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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Thursday, January 30, 2020

Il Marco Lollio di Livius

 "We know nothing about Lollius' ancestors, and it is likely that he was a homo novus, a 'new man', the first member of a family to enter the Senate. Because upward mobility in the Roman world depended on patronage, and the leading man in Rome was the emperor Augustus, we must assume that he and Marcus Lollius were close friends before Augustus had eliminated his rivals."

https://www.livius.org/articles/person/lollius/

Saturday, January 25, 2020

Bacco e Acete


http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iii/bacco-e-i-marinai-di-acete/

Titolo dell'episodio: Bacco e i marinai di Acete
"Bacco fanciullo viene rapito ebbro dai pirati tirreni che non lo avevano riconosciuto. Il dio chiede di essere condotto all’isola di Nasso, sua dimora, ma i pirati lo ingannano navigando nella direzione opposta. Il timoniere Acete, l’unico ad aver capito la natura divina del fanciullo, cerca di dissuadere i compagni da tale intento, ma viene deriso. Bacco, compreso l’inganno che gli era stato teso, si manifesta in tutta la sua potenza, facendo nascere dei rami d’edera tra i remi e un tralcio di vite dall’albero maestro; per punizione i pirati vengono trasformati in delfini. L’unico a salvarsi è Acete che diventerà un seguace del dio."

http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iii/bacco-e-i-marinai-di-acete/fonti-classiche/

http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Ovidio_Metamorfosi.htm
http://archive.is/buM7L

Thalassa!

A Napoli, una mostra da NON perdere!






L'uomo-delfino. Hydria con scena di pirati tirreni trasformati in delfini. Sono dei Tirreni

Da Le divinità del mare degli Etruschi,  11 Dicembre 2019 di Micaela Merlino

"Poco si conosce delle divinità tipicamente etrusche, cioè di quelle venerate prima che in Etruria si verificasse un massiccio influsso culturale greco (e poi romano), ... Tuttavia alcune importanti informazioni provengono dai reperti archeologici, ... Come è noto gli Etruschi coltivarono sempre uno stretto rapporto con il mare, furono abili navigatori, mercanti e, secondo gli storiografi sicelioti del V secolo a.C., scaltri pirati. ...  Preziosa è ...  la testimonianza offerta da alcune monete di bronzo coniate in diverse zecche cittadine, .che sebbene siano di un’età avanzata della storia etrusca (IV secolo a.C.), forse portano l’eco di un’antica divinità del mare." 
Le monete mostrano sul dritto una testa maschile che ha un copricapo a forma di muso di delfino, animale marino. L'iconografia sembra escludere che sia una rappresentazione del greco Poseidon. 
"La presenza dei delfini forse non richiamava solo in modo generico l’ambiente marino, ma è possibile che fosse collegata ad un mito che i Greci avevano elaborato circa i Tirreni (Etruschi). Infatti nell’VIII “Inno Omerico”, detto “Inno a Dioniso”, viene raccontata una mirabile vicenda: il giovane dio Dionysos (Dioniso) fu rapito da alcuni pirati etruschi, e per vendicarsi dell’affronto subìto li trasfromò in delfini. Questo mito compare su alcuni vasi greci già nell’ultimo trentennio del VI secolo a.C., ma non tutti gli studiosi sono propensi a riconoscere nei pirati Tirreni gli Etruschi, perché pensano, piuttosto, ad un popolo che abitava un’isola dell’Egeo settentrionale.



Friday, January 24, 2020

Schmidheiny, l'Italia e Greta Thunberg - come essere immorali - uno che fa morire di cancro intervistato sull'ambiente

Oggi è stato il giorno della notizia. In Piemonte è una notizia pesante.
Eternit bis, attesa oggi la decisione sul rinvio a giudizio. L’intervista di Schmidheiny: “L’Italia uno Stato fallito, non vedrò la prigione” "L'imprenditore è accusato di omicidio volontario per le morti nella filiale di Casale Monferrato nel processo bis. Era già stato condannato a 18 anni per il disastro ambientale provocato dall'amianto, ma il reato è stato prescritto. Lui un mese fa al quotidiano svizzero Nzz am Sonntag ha raccontato: "Perseguitato per decenni, mi sono accorto di odiare gli italiani"" Mr Eternit ora insulta l'Italia: "Un Paese fallito, io vi odio"

Suo padre, suo zio, suo fratello o suo figlio, o immaginatevi pure chi volete voi, non hanno subito quello che migliaia di cittadini italiani hanno subito dalla Eternit, con l'amianto mortale. I parenti di Schmidheiny, come del resto lui stesso, erano e sono ricchi, e non avevano bisogno di andare a lavorare in un posto schifoso per vivere. E non si dica che le crisi economiche giustificano terrificanti condizioni di lavoro. 

Si dovrebbe però dire che l'argomento non era l'Eternit solo, ma l'ecologia, e Greta. 

L'articolo sul Sonntag non lo trovato ma ho trovato questo riassunto, che ha tagliato i commenti pesanti sull'Italia.


Ecco che cosa dice l'articolo.

"Si vede come qualcuno che era in ricerca. Era sempre curioso. "Probabilmente passerò alla storia - se questo è assolutamente necessario - come qualcuno che ha pensato al futuro", afferma Stephan Schmidheiny (72) nel "NZZ am Sonntag". Sia nel problema dell'amianto, in questioni ambientali o climatiche. "Sono sempre stato un po' più veloce degli altri."
Quasi due decenni fa, sono state avviate in Italia cause per amianto contro l'ex capo di Eternit. «All'inizio pensavamo che si trattasse di legge, fatti, giustizia. Questa convinzione è evaporata nel tempo. Per molto tempo, è stato molto stressante per me ", afferma Schmidheiny, che è ancora legalmente perseguito oggi. "Non ho intenzione di guardare dentro una prigione italiana". Presume che la sua esposizione (dei fatti) sarà "correttamente giudicata" alla fine, che un giorno verrà assolto.
Non aveva nulla da rimproverarsi nella gigantesca crisi aziendale degli anni '70. Tutto è stato possibile e ragionevole sulla base delle conoscenze disponibili al momento per risolvere il problema dell'amianto. «40 anni dopo, sei accusato di omicidio di massa e perseguitato per decenni. Questa è vita. »
Schmidheiny: "Greta lo fa bene"
Schmidheiny, che ora vive a Hurden SZ, ha iniziato a lavorare come filantropo e ambientalista negli anni '90, come scrive "NZZ am Sonntag". La misura più efficace contro i cambiamenti climatici, secondo Schmidheiny? «Mangiare meno carne. Questo fa molto di più che vergognarsi a volare. »E comunque:« Solare anziché carbone - non ti resta che volerlo. »
Schmidheiny ritiene che l'attivista ambientale Greta Thunberg stia andando bene. "Aiuta le persone a essere consapevoli del problema". Nella lotta contro i cambiamenti climatici, è necessario intervenire sul gas effetto serra. "Il clima sta peggiorando più velocemente di quanto la gente possa immaginare. Sarà una rottura per tutto il nostro stile di vita, per la nostra economia e società », afferma Schmidheiny.
È ottimista, nel senso che puoi affrontare i cambiamenti climatici meglio di quanto pensi. Ma avverte: "Se vogliamo prevenire una dittatura ecologica, dobbiamo ora sviluppare alternative che siano così buone e poco costose che anche le persone le vogliono". Dittatura ecologica? «I Verdi chiedono sempre decreti, divieti e restrizioni. Semplicemente non ci credo », afferma Schmidheiny.
Da 30 anni sostiene progetti sostenibili attraverso la sua Fondazione Avina. Uno dei suoi ultimi investimenti è la società Planted. Questo è uno spin-off ETH che vuole produrre pollo artificiale. (Uro)

QUESTO è quello che dice il riassunto dell'articolo. L'attacco all'Italia è stato tagliato.
Una apologia di un essere immorale.  Uno che fa morire di cancro, perché la gente muore ancora, viene intervistato sull'ambiente e l'ecologia.

Un link a un libro



Monday, January 20, 2020

La città dei Taurini



Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana
Federico Navire
Peter Lang, 2009 



Ecco cosa si dice sulla città romana.
Che assunse il titolo di Augusta ben dopo la sua fondazione.

Dal libro che ha vinto il premio 'Città di Torino - Domenico Carpanini'.
L'immagine dell'Italia continua a essere legata a quella delle sue città d'arte, come Roma, Firenze e Venezia. Ma nessuna come Torino ha contribuito a formare l'Italia nei suoi aspetti politici, industriali e tecnici. Nel 1563 con l'ingresso di Emanuele Filiberto diventò capitale del ducato al posto di Chambéry, da dove venne anche traslata la Sacra Sindone. Nel 1713 sotto Vittorio Amedeo II acquisì il titolo regio. Nel 1848 diventò con lo Statuto albertino il centro politico e intellettuale italiano e la guida del Risorgimento nazionale. Prima capitale italiana dal 1861 al 1865, centralità che riacquistò all'inizio del XX secolo affermandosi come primo centro industriale italiano. Facendo largo uso della letteratura e delle più varie testimonianze, Torino viene qui storicamente presentata nel formarsi e nel trasformarsi del suo mito, della sua immagine, della sua cultura e della sua società.






7 Febbraio 1563 - Torino diventa capitale

Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana
Federico Navire
Peter Lang, 2009 




Dal libro che ha vinto il premio 'Città di Torino - Domenico Carpanini'.
L'immagine dell'Italia continua a essere legata a quella delle sue città d'arte, come Roma, Firenze e Venezia. Ma nessuna come Torino ha contribuito a formare l'Italia nei suoi aspetti politici, industriali e tecnici. Nel 1563 con l'ingresso di Emanuele Filiberto diventò capitale del ducato al posto di Chambéry, da dove venne anche traslata la Sacra Sindone. Nel 1713 sotto Vittorio Amedeo II acquisì il titolo regio. Nel 1848 diventò con lo Statuto albertino il centro politico e intellettuale italiano e la guida del Risorgimento nazionale. Prima capitale italiana dal 1861 al 1865, centralità che riacquistò all'inizio del XX secolo affermandosi come primo centro industriale italiano. Facendo largo uso della letteratura e delle più varie testimonianze, Torino viene qui storicamente presentata nel formarsi e nel trasformarsi del suo mito, della sua immagine, della sua cultura e della sua società.


Thursday, January 2, 2020

Varrone e il Latino (in Inglese e in Italiano)

On the Latin language
by Varro, Marcus Terentius; Kent, Roland G. (Roland Grubb), 1877-1952

Publication date 1938
Topics Latin language
Publisher London : W. Heinemann
Collection pratt; toronto
Digitizing sponsor Andrew W. Mellon Foundation
Contributor Pratt - University of Toronto
Language English; Latin

M. Terenzio Varrone libri intorno alla lingua latina
by Varro, Marcus Terentius; Canal, Pietro, 1807-1883; Brunetti, Frederico

Publication date 1874
Publisher Venetiis : Excudit Joseph Antonelli ; Venezia : Tipografia di Giuseppe Antonelli
Collection university_of_illinois_urbana-champaign; americana
Digitizing sponsor University of Illinois Urbana-Champaign
Contributor University of Illinois Urbana-Champaign
Language Latin; Italian



Wednesday, January 1, 2020

La centuriazione romana (pubblicazioni di AC Sparavigna)


 La Limitatio Romana: Alcune Definizioni (2020) -  Sparavigna, Amelia Carolina - Prima parte di una discussione sulla tecnica di agrimensura romana, detta limitatio o anche centuriazione. Si forniscono alcune definizioni. L'uso della groma, uno degli strumenti usati dagli agrimensori, sarà analizzato in dettaglio La discussione ha lo scopo di preparare ad una ulteriore discussione sull'orientamento della limitatio.

Si propone un sunto di alcune definizioni relative alla tecnica degli agrimensori romani. Compreso l'uso della groma.

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La centuriazione è ancora visibile nelle immagini satellitari.

Sparavigna, Amelia Carolina, Roman Centuriation in Satellite Images (December 26, 2015). PHILICA Article number 547, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=2742223 Abstract: The satellite images of Google Earth can show us how the Roman divided the land in their colonies, according to the surveying system of Centuriation.


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Ho provato a vedere se ci sono orientazioni astronomiche nelle centuriazioni della Tunisia.


Astronomical Orientations in the Roman Centuriation of Tunisia - Amelia Carolina Sparavigna - Abstract : The centuriation, also known as limitation, was the method used by the Roman surveyors for subdividing the land in a regular chessboard of fields, created by a grid made of parallel and perpendicular roads and canals. Here we discuss the limitation of Tunisia and the existence of some astronomical orientations of the grids, that is, orientations towards the direction of the sunrise on solstices or moonrise on lunar standstills.

Ci sono diversi lavori sulla centuriazione della Tunisia che dicono che esiste una orientazione solare, ossia rispetto al sorgere del sole, ma ci sono anche dei lavori che dicono che la centuriazione sia fatta rispetto al luogo scelto, come del resto detto dagli stessi agrimensori romani. E quindi è sempre necessario verificare con cura i dati. Per esempio, una centuriazione in Tunisia, che si dice essere orientata verso il sorgere del sole al solstizio d'estate, è impossibile ed invece sembra esserci una orientazione verso un lunistizio settentrionale maggiore.  
Quindi, quando si sente parlare di orientazione solare delle centuriazione, attenzione, è una possibilità. Una possibilità, non una regola. Qualcuno la spaccia come regola inviolabile etrusca. Non è vero!

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Vi invito a leggere:

What the Latin literature truly tells us about the orientation of camps, towns and centuriation (2020).  Sparavigna, Amelia Carolina - "Here we are proposing a presentation and translation of some parts of the work by J. Le Gall on the solar orientation of the Roman camps, towns and centuriation. Le Gall is giving us a detailed description of the Latin literature regarding this orientation. The article, that was published in 1975 in the Mélanges de l'école française de Rome is therefore a fundamental reading so as not to get biased by any suggestion about solar orientation, that we can find in modern literature."

Il fondamentale articolo in Francese di Le Gall è disponibile liberamente in rete. 

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Storia della Scienza nel Mondo Antico (pubblicazioni di AC Sparavigna)

 

A.C. Sparavigna (2011) Water, air and fire at work in Hero's machines. In: ARCHAEOGATE n. 24-01-2011. - ISSN 1973-2953 - anche reperibile in https://arxiv.org/abs/1101.3470 Abstract: Known as the Michanikos, Hero of Alexandria is considered the inventor of the world's first steam engine and of many other sophisticated devices. Here we discuss three of them as described in his book "Pneumatica". These machines, working with water, air and fire, are clear examples of the deep knowledge of fluid dynamics reached by the Hellenistic scientists.

E' un articolo sulle Macchine di Erone. Il mio lavoro è stato oggetto di un articolo su MIT Technology Review, "The Amazing Steam Engines Of The First Century - An online translation of an ancient text reveals some engineering marvels from antiquity." by Emerging Technology from the arXiv archive page. January 20, 2011

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A.C. Sparavigna (2011). Ancient concrete works. arXiv:1110.5230  Abstract: It is commonly believed that the ancient Romans were the first to create and use concrete. This is not true, as we can easily learn from the Latin literature itself. For sure, Romans were able to prepare high-quality hydraulic cements, comparable with the modern Portland cements. In this paper, we will see that the use of concrete is quite older, ranging back to the Homeric times. For instance, it was used for the floors of some courts and galleries of the Mycenaean palace at Tiryns.

Già il palazzo miceneo di Tirinto aveva i pavimenti in cemento. Come era fatto questo cemento? ... E' una storia interessante quella relativa alla scoperta di questo cemento, Leggendo il mio testo potete trovare che c'è di mezzo Schliemann e alla sua ricerca di tesori nascosti. Nel 1876, Heinrich Schliemann, considerando il palazzo di Tirinto come poco rilevante per lui - lo riteneva medievale - si mise d'impegno, e quasi lo distrusse, cercando di andare sempre più in basso alla ricerca di tesori, e così bucava i pavimenti di cemento. 

Articolo citato come fonte dalla BBC - per la serie "50 Things that made the Modern Economy". Video sul cemento

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A.C. Sparavigna (2014) Some Notes on Ancient Concrete, International Journal of Sciences 02(2014):1-6 DOI: 10.18483/ijSci.412 Abstract: Concrete is a material composed of coarse granular particles embedded in a binder that glues the particles together. It is commonly believed that the ancient Romans were the first to create and use such material, but this is not true, as we can easily learn from the Latin literature itself. Without any doubt, Romans were able to prepare high-quality hydraulic cement, comparable with the modern Portland cement. In this paper we present some notes on the ancient concrete. From Rome, we will go back in time, showing how the Greeks used it in their Mycenaean royal palaces. The paper continues talking about an Egyptian concrete and ends discussing the use of concrete during Neolithic times.

Il cemento non è invenzione moderna e neppure dei Romani. I Romani hanno inventato il cemento idraulico.

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A.C. Sparavigna (2011), Materials Science in Ancient Rome, ARCHAEOGATE, July 23, 2011. Abstract: Two books, the "De Architectura" by Vitruvius and the "Naturalis Historia" by Pliny the Elder, give us a portrait of the Materials Science, that is, the knowledge of materials, in Rome at the beginning of the Empire. Here, I am reporting some very attractive contents that we can find in these books. The reader will see the discussion proposed in fours case studies: concretes, coatings, amorphous materials and colloidal crystals, to describe them in modern words.

Cemento, mercurio, vetro, cristalli fotonici (eccome!).

Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=2747880

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A.C. Sparavigna (2012) Faience: the ceramic technology of ancient Egypt. In: ARCHAEOGATE n. 12-Febbraio-2012. - ISSN 1973-2953 Abstract: The term “faience” is commonly referred to a glazed earthenware, the use of which spread in Europe during the Renaissance from France and Italy. The term was derived from Faenza, the town in Italy, where the glazed earthenware was mainly produced. The other name often used for this earthenware is “majolica”. Majolica itself had a long tradition in the North African and Near East Islamic production of ceramic. In the 19th century, European archaeologists used the misleading name of “Egyptian faience” to designate the siliceous ceramics produced in the ancient Egypt. The ancient faience was a completely different material created to imitate the gloss and colour of gems and precious stones. This material started to be used in jewellery in Egypt and the Near East, about the fourth millennium BC, that is, during the predynastic age."


A.C. Sparavigna (2014). Ancient Technologies: The Egyptian Sintered-Quartz Ceramics. PHILICA Article number 426.  14 Settembre Mar 2014 - Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=2742291 Abstract: To physicists and engineers, ceramics represent materials demonstrating excellent strength and hardness, materials that can serve as electrical insulators or conductors, some of them being able of a high-temperature superconductivity. To researchers working in archaeology and art history, ceramics mean objects such as figurines, tiles and tableware helping understanding cultures and technologies of the past. They are among the most common artifacts to be found in archaeological sites, because made of an imperishable material. Then, ceramics are for interdisciplinary studies the subjects by excellence. Here we will discuss the Egyptian faience, a ceramic based on sintered-quartz materials, an old high-tech material that allows creating objects which have glossy surfaces with lustre of various blue-green colours. This paper shows how faience had been produced and discusses some methods used for its analysis.

Visto che si è parlato di vetro e cemento, si deve anche parlare della faience egizia!

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A.C. Sparavigna (2011) Chersiphron & Son Engineers. In: ARCHAEOGATE n. 02-12-2011. - ISSN 1973-2953 - Abstract: An ancient engineering firm worked successfully in the construction of one of the Seven Wonders of the Ancient World. The engineers used inclined planes, bags of sand and shafts of columns and architraves as wheels and axels. Preorint in https://arxiv.org/abs/1110.5849

Anche il mondo antico aveva i sui studi di ingegneria.

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Condicio sine qua non

"Per quanto riguarda la presenza di una dimensione «politica» nell’opera dello Studioso, voglio accennare, infine, alle preoccupazioni da lui espresse circa uno dei fondamenti del nostro lavoro: la conoscenza delle due lingue classiche. Il venir meno di tale condicio sine qua non – intravisto dal Collega fin dagli Anni Settanta nella recensione di un volume francese (ma il fenomeno coinvolge da tempo anche la storiografia di àmbito anglosassone) – riguarda oggi pure la formazione antichistica impartita nell’Università italiana. Sulla gravità di questo fenomeno la comunione di giudizio con Filippo Càssola era completa, e mi piace notarlo. Rimane aperta la que­stione se nello sfascio istituzionale e culturale del nostro Paese un’inversione di tendenza sia possibile."

da "Leandro Polverini e la storiografia moderna sul mondo antico", di Gino Bandelli

Penso che il riferimento sia al fatto che non si leggono più le opere antiche in Latino o in Greco.
Penso.

Il mito di Roma

 Il mito di Roma: Da Carlo Magno a Mussolini
 André Vauchez, Andrea Giardina, Gius.Laterza & Figli Spa - History - 348 pages

Non solo una città, ma nucleo generatore di miti, luogo che fin dall'antichità ha offerto metafore e modelli alle lotte politiche, ai conflitti religiosi, alle scelte culturali. Dal Medioevo a oggi, Giardina e Vauchez raccontano la presenza del mito di Roma all'origine delle idee politiche che ancora animano l'attualità. La concezione universalistica dell'impero medievale e del papato, la difesa delle libertà cittadine e dei valori dell'autogoverno, l'immagine trionfante della Rivoluzione francese e la vocazione scenografica del fascismo sono le principali tributarie del mito di Roma, così come lo sono stati tutti quei movimenti che, dalla Riforma protestante ai nazionalismi ottocenteschi e al nazismo, si sono riconosciuti in un'identità 'antiromana'. Fra riabilitazioni e cadute, fra entusiastiche adesioni e drastici rifiuti, il mito di Roma continua a vivere un destino alterno, nelle cui pieghe corre la strada maestra della nostra storia