L'Associazione Liberi Viandanti propone un'interessante sintesi dell'arte spirituale andina, a cura di Gianmichele Ferrero et al. alla pagina
http://www.liberiviandanti.it/liberiviandanti/?page_id=12
"La Tradizione andina prende il nome di Kausay Puriy che significa “imparare a camminare insieme all’energia vivente”. che significa “imparare a camminare insieme all’energia vivente”. L’energia vivente è sovrabbondante, tutti i fattori della realtà la emanano secondo la loro propria fisionomia. Semplicemente aprendoci a percepirla, il nostro essere può arrivare a nutrirsi a sufficienza per poter sviluppare le sue potenzialità più elevate.... La Tradizione andina supera il malinteso della dualità positivo-negativo interpretando l’energia scomoda di un’altra persona o la propria in termini di differenza di spessore e di gravità, usando il nome di samiy per l’aspetto leggero e sottile dell’energia e di per l’aspetto leggero e sottile dell’energia e di jucha per quello pesante. Tutti gli esseri viventi e gli elementi della natura producono samiy. Noi umani siamo gli unici a generare jucha quando ostacoliamo il flusso dell’energia vivente."
Molto interessante.