Jan Kraeck (Giovanni Caracca). Ritratto Di Carlo Emanuele I
Era soprannominato Testa di Fuoco per le manifeste attitudini militari.
Nasce nel Castello di Rivoli e diviene Duca di Savoia il 30 agosto 1580, quando muore il padre Emanuele Filiberto. Era di gracile costituzione ma fin da bambino il padre lo aveva abituato ad ogni sorta di esercizio fisico e di sport, rendendolo un abile cavaliere e un invincibile spadaccino. Ambizioso e sicuro di sé, grazie all'ottimo stato del Ducato trasmessogli dal padre, cerca di espandere territorialmente il proprio potere. Fece guerra alla Francia. Col trattato di Lione (17 gennaio 1601) le conquiste territoriali gli vennero riconosciute da Enrico IV in cambio della Bresse e altre cessioni territoriali oltre le Alpi. Il baratto ribadiva la vocazione italiana dei Savoia e legava i destini della casata, di ceppo pur sempre borgognone, a quelli della penisola. Carlo Emanuele annotò nei suoi Ricordi: «È molto meglio avere uno Stato solo, tutto unito, come è questo di qua dei monti, che due, e tutti e due malsicuri».[Ercole Ricotti, Storia della monarchia piemontese, vol. III, Firenze, 1865, p. p. 426.]
Jan Kraeck è conosciuto con il nome italianizzato di Giovanni Caracca (Haarlem, ... – Torino, 1607). Il pittore deve la sua notorietà principalmente alla attività che svolse presso la corte sabauda lavorando al servizio di Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I di Savoia tra il 1568 e il 1607, anno della sua morte. Durante la sua permanenza alla corte sabauda Caracca realizzò ritratti, quadri religiosi e decorazioni nella Grande Galleria di Carlo Emanuele I, che però venne distrutta da un incendio nel 1659. Partecipò inoltre alla decorazione del castello di Fossano, dipingendo un maestoso soffitto a grottesche, solo parzialmente conservato.
Jan Kraeck è conosciuto con il nome italianizzato di Giovanni Caracca (Haarlem, ... – Torino, 1607). Il pittore deve la sua notorietà principalmente alla attività che svolse presso la corte sabauda lavorando al servizio di Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I di Savoia tra il 1568 e il 1607, anno della sua morte. Durante la sua permanenza alla corte sabauda Caracca realizzò ritratti, quadri religiosi e decorazioni nella Grande Galleria di Carlo Emanuele I, che però venne distrutta da un incendio nel 1659. Partecipò inoltre alla decorazione del castello di Fossano, dipingendo un maestoso soffitto a grottesche, solo parzialmente conservato.