"Tra i padri del microscopio e della microscopia, c’è l'olandese Antoni van Leeuwenhoek (1632-1723). I suoi microscopi a sfera, come detto in [11] e [12], consentivano di ingrandire un oggetto più di 270 volte, una prestazione che a quel tempo era strepitosa. Ne costruì circa 200. Con essi, Leeuwenhoek faceva le sue osservazioni scoprendo il mondo di cui ci ha parlo Poli, e che allora era un mondo sconosciuto e meraviglioso. Era il regno dei protisti, esseri unicellulari che lui definì come animaletti e che Poli chiama piccioli viventi. Leeuwenhoek li descriveva in dettaglio in diverse lettere inviate alla Royal Society. In una lettera del 25 dicembre 1702, egli descrive molti protisti tra cui la Vorticella [11] (per i lavori di van Leeuwenhoek si veda il riferimento [13])."
Illustrazione che mostra una sezione di legno di frassino come vista da Leeuwenhoek.
Da: Antoni van Leeuwenhoek - T. Cremer, Von der Zellenlehre zur Chromosomentheorie, Springer Verlag Berlin Heidelberg New York Tokyo, 1985, ISBN 3-540-13987-7. Online Version. Source given in there: The collected letters from Antoni van Leeuwenhoek, Vol. II, Amsterdam, Sweets and Zeitlinger LTD (1941)
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