 8. CONSIDERAZIONI FINALI
"La prima classificazione delle fallacie logiche si deve ad Aristotele, che già nel “De sophisticis elenchis” [Colli 1955] identificò tredici fallacie, distribuite in due differenti categorie: fallacie linguistiche e non linguistiche. Da allora sia l’evolversi delle differenti tecniche argomentative che le varie circostanze di vita quotidiana hanno lasciato spazio" altro ancora.
"“In logica si è soliti riservare il termine fallacia a quegli argomenti che, pur essendo scorretti,appaiono psicologicamente persuasivi. Definiamo quindi come fallacia ogni forma di argomento che sembri corretta ma che, in seguito a esame, si dimostri non essere tale."
" ... per quanto possa sembrare controintuitivo, alcuni errori logico-argomentativi, se usati con la giusta e adeguata maestria, possono rendere l’argomento più persuasivo rispetto ad un ragionamento impeccabile dal punto di vista logico-argomentativo."
Ambiguità - pluralità di significati. Lessicale: " Luca adora la pesca." Pesca (di pesci) o pesca il frutto? - Ambiguità di struttura: "Sono andato a vedere un film con Jeremy Irons". Ma non lo è "Sono andato con Jeremy Irons a vedere un film".
Il discorso tendenzioso. "Con la nuova XYZ, potrete percorrere ben 2000 km con un solo pieno di benzina". "In questo caso le locuzioni “ben” e “solo” non aggiungono alcun elemento essenziale all’informazione di base che interessa al consumatore (e cioè che la vettura XYZ percorre 2000 km con un pieno), ma coloriscono l’informazione data presentando l’offerta come vantaggiosa e tolgono spazio al consumatore per stabilire da sé se tale proposta sia davvero conveniente o meno". Ed ecco un giornalista - "Stavolta vi presenterete di fronte agli elettori con un programma finalmente chiaro?" - "Apparirà evidente al lettore come, l’utilizzo dei termini “stavolta” e “finalmente” nasconda il sottinteso conversazionale secondo il quale in precedenza il programma elettorale sia stato presentato in maniera oscura e insoddisfacente. In questo modo il giornalista, pur riconoscendo una certa chiarezza sulla presentazione del programma politico dell’intervistato, allo stesso tempo ne sta inesorabilmente screditando l’intero operato precedente".
Poi c'è la "fallacia del manichino", "per distogliere l’attenzione da quello principale. Per smascherare tale fallacia, oltre a una ostante attenzione e ascolto, è utile notare come tali argomenti siano introdotti in maniera ricorrente da espressioni come “ma il punto non è questo” o “ma il vero problema sta nel fatto che…” o ancora “ma non si può negare che…”, che portano l’ascoltatore a distogliere l’attenzione da quello che era l’argomento iniziale".
E molto altro, ma voglio dedicare l'ultimo spazio a questo. "Un’altra tipologia di fallacia ad hominem prende il particolare nome di fallacia dell’avvelenamento del pozzo. Come spiega John Henry Newman [Newman 2001] questo nome deriva dall’antica pratica di avvelenare i propri pozzi per bloccare le invasioni degli eserciti nemici ed è presa come esempio emblematico di tecnica tanto semplice da eseguire quanto devastante nei suoi effetti. Dal punto di vista argomentativo, questa fallacia consiste nel negare a qualcuno il diritto di esprimersi in merito a una determinata tematica, in virtù della sua appartenenza a una certa fazione o per mancanza di competenza nella tematica trattata". E sono i falsi esperti o quelli che sbagliano ma vogliono coprire il loro errore a usare tale tecnica.
In parole povere, accade quando in una discussione l'interlocutore, a corto di argomenti, tira fuori un "ma cosa vuoi tu che ... " ed aggiunge qualche sfottò o, come accade molto più spesso, una denigrazione. Questo non ha nulla a che fare con le tesi in discussione o gli argomenti dibattuti. Supponiamo che, ad una persona che palesemente sbaglia, si faccia notare l'errore. Questa persona ammetterà l'errore? No? Oltre a far notare l'uso di fallacie argomentative, ci si prepari allora a sopportare la serie di argomenti ad hominem.
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Può, un fisico parlare di virus? Sì. Analisi di dati e previsioni sulla quarta ondata. Analisi di notiizie su riviste scientifiche e news.
L'intervista al Nobel per la Fisica Giorgio Parisi del Marzo 2021. Parisi parla anche di possibile quarta ondata guidata da nuova variante (quella che è iniziata in Inghilterra a Luglio 2021, variante Delta).
Il Fatto Quotidiano riporta (5 Ottobre 2021) sulla discussione tra Giorgio Parisi e Matteo Bassetti.
“Era il 4 marzo 2021 e Giorgio Parisi, oggi insignito del premio Nobel della Fisica assieme a Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann, fu protagonista di una vivace polemica con l’infettivologo Matteo Bassetti, nel corso della trasmissione “L’aria che tira” (La7). Lo scienziato spiegò che il calo dei contagi in Inghilterra era dovuto, in primis, alle misure restrittive e al lockdown e in seconda analisi ai vaccini, suscitando il dissenso di Bassetti, che pochi minuti prima aveva duramente criticato la campagna vaccinale in Italia”. … Il fisico sottolineò: “Io so leggere i dati, anzi la mia specialità è leggere i dati. E i dati inglesi dicono una cosa chiarissima, che è l’opposta di quello che ha detto il dottor Bassetti: la diminuzione enorme dei casi è cominciata prima della campagna vaccinale, che non poteva produrre da sola quel calo. La diminuzione di casi è dovuta al lockdown strettissimo che è stato fatto. Adesso sicuramente la campagna vaccinale può aiutare ed aiuterà moltissimo per la diminuzione di casi”. Parisi aggiunse che la campagna vaccinale italiana, ferocemente criticata da Bassetti, non si discostava molto da quella tedesca.
A Marzo 2021 Parisi parlava della situazione nel Regno Unito. L'analisi dati mostra che, quando il 5 Gennaio il Primo Ministro ordina il lockdown, il paese sta raggiungendo il picco della terza ondata (o recrudescenza della seconda, se si preferisce). Il picco dei nuovi casi giornalieri è stato raggiunto esattamente l’otto Gennaio 2021. Il numero di casi giornalieri si dimezza a fine Gennaio (il . Al 5 Gennaio del 2021, solo il 2% della popolazione del Regno Unito aveva ricevuto una dose di vaccino. Il 26 Gennaio era il 10% ed il 5 Febbraio era il 16 %. Quando il valore del picco si è dimezzato, poco più del 10% della popolazione aveva ricevuto una dose di vaccino.
I dati sono congruenti con le affermazioni di Parisi su lockdown e vaccinazioni.
Il Corriere dello Sport riprende la questione il 5 di Ottobre.
“Parisi, in particolare, rispose a Bassetti sul fatto che fosse andato tutto storto per ciò che concerneva le misure restrittive e il lockdown: "Io so leggere i dati, anzi la mia specialità è leggere i dati. I dati inglesi dicono una cosa chiarissima, che è l'opposta di quella che ha detto il dottor Bassetti. La diminuzione enorme dei casi è cominciata prima della campagna vaccinale, che non poteva produrre da sola quel calo. La diminuzione dei casi è dovuta al lockdown strettissimo che è stato fatto. Adesso sicuramente la campagna vaccinale può aiutare ed aiuterà moltissimo per la diminuzione di casi". Bassetti rispose piccato: "Rispetto il suo pensiero ma i pazienti li curano i fisici o i medici?" e Parisi replicò: "Io leggo i dati. Guardi che a leggerli sono bravi tutti". [fallacia argomentativa. Giorgio Parisi parlava di dati e non di cure].
Successivamente Bassetti aggiunse: "Abbiamo capito perché va così la campagna vaccinale in Italia. C'è qualcuno che pensa che in Inghilterra per il calo dei casi è servito solo il lockdown. Bene, se ne assumi le sue responsabilità. Tutto il mondo dice il contrario. Rispetto quello che dice un fisico, ma qui sulla mia scrivania ho due pubblicazioni che parlano dell’impatto straordinario delle vaccinazioni in Inghilterra e in Israele, ma il dottor Parisi dice esattamente l’opposto e sostiene che il merito è del lockdown. Allora non vacciniamo e facciamo i lockdown. Questo è il supporto e il suggerimento di un fisico" [fallacie argomentative, mettendo in bocca a Parisi cose che il fisico NON ha detto]. Dopo la risposta di Bassetti fu Parisi a concludere lo scambio di opinioni: "Io ho detto che il primo motivo della diminuzione della curva è stato il lockdown. Questo calo è stato poi facilitato dal vaccino, ma non possiamo pensare che la diminuzione di un fattore 10 dal picco ai valori attuali sia data esclusivamente dalla vaccinazione. Il vaccino è efficace adesso, ma un mese fa non c’era. E i casi diminuivano anche un mese fa".
"Il neo premio Nobel per la Fisica sosteneva, ricorda Bassetti, "che in Inghilterra si fossero ridotti il numero dei morti e i casi grazie al lockdown. Io gli dicevo 'guarda che non è così ma è grazie ai vaccini' e mi pare che quello che è successo nei sei mesi successivi - rivendica - dia ragione più a Bassetti [dice Bassetti] che è un medico che a Parisi che è un fisico". Ed ancora “Sul fatto che lui sappia leggere i dati - chiarisce Bassetti tornando su una delle affermazioni fatte da Parisi in quel confronto tv - nessuno ha dubbi ma il fatto che l'epidemia in Inghilterra sia stata controllata dal lockdown è un'inesattezza scientifica. Io mi sono fatto una risata su Parisi ma anche oggi - afferma l'infettivologo - se mi dicesse la stessa cosa, seppure da Nobel della Fisica, riderei. E come ho detto ad altri premi Nobel che sbagliavano lo direi anche a lui".
Accampare ciò che è avvenuto nei mesi successivi è una fallacia argomentativa poiché non ha nulla a che fare col picco all'8 Gennaio 2021 nel Regno Unito, quando la campagna vaccinale era appena iniziata. "Se mi dicesse la stessa cosa, seppure da Nobel della Fisica, riderei" . Parisi aveva già replicato a Marzo, e non ha cambiato idea, evidentemente. Il fatto che abbia ricevuto il Premio Nobel per la Fisica non cambia la qualità dell'analisi dati sulla pandemia nel Regno Unito (marzo 2021).
Adulta e vaccinata! Tanto per evitare fraintendimenti.
Questo sito propone lista e discussione di fallacie logiche. Una di queste è la "scopa" di Occam.
(da “Strumenti per Pensare”, di D. Dennett, pag. 42)
"Il biologo molecolare Sydney Brenner ha inventato di recente un delizioso gioco di parole, introducendo la nuova espressione scopa di Occam, per descrivere il processo in cui i fatti scomodi vengono spazzati via, nascosti, da difensori intellettualmente disonesti di una qualche teoria. Questa è la nostra prima stampella esplosiva, uno strumento che ostacola il pensiero, a cui dovreste prestare la massima attenzione.
La pratica è particolarmente insidiosa quando è usata da propagandisti che rivolgono i propri sforzi al pubblico profano, poiché, come il famoso indizio di Sherlock Holmes del cane che di notte non abbaiava, l’assenza di un fatto che è stato spazzato via dalla scena della scopa di Occam può essere notata soltanto dagli esperti (…) nella foga della battaglia anche gli scienziati seri a volte non sanno trattenersi dal ‘trascurare’ alcuni dati che minano gravemente la teoria che prediligono. E’ una tentazione a cui si deve resistere, a qualunque costo".
Figuriamoci se non sono seri. Si brandisce la scopa di Occam!
Ecco un estratto da un articolo di Sydney Brenner (In 2002, he shared the Nobel Prize in Physiology or Medicine with H. Robert Horvitz and Sir John E. Sulston).
"Many of our discussions resorted
to the use of Occam’s razor. This
allowed one to formulate the
simplest hypothesis by cutting away
extraneous hypotheses. Of course,
quite often neither the simplest
theory, nor the most elegant (another
popular word of the time), turned out
to be right. We knew so few facts
that quite frequently a hypothesis
had to be stretched out to encompass
them all. I found that many people
were applying, what I called Occam’s
Broom, which was used to sweep
under the carpet any unpalatable
facts that did not support the
hypothesis."
Questo premio Nobel ha espresso in modo semplice e mirabile come persone in malafede invochino il rasoio di Occam con lo scopo di eliminare fatti ed elementi innegabili che disturbano le loro teorie. E giustamente, Brenner la chiama la scopa di Occam. Per nascondere sotto il tappeto le cose che non piacciono.
Quindi, se sentite qualcuno che insiste con il rasoio di Occam, attenzione. Può essere stato usato come scopa.
"Il consenso non sempre viene accordato a chi ha ragione, ma spesso anche a chi la carpisce con le tecniche della retorica."
"Televisioni, forum online, social networks: la comunicazione è sempre più pervasiva ed esprime il proprio potere in maniera sempre più determinante. Lo sanno bene le agenzie di comunicazione che curano l'immagine dei politici e che hanno perfezionato l'arte oratoria fino a farla diventare una raffinatissima tecnica di consenso di massa. ... In tutti gli altri casi bisognerà invece fare attenzione: per questo riportiamo di seguito qualche esempio di fallacia logica usata per convincere gli spettatori ed "estorcere" approvazione (e voti). ...
La reductio ad Hitlerum, espressione coniata da Leo Strauss, è anche un argomento ad hominem, ossia una strategia retorica attraverso cui si crea un particolare tipo di diversivo. Diventa ad personam quando il diversivo rientra nella sfera personale dell'interlocutore: "Credi che i vaccini non causino l'autismo perché tuo padre lavora per una ditta farmaceutica". Una particolare fattispecie di argomentum ad hominem è rappresentato dalla tecnica "Avvelenare il pozzo" nella quale l'attacco è preventivo e serve a dissuadere l'espressione di opinioni difformi: "Chi nega quanto ho detto, non ha mai aperto un libro in vita sua"....
E una scatola piena di inganni
"Logica, retorica, psicologia forniscono tanti strumenti che quotidianamente vengono utilizzati in maniera più o meno intenzionale". ... Irritare l'avversario per indurlo in errore o provocarlo ai tipici atteggiamenti che fanno passare "alla parte del torto" sono tecniche adoperate nei talk show tanto quanto nelle liti domestiche. A ciò si aggiungono domande poste in modo tale da confondere l'avversario, le esagerazioni, le metafore d'effetto e tanto altro ancora. Insomma, prima di esprimere un giudizio in maniera categorica, assicuriamoci di non dare ragione a qualcuno, ma che abbia ragione. Almeno secondo noi".
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Nel titolo il "ratto" è il rapimento, reato commesso da chi costringe con violenza, inganno o minaccia qualcuno. Non un grosso topo. Meglio dirlo.