Archive ouverte HAL - Libri coloniarum
Una massa di colonie romane, di tutto di più. Fondamentale per tutti coloro che desiderano farsi un'idea di cosa significava, per i Romani, "colonizzare",
that is, ideas and information on Science and Technology, Archaeology, Arts and Literatures. Physics at http://physics-sparavigna.blogspot.com/
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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino
Thursday, January 31, 2019
Wednesday, January 30, 2019
San Giovanni
"La nomina di San Giovanni a protettore della città sabauda ha origini antichissime. In alcuni documenti storici risalenti al 602 viene già menzionata l’elezione a patrono di San Giovanni. In quell’anno il duca di Torino, Aginulfo, fece erigere una chiesa in onore del santo. La tradizione dei due giorni di festeggiamenti in occasione della festa del patrono risalgono al Medioevo. In epoca medievale tutta la popolazione, sia cittadini torinesi che abitanti nelle zone limitrofe, era coinvolta nei festeggiamenti. Le celebrazioni per la festa si articolavano in danze, canti, banchetti e appuntamenti religiosi."
Tuesday, January 29, 2019
Susanna Egri
All'Umberto I di Torino le bambine facevano scuola di Danza Classica e i bambini Scuola di Scherma. La nostra scuola di Danza era quella di Susanna Egri.
Susanna Egri: «Vi racconto mio padre, del Grande Torino e di quando portai la danza in tv»
Susanna Egri: «Vi racconto mio padre, del Grande Torino e di quando portai la danza in tv»
Monday, January 28, 2019
Imbolc, February 1-2
Imbolc/Candlemas February 1-2
http://www.goddessandgreenman.co.uk/imbolc-candlemas
"Imbolc, in the Celtic seasonal calendar marks the beginning of the lambing season and signals the beginning of Spring and the stirrings of new life. It is Feile Brighde, the 'quickening of the year'. The original word Imbolg means 'in the belly'. All is pregnant and expectant - and only just visible if at all, like the gentle curve of a 'just-showing' pregnancy. It is the promise of renewal, of hidden potential, of earth awakening and life-force stirring. Here is hope. We welcome the growth of the returning light and witness Life's insatiable appetite for rebirth."
Si veda
https://stretchingtheboundaries.blogspot.com/2019/01/augusta-taurinorum-analisi-degli.html
http://www.goddessandgreenman.co.uk/imbolc-candlemas
"Imbolc, in the Celtic seasonal calendar marks the beginning of the lambing season and signals the beginning of Spring and the stirrings of new life. It is Feile Brighde, the 'quickening of the year'. The original word Imbolg means 'in the belly'. All is pregnant and expectant - and only just visible if at all, like the gentle curve of a 'just-showing' pregnancy. It is the promise of renewal, of hidden potential, of earth awakening and life-force stirring. Here is hope. We welcome the growth of the returning light and witness Life's insatiable appetite for rebirth."
Si veda
https://stretchingtheboundaries.blogspot.com/2019/01/augusta-taurinorum-analisi-degli.html
Lupa Senese
La Lupa senese commemora la mitica fondazione di Siena ad opera di Senio e Ascanio, figli di Remo, ucciso da Romolo nell'altrettanto mitica fondazione di Roma. Dopo la morte del padre, i fratelli fuggirono dallo zio su due cavalli che Apollo e Diana avevano dato loro. Uno era bianco e l'altro nero. Con loro aveva la Lupa che aveva nutrito e protetto il padre e lo zio,
La Lupa al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo
(Image Courtesy: Sailko - Opera propria per Wikipedia).
In questa scultura la testa della Lupa senese guarda avanti. In quella romana si vede la Lupa che guarda verso i gemelli.
Courtesy Wikipedia. Marie-Lan Nguyen (2006). " Retro del cosiddetto "Altare di Marte e Venere", ara romana di epoca traianea, riutilizzata in epoca adrianea (nel 124 d.C.) come base per una statua del dio Silvano. Il dettaglio del rilievo mostra qui Romolo e Remo con la lupa capitolina. Proviene da un sacello del Piazzale delle Corporazioni, ad Ostia Antica, ed è oggi esibito nel Museo di Palazzo Massimo alle Terme a Roma."
A Siena vi è però un'opera splendida, che raffigura la lupa, e che si deve ricordare ed è una porzione del pavimento del Duomo.
Saturday, January 26, 2019
Collège Lumière - Inrap
Collège Lumière - Inrap: A Besançon, Doubs, ce chantier urbain de 3 000 m2 environ fait suite à une campagne de sondages menée en 2001 dans la cour du collège Lumière.
Friday, January 25, 2019
Giorgio Gaber (25 Gennaio 1939)
Una serie, una somma di numeri
Un insieme di punti attaccati, fenomeno strano
Fenomeno strano si sono magnetizzati
Un ammasso dove ogni molecola vive da sola
A contatto di ogni altra molecola come
Una serie, una somma di uomini
Un insieme di uomini uniti, fenomeno strano
Fenomeno strano ma sono ipnotizzati
Un'inerzia caotica e opaca investita da strane correnti
Da instabili flussi, da moti sconnessi che lei non rimanda
O non vuole
E poi assorbe, diventa una massa, una grande potenza neutrale
Una morbida spugna che da sola si ingrossa e vive: LA MASSA ...
Un insieme di punti attaccati, fenomeno strano
Fenomeno strano si sono magnetizzati
Un ammasso dove ogni molecola vive da sola
A contatto di ogni altra molecola come
Una serie, una somma di uomini
Un insieme di uomini uniti, fenomeno strano
Fenomeno strano ma sono ipnotizzati
Un'inerzia caotica e opaca investita da strane correnti
Da instabili flussi, da moti sconnessi che lei non rimanda
O non vuole
E poi assorbe, diventa una massa, una grande potenza neutrale
Una morbida spugna che da sola si ingrossa e vive: LA MASSA ...
Laurens Reael a Galileo Galilei
Laurens Reael (1583-1637). Funzionario degli Stati Generali ed esperto praticante delle discipline sperimentali, nonché vice Ammiraglio e governatore dei possedimenti olandesi nelle Indie Orientali, Laurens Reael (Lorenzo Realio) fu uno dei principali interlocutori di Galileo (1564-1642) nelle trattative per la cessione alle Province Unite del metodo galileiano per stabilire la longitudine in mare.
Con questa lettera risponde il Realio alla lettera di Galileo del 15 agosto del precedente anno, essendo stato impedito dal rispondere più sollecitamente da quelli impedimenti dei quali parla l' Ortensie nelle precedenti.
LORENZO REALIO A GALILEO GALILEI
Amsterdam, 3 Marzo 1637
Non mi è mai bastato l'animo di sperare una felicità tanto grande, che di poter fare alcun servizio e cosa grata a V. S. Illustris. , persona da me sempre stata tanto stimata e pregiata , quanto il suo divino ingegno , accurato giudicio ed ingenui concetti appresso tutto il mondo meritano. Ho ricevuto la sua dalla Villa d'Arcetri in data de' 15 agosto 1636, accompagnata da quella stupenda invenzione per poter con ajuto di Giove e delle Stelle Medicee suoi Satelliti aver ogni notte accidenti diversi , e tali che ciascheduno sarebbe non meno accomodato , anzi molto più , che se fussero tanti Ecclissi Lunari per l' invenzione della Longitudine , della quale a V. S. Illustriss. è piaciuto per la mia mano fare offerta in libero dono agli Illustriss. e Potentissimi Ordini Generali delle nostre unite Repubbliche. Lasciando dunque di puntualmente rispondere a quella di V. S. Illustrissima , e principalmente all' encomio tanto grande , che a lei della mia bassezza è piaciuto fare , dirò solamente , che io l' assicuro, che avrebbe forse potuto trovare più dotto e atto a questo negozio , ma più affezionato , zeloso e ardente di me nessuno.
Avendo dunque fatta una traslazione della sua relazione nella nostra vernacula lingua, me ne sono presentato avanti questi Potentissimi SS. con questo suo da me tanto stimato dono; il quale con gran maraviglia prima , e poi con maggior affetto e benevolenza da loro fu ricevuto; come la Signoria V. Illustriss. .... E come a questo fine me ne trasporterò all' Aja , cosi prego la Signoria V. Illustriss. con un poco di pazienza aspettarla colle mie al suo tempo , ed in tanto non lasciar di comunicare col Sig. Ortensio tutto quello, che potrebbe aver preparato per perfezionare un' impresa al ben comune tanto utile , ed importante. E con questo umilmente le bacio le mani.
Bellissima lettera scritta a Galileo in Italiano.
Ma c'è una curiosità che ho trovato nel libro The multilingualism of Constantijn Huygens (1596-1687). Christopher Joby. Amsterdam University Press, Nov 4, 2014.
"In Huygens's correspondence he included the occasional Italian word or phrase in letters to his parents. In 1625 he wrote a letter in Italian to Lorenzo Reali[o], who had previously written to Huygens in Italian. Huygens's correspondent was in fact Laurens Reael, ... Like Huygens, he clearly excelled in languages, and it probably did not seem so strange for them, despite both being Dutch, to correspond in Italian."
Quindi, Reael non usava l'Italiano solo con Galileo, ma lo usava anche per scrivere a Huygens (il papà di Christiaan).
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Christiaan Huygens
Christiaan Huygens (L'Aia, 14 aprile 1629 – L'Aia, 8 luglio 1695) è stato un matematico, astronomo e fisico olandese, fra i protagonisti della rivoluzione scientifica. Come astronomo, nel 1655, adoperando un telescopio rifrattore di propria fabbricazione, scoprì la maggiore luna di Saturno, Titano, e teorizzò che Saturno fosse circondato da un anello sottile e piatto, non collegato al pianeta, inclinato rispetto all'eclittica (Annulo cingitur, tenui, plano, nusquam cohaerente, ad eclipticam inclinato). Nello stesso anno osservò la Nebulosa di Orione. Huygens era conosciuto nella letteratura in Italiano come Ugenio.
Thursday, January 24, 2019
Si diventa quel che si mangia
PITAGORA TRA I CANNIBALI: DIETA E ORDINE DEI VIVENTI A PARTIRE DALLA LETTERATURA RINASCIMENTALE SUL NUOVO MONDO di Cecilia Muratori
Saggio di Cecilia Muratori da leggere!
Da https://it.wikipedia.org/wiki/La_cena_di_Pitagora
https://it.wikipedia.org/wiki/Pitagora#L%27astensione_dalle_fave
Saggio di Cecilia Muratori da leggere!
Da https://it.wikipedia.org/wiki/La_cena_di_Pitagora
"L'immagine di Pitagora come iniziatore del vegetarianismo è legata ai versi delle Metamorfosi di Ovidio, che lo descrivono come il primo a scagliarsi contro l'abitudine di cibarsi di animali, da lui reputata un'inutile causa di stragi, dato che già la terra offre piante e frutti sufficienti a nutrirsi senza spargimenti di sangue."
Di sicuro Pitagora non mangiava le fave.https://it.wikipedia.org/wiki/Pitagora#L%27astensione_dalle_fave
"Una versione della morte di Pitagora è collegata all'idiosincrasia del filosofo e della sua Scuola per le fave, che i pitagorici si guardavano bene dal mangiare,[25] evitando anche il semplice contatto. Secondo la leggenda, Pitagora stesso, in fuga dagli scherani di Cilone di Crotone, preferì farsi raggiungere e uccidere piuttosto che mettersi in salvo in un campo di fave.[26]"