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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Wednesday, January 2, 2019

Piemonte Medievale: Fontanetto Po

Dal sito del comune:
"L’origine del nome di Fontanetto Po si deve ricondurre alla presenza sul territorio dei numerosi fontanili che garantivano disponibilità di acqua pura di risorgiva alla popolazione.
Un primo nucleo abitativo su un’area in parte coincidente con l’attuale, ma forse più spostata verso il corso del Po, risale all’età romana: la località era detta Vetusta Cestis ed è attestata come tappa dell’Itinerario Gerosolimitano lungo via Pavia-Torino, al XXXII miglio da Pavia. Dopo le devastazioni subite in età barbarica, la popolazione della distrutta  Vetusta Cestis  rimase dispersa fra diversi villaggi, fino al IX secolo quando i monaci benedettini di S. Genuario decisero di raccoglierla in un unico centro abitato. ...   Nel 1011, Fontanetto fu concessa all’abbazia di Fruttuaria che ne divise la giurisdizione con la Chiesa di Vercelli e nel 1242 la località fu eretta a “borgofranco” dal Comune di Vercelli, che, tuttavia, prima della fine del XIII secolo, ne perse il controllo a favore di Teodoro Paleologo, marchese del Monferrato. Quest’ultimo, cogliendo il momento favorevole dei dissidi fra fazioni all’interno delle mura vercellesi, occupò il borgo, lo cinse di mura ed eresse il luogo alla dignità di Comune.
Il 2 Luglio 1323 fu stabilita la costruzione del borgo di Fontanetto, così descritto dalle carte dell’epoca: il borgo era circondato da mura e aveva due porte, una verso il Po e l’altra verso S. Genuario, congiunte da una via diritta (l’attuale via Viotti) tangente la chiesa parrocchiale e il cimitero, che doveva essere larga due trabucchi e dotata di portici aperti in modo che la si potesse percorrere liberamente a piedi o a cavallo. Allo stesso progetto urbanistico trecentesco risalgono le due vie laterali che tagliano in due punti l’attuale via Viotti: via Apostoli-Fratelli Negri e via Marconi-XX Settembre. Intorno alle mura, infine, si snodava un’ulteriore via di circonvallazione."



Mi piace molto questa cittadina medievale, con la struttura che già conosciamo delle Bastide.


e delle Terrenuove

Piemonte Romano: nell'itinerario da Cadice a Roma


I bicchieri di Vicarello (o vasi di Vicarello) sono quattro bicchieri in argento ritrovati nel 1852 presso la fonte termale delle Aquae Apollinares, a Vicarello, sul lago di Bracciano. Datati al I secolo d.C., sono di forma cilindrica e portano inciso sulla parte esterna l'itinerario via terra da Gades (Cadice) a Roma (Itinerarium gaditanum), con l'indicazione della varie stazioni intermedie (mansio) e le relative distanze. I bicchieri alti da 95 a 115 mm hanno la forma di pietre miliari e portano incise su quattro colonne le 104 stazioni fra Gades e Roma per un totale di 1840 miglia romane (2.723,2 km).

In Piemonte troviamo: Segusionem, Ocelum, Taurinis, Quadrata, Rigomagum. In Lombaria: Cuttias, Laumellum e poi Ticinum.
Ecco la mappa moderna.



Verolengo: Dai tempi dell'antica Roma il territorio dell'attuale comune di Verolengo è stato sede di insediamenti urbani. Nel territorio che oggi ospita gli abitanti di Arborea e Benne sorgeva la Mansio Quadrata, che era una stazione di posta in cui coloro che percorrevano la strada Torino-Pavia potevano riposare e rifocillare i cavalli.

Trino: Il primo insediamento è di probabile origine celtica. Il toponimo originario, "Rigomagus", significa infatti "mercato del re" in tale lingua. Dal II secolo a.C. Rigomagus fu sede di una mansio romana (una stazione di posta, citata nell'Itinerarium Burdigalense) di una certa importanza, strategicamente posizionata in prossimità del guado sul fiume Po, ed all'incrocio tra le vie militari che univano la Civitas Taurini (Torino) con Ticinum (Pavia) ed in seguito Augusta Praetoria (Aosta) con la Civitas Asta (Asti).

Cozzo: Il piccolo paese è l'antico municipio romano di Cuttiae, capoluogo della regione Cottuta, che secondo lo storico Strabone si spingeva fino a Pavia, e importante stazione di sosta su una delle più frequentate vie per le Gallie. Da qui si poteva raggiungere Torino, seguendo il corso del Po, per proseguire per il Moncenisio e la Provenza, oppure dirigersi verso Vercelli, Ivrea ed Aosta ed attraverso il Colle del Gran San Bernardo raggiungere la Borgogna. E' citato in itinerari (Itinerario antonino, Vasi di Vicarello) e sulla tavola Peutingeriana, una copia medievale di un'antica carta della rete stradale romana. L'Itinerarium Burdigalense precisa che si trattava di una mutatio, cioè non di un luogo destinato alla sosta notturna ma solo al cambio dei cavalli, intermedio tra le mansiones, luoghi di sosta, di Lomello e Rigomagus.

Lomello: Laumellum was a Roman mansio (a stopping place on a road) on the way of Via Regina, the main road connecting Ticinum (now Pavia) with Turin along the way of the Galliae. The archeological excavations made by the Universities of Pavia and of London during the latest years, brought to light inscriptions, cemeteries of the Imperial period, as well as ruins of fortifications and an entrance door in the boundary wall. Laumellum was perhaps a pre-Roman center of the Ligures.

Tuesday, January 1, 2019

Scorpione o Acquario?

Nel post sulla fondazione di Torino, ho raccontato come la direzione del decumano poteva corrispondere alla direzione del sorgere del sole attorno alle date del 10 Novembre e del 30 Gennaio. Uguale la direzione, ma le date si distinguono per la regione di cielo in cui si trova il sole, ossia in quale parte dello zodiaco esso si trova a sorgere.

Possiamo fare questa analisi con Stellarium. Scegliamo l'anno 25 BC. E scegliamo come luogo Torino. Ecco i risultati.


Al 10 Novembre, visto da Torino, il sole sorgeva nello Scorpione.


Al 30 Gennaio, visto da Torino, il sole sorgeva nella costellazione dell'Acquario. 

Nelle immagini date sopra, le linee bianche tratteggiano l'orizzonte. Ricordate che per il fenomeno della precessione, le costellazioni si sono spostate dai segni zodiacali corrispondenti. Dopo 2000 anni, al 30 Gennaio siamo col sole che sorge nella costellazione del capricorno. Distinguete sempre costellazioni da segni zodiacali come intesi oggi.


Ai giorni nostri, il 30 Gennaio, visto da Torino, il sole sorge nella costellazione del Capricorno. 

Come anno ho scelto il 25 aC, che è l'anno della fondazione di Aosta. Ma anche se avessi scelto il 28 aC il risultato non sarebbe cambiato.

 Ho scelto questo riferimento ad Aosta, per via dell'articolo:
Under Augustus sign: the role of Astronomy in the foundation of Augusta Praetoria Salassorum, di Stella Vittoria Bertarione e Giulio Magli.
Augusta Praetoria Salassorum (modern Aosta) was founded around 25 BC to celebrate the victory of Augustus' army on the Salassi. Aosta is a “city of the founder” under many respects; for instance, one of the two twin temples of the forum was devoted to Augustus, and a huge triumphal arc to the ruler still welcomes the town's visitors. Recently, a sculpted block has been uncovered, still in its original
position, on a corner of one of the town’s towers. The block carries reliefs – such as a plough and a spade - which are clearly related to the town's foundation ritual. As a consequence, we carried out an archaeo-astronomical analysis of the original urban plan taking into account the complex natural horizon of the Alps in which Aosta’s valley is nested. The results show that the town was very likely oriented in such a way as to pinpoint Augustus' associations with the “cosmic” signs of renewal: the winter solstice and the Capricorn. 

Walter Barthel, deutscher Althistoriker und Provinzialrömischer Archäologe

https://de.wikipedia.org/wiki/Walter_Barthel_(Archäologe)
Eduard Walter Barthel (auch Walther Barthel,  28. August 1880 in Elberfeld - 16. Juli 1915 bei Ban-de-Sapt, Frankreich) war ein deutscher Althistoriker und Provinzialrömischer Archäologe. 
"Walter Barthel war der Sohn des Betriebskassenrendanten Gotthard Barthel und seiner Gattin Emma, geborene Heuser. Er besuchte kurzzeitig das Progymnasium in Altena, wohin die Familie übergesiedelt war. Das Gymnasium besuchte Barthel ab 1894 wieder in Elberfeld.  ... Auch diese Stelle konnte Barthel jedoch nicht antreten, da er sich beim Ausbruch des Ersten Weltkriegs freiwillig gemeldet hatte. In der Nacht vom 15. zum 16. Juli 1915 fiel er bei Ban-de-Sapt in den Vogesen."


Barthel, W. (1911). Römische Limitation in der Provinz Africa, 1911, CXX, pp. 39- 126. Carl Georgi Verlag, Bonn

“Hauptlinien teilen das System in vier Regionen, welche fest ausgeprägte Bezeichnungen haben.  Frontin berichtet darüber: limitum prima origo, sicut Varro descripsit, a disciplina Etrusca; quod Aruspices orbem terrarium in duas partes diviserunt, dextram appellaverunt quae septentrioni subiaceret, sinistram quae ad meridianum terrae esset, ab oriente ad occasum, quod eo sol et luna spectaret, sicut quidam architecti delubra in occidentem recte spectare scripserunt. Aruspices altera linea ad septentrionem a meridiano diviserunt terram, et a media ultra antica, citra postica nominaverunt. ab hoc fundamento rnaiores nostri in agrorum mensura videntur constituisse rationem. Primo duo limites duxerunt; unum ab oriente in occasum, quem vocaverunt decumanum; alterum a meridiano ad septentrionem, quem vocaverunt cardinem. Decumanus autem dividebat agrum dextra et sinistra, cardo citra et ultra.
Die Regionsbezeichnung gebt also aus von dem im Mittelpunkt des Kreuzes stehenden Limitanten. Dieser schaut in der Richtung des von Osten nach Westen laufenden Decumanus. So wird die nördliche Hälfte zur regio dextrata, die südliche zur sinistrata, die vor ihm liegende (antica) westliche zur ultrata, die hinter ihm liegende (postica) östliche zur citrata. Innerhalb dieser vier Regionen werden die Limites und Centurien je nach ihrer Lage rechts oder links vom Decumanus, diesseits oder jenseits vom Kardo maximus bezeichnet und gezählt. Nach der Lehre der Feldmesser soll der Decumanus alter heiliger Ordnung gemäss nach Westen gerichtet sein, doch erwähnen sie mit grösserer oder geringerer Missbilligung auch andere Orientation. Zunächst die Umkehrung des Decumanus in die Richtung nach Osten, welche sie mit einem Wandel der religiösen Anschauung erklären: postea placuit omnem religionem eo convertere, ex qua parte caeli terra inluminatur. Sic et limites in Oriente constituuntur. Hierbei verdrehte sieh natürlich mit dem veränderten Standpunkt des Limitanten die Bezeichnung· der Regionen; die dextrata war nunmehr im Süden, die ultrata im Osten. Statt des wahren Ost machten „unwissende Mensoren" wohl auch den Punkt, an dem die Sonne am ersten Tage gerade aufging, zur Norm ihres Decumanus.
Auch wird eine völlige Verkehrung der Anlage, so dass der Kardo nach Osten, der Decumanus nach Süden schaute, bezeugt. Und oftmals waren statt solcher Rücksicht auf Himmel und Sonne auch lediglich irdische Gründe für die Orientation massgebend. So richtete man etwa die Limitation nach einer  durchlaufenden grossen Strasse aus, oder man wählte die Richtung des Decumanus nach der grössten Ausdehnung des Gebietes, oder aber man nahm Rücksicht auf eine benachbarte Limitation und legte die neue, um eine bessere Abgrenzung zu erzielen, im Winkel zu jener an. Das sind etwa die wichtigsten Züge der gromatischen Überlieferung über die Orientation”

Sulla centuriazione in Tunisia e altre referenze, si veda HAL.



Per comodità, vi riporto alcuni articoli.

Bonine, M. E. (2008). Romans, Astronomy and the Qibla: Urban Form and Orientation of Islamic Cities of Tunisia. In African Cultural Astronomy: Current Archaeoastronomy and Ethnoastronomy Research in Africa (pp. 145-178). J., Medupe, R. T., & Urama, J. O. (Eds.). Springer Science & Business Media.

Caillemer, A., & Chevallier, R. (1957). Les centuriations romaines de Tunisie. Annales. Histoire, Sciences Sociales, 12(2), 275-286.

Chevallier, R. (1958). Essai de chronologie des centuriations romaines de Tunisie. Mélanges d'archéologie et d'histoire, 70(1), 61-128.

Decramer, L.R., Elhaj, R., Hilton, R., & Plas, A. (2002). Approche géométrique des centuriations romaines. Les nouvelles bornes du Bled Segui. Histoire & mesure, 17(XVII-1/2):109-162.

Davin, P. (1931). Note sur le cadastre romain du Sud tunisien, Bull. du C.T.H.S et note additive, 1930-1931, pp. 130-132.

Decramer, L. R., & Hilton, R. (1998). Nouvelles recherches sur la grande centuriation de l'Africa Nova, Cahiers de Métrologie, t. 16, pp. 5-50.

Decramer, L. R., Etcheto, P., Plas, A., Hilton, R., Ouasli, C., & Jaouadi, L. (1998). Quand les romains mesuraient l'Afrique. Archeologia, (347), 46-51.

Decramer, L. R., & Etcheto, P. (1999). Les centurions triangulateurs de la 3e légion Auguste, XYZ, n° 78, 1er trimestre 1999a, pp. 73-81.

Decramer, L. R., & Hilton, R. (1999). Le problème de la grande centuriation de l'Africa Nova. Esquisse d'une solution. Les cahiers de la Tunisie, t. XLIX, n° 174, pp. 43-95.

Legendre, M. (1957). Note sur la cadastration romaine de Tunisie, Les cahiers de la Tunisie, n° 19-20, pp. 135-166.

Toutain, J. (1905). Le cadastre de l'Afrique romaine. Étude sur plusieurs inscriptions recueillies par le capitaine Donau dans la Tunisie méridionale, Mémoires de la Société Nationale des Antiquaires de France, n° 64, pp. 227-235. Also in the Mémoires de l'Académie des Inscriptions & Belles-Lettres, t. 12, 1907, pp. 341-382.

Trousset, P. (1978). Les bornes du Bled Segui. Nouveaux aperçus sur la centuriation romaine du sud tunisien, Antiquités africaines, Aix-en-Provence, Cnrs, t. 2, pp. 125-177. DOI : 10.3406/antaf.1978.1003

Trousset, P. (1997). Les centuriations de Tunisie et l'orientation solaire, Antiquités africaines, Aix-en-Provence, Cnrs, t. 33, pp. 95-109.


Monday, December 31, 2018

Huge, Unseen Operation Behind the Accuracy of Google Maps

GREG MILLER (SCIENCE)
12.08.1406:45 AM
THE HUGE, UNSEEN OPERATION BEHIND THE ACCURACY OF GOOGLE MAPS
https://www.wired.com/2014/12/google-maps-ground-truth/

"Other algorithms extract building footprints and heights from satellite and aerial imagery. The majority of buildings in the U.S. are now on Google Maps. For landmarks like Seattle's Space Needle, computer vision techniques extract detailed 3D models (see below). Google has said that its recent acquisition of Skybox, the high-resolution satellite imagery company, at least initially, is to improve the accuracy of its maps."

La città celeste


"In questo libro troviamo la storia, i miti e le leggende della fondazione della citta di Torino, riti e rituali di fondazione delle città romane, una panoramica sui precedenti celtici di torino capitale del popolo dei Taurini." di Guido Cossard, fisico, Presidente dell’Associazione di Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana.

Saturday, December 29, 2018

Umbilicus Siciliae


Angelo Severino, autore del libro, l'ing. Liborio Petralia esperto GIS, la redazione de L'Ora Siciliana e il team della Zenit Security (founder Fabrizio Severino) accompagneranno il lettore lungo un affascinante viaggio alla scoperta de "La verità sulla Torre ottagonale di Enna".
Antichissima torre ottagonale, erroneamente attribuita a Federico II di Svevia, è in realtà l’Osservatorio Astronomico-Geodetico della Sicilia antica. Essa è l'Umbilicus Sicilae.

Il focus del libro è sull'orientazione astronomica della torre, che ha una pianta orientata secondo il sorgere del sole al solstizio d'inverno e il suo tramonto al solstizio d'estate. 

La storia della Torre è inoltre ben documentata nel libro che appartiene alla Collana "Storie di Sicilia". Ma non solo, nel testo di Severino potete trovate molte informazioni sui monumenti di Enna, e sulla storia di questa città. Oltre a veicolare precise informazioni, il libro è una piacevolissima lettura, un appassionato resoconto sull'ombelico di un'isola splendida. Complimenti!

Nota del 2 Febbraio 2020.

Al solstizio del 2018, come detto in https://torredienna.it, dalla torre ottagonale, è stato osservato ul tramonto cosmico della luna piena molto speciale poiché evento astronomico molto raro. il sorgere del sole e il tramonto della luna erano, entro pochi gradi, sulla stessa direzione, perpendicolare ad una faccia della torre.



La torre, come detto proprio da Angelo Severino, potrebbe essere una formidabile attrazione archeoastronomica.


Molti anni sono passati quando, d'inverno, su un treno da Torino a Vercelli, ho visto sorgere il sole sulla pianura innevata e tramontare la luna piena sulle Alpi. Il capotreno aveva abbassato le luci nella carrozza, ed eravamo quasi al buio. E' stato uno spettacolo, cosmico, che non scorderò mai.

La NASA a Capodanno raggiunge Ultima Thule

Dopo aver salutato Plutone, la sonda New Horizons si sta avvicinando al suo nuovo obiettivo. E' Ultima Thule, un corpo celeste nella fascia di Kuiper. La sonda invierà un messaggio di buon anno al corpo celeste.


Courtesy  NASA/APL

Grande crisi delle patate europee - Georgofili.info

Grande crisi delle patate europee - Georgofili.info

"GRANDE CRISI DELLE PATATE EUROPEE

L'UE raccoglie circa 53 milioni di tonnellate di patate all’anno. La Germania, il più grande produttore, ne raccoglie tra i 10 e i 12 milioni di tonnellate. Ma l'Europa dovrà fronteggiare una crisi delle patate, perché la siccità di quest'estate ha ridotto il calibro dei tuberi. Si dovranno sviluppare sistemi di irrigazione migliori e coltivare nuove varietà più resistenti alla siccità. Ma sono obiettivi che richiedono tempo. ... bisogna fare i conti con la politica agricola comune a Bruxelles. "
da: "The Economist" in Agrapress rassegna stampa estera, 11/10/18

Questa è una notizia che dovrebbe preoccupare. Frutto dei cambiamenti climatici.


Mogontiacum - Mainz - Magonza

Moguntiacum aut Mogontiacum (Germanice: Mainz , Hispanice: Maguncia , Italiane: Magonza , Francogallice: Mayence), oppidi nomen a nomine Celtico Mogon nomine oriri putatur. Moguntiacum ad Rhenum fluvium est urbs Germanica et caput Dioecesis Moguntinae. Oppidum est maximum atque princeps terrae Rhenaniae-Palatinati. Urbs fundata est castra Drusi (13/12 BC). Ab anno 98 vel 99, urbs erat princeps provinciae Germaniae superioris.

Nero Claudius Drusus Germanicus (January 14, 38 BC – summer of 9 BC), born Decimus Claudius Drusus, also called Drusus Claudius Nero.

Druso è morto nel 9 avanti Cristo. Il castrum di Mogontiacum è quindi anteriore al 9 BC.



Per quanto riguarda l'orientazione astronomica del castrum, si veda il mio

Two Roman Towns in Germany Having a Solstitial Orientation of Their Urban Planning. Amelia Carolina Sparavigna,  Polito - Politecnico di Torino [Torino]
Abstract : Here we discuss the orientation of the urban planning of two Roman towns in Germany, Kastell Kesselstadt and Mogontiacum, the Roman Mainz. As all the Roman military camps and coloniae, these towns were planned according to an ideal pattern, based on a grid of parallel and perpendicular streets. Using a software giving the sunrise azimuths on satellite maps, we show that Kastell Kesselstadt and Mogontiacum have the main axis of the grid oriented along the direction of the sunrise on the summer solstice, that is, that the towns have a solstitial orientation.
https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-01649826



In my opinion, the solsticial alignment is in honor of MOGON. "The Romans adapted the old name of the site: "the land of Mogon". In an inscription from Saalburg, a god with this name is identified with Apollo Grannus, a god of health. " That is APOLLO, the SUN.
More at Livius.org.