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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

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Wednesday, December 26, 2018

Canova's dog


Antonio Canova, detail of a sculpture in Chatsworth House
(image courtesy: Mum's taxi for Wikipedia)
Il cane veglia sul sonno di Endimione.

Sunday, November 4, 2018

Galleria Farnese – Diana e Endimione di Annibale Carracci

Galleria Farnese – Diana e Endimione di Annibale Carracci: "Galleria Farnese - Diana e Endimione" è un affresco (appartenente al pannello del fregio) a soggetto mitologico di Annibale Carracci realizzato tra il 1597 ed il 1600. È custodito nel Palazzo Farnese a Roma.


Osservandolo mentre dormiva inconsapevole all'interno di una grotta nei pressi della città di Mileto, Selene pregò ardentemente Zeus di mantenere Endimione eternamente in quello stato. Il desiderio di Selene venne esaudito e Endimione sprofondò in un sonno ed una giovinezza eterna. Ogni notte Selene scendeva dall'alto dei cieli per fargli visita, là ove egli continuava a dormire.

Sunday, July 22, 2018

Endymion


In ihm ist Jagd noch. Durch sein Geäder
bricht wie durch Gebüsche das Tier.
Täler bilden sich, waldige Bäder
spiegeln die Hindin, und hinter ihr

hurtigt das Blut des geschlossenen Schläfers,
von des traumig wirren Gewäfers
jähem Wiederzergehn gequält.
Aber die Göttin, die, nievermählt,

Jünglingin über den Nächten der Zeiten
hingeht, die sich selber ergänzte
in den Himmeln und keinen betraf,

neigte sich leise zu seinen Seiten,
und von ihren Schultern erglänzte
plötzlich seine Schale aus Schlaf.

(Rainer Maria Rilke)

La caccia è ancora in lui. Attraverso le sue vene
l'animale scorre come tra i cespugli.
Si formano le valli, le acque dei boschi
riflettono la cerva  e dietro di lei

corre il sangue del dormiente rinchiuso in sé,
dal sognar fantasticamente confuso
e agitato come da improvviso risveglio.
Ma è la dea, lei non sposata,

giovane donna che vaga nelle notti
del tempo, che si completava
nei cieli e a nessuno interessata,

che ora si è appoggiata al suo fianco.
E brilla dalle sue spalle
improvvisamente il suo guscio di sonno.



Annibale Carracci, Galleria Farnese