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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Thursday, February 20, 2020

Peer-reviewed

Why we can't trust academic journals to tell the scientific truth
Academic journals don’t select the research they publish on scientific rigour alone. So why aren’t academics taking to the streets about this?

https://www.theguardian.com/higher-education-network/2017/jun/06/why-we-cant-trust-academic-journals-to-tell-the-scientific-truth

by Julian Kirchherr, Assistant professor at the faculty of geosciences, Utrecht University, the Netherlands (keyword scholar: Energy infrastructure environment development sustainability).

" These high-impact journals demand novel and surprising results. Unsuccessful replications are generally considered dull, even though they make important contributions to scientific understanding. Indeed, 44% of scientists (https://journals.plos.org/plosone/article/file?id=10.1371/journal.pone.0005738&type=printable) who carried out an unsuccessful replication are unable to publish it. I have personal experience of this: my unsuccessful replication of a highly cited study has just been rejected by a high-impact journal. ..."  Il fatto che le pubblicazioni siano legate alla carriera ha un risultato. I ricercatori cercano di pubblicare su riviste ad alto impact factor. E per pubblicare "Fourteen per cent of scientists claim to know a scientist who has fabricated entire datasets, and 72% say they know one who has indulged in other questionable research practices such as dropping selected data points to sharpen their results."

I giornali di cui si parla sono giornali peer-reviewed. Gli articoli sono sottoposti ad un processo di revisione. Il problema sollevato da Julian è il seguente. Ha provato a replicare uno studio molto citato e non c'è riuscito; non è però riuscito a veder pubblicati i suoi risultati. Ma a monte c'è il problema che uno studio è stato pubblicato, anche se ha qualcosa che non funziona.

Thursday, February 6, 2020

Torinohenge! Il solstizio di Torino

(Foto, Cortesia di Massimo Brighenti)


Si ringrazia Guido Cossard, che ha diretto il team per lo studio del fenomeno, e Massimo Brighenti e Alberto Cora per le fotografie. 4 Febbraio 2020.

La differenza con il Manhattanhenge è che la nostra è cosa antica!


Courtesy Sevtibidou per Wikipedia.


Si definisce Torinohenge, poiché è come il Manhattanhenge, noto anche come solstizio di Manhattan. E' un fenomeno in cui il sorgere o il tramontare del Sole si allinea perfettamente con le strade che attraversano  Manhattan. Ciò avviene due volte all'anno.
Anche a Torino è così. La prima foto ritrae il Torinohenge al 4 Febbraio 2020.
Capita SOLO in tale data e alla corrispondente di Novembre.

Un grazie a Guido, Massimo ed Alberto, per le stupende foto del solstizio di Torino!

Sunday, February 2, 2020

C'è levare e levare (come anche il tramontare)


Dal  Dizionario enciclopedico delle matematiche delli signori ab. Bossut, La Lande ec. Traduzione dal francese arricchita d'annotazioni ed aggiunte del traduttore italiano: 3



1800
Come nella prima antichità la maggior parte de popoli non avea regolato del tutto la grandezza dell'anno, non conoscendo ancora abbastanza il moto apparente del sole, ... Adopravasi dunque allora il metodo usato fra genti, che viveano alla campagna; perché non potendosi questi regolare sul calendario civile, non rispondendo giammai gli stessi giorni del mese civile alle medesime stagioni dell'anno, così ricorrer doveasi ad altri segni per distinguere i tempi, e le stagioni. Ora i lavoratori, gli storici, ed i poeti v'impiegavano il levare, e il tramontare degli astri. A tal oggetto distinsero tre sorta di levare, e tramontare degli astri, secondo i diversi tempi dell'anno: il levare eliaco, il levare cosmico, ed il levare acronico, chiamansi anche il levare de' poeti. Il levare eliaco d'una stella, il levare solare, il levare apparente è la di lei apparizione dopo la di lei congiunzione col sole, il primo dì, in cui comincia a svilupparsi da raggi del sole, e ad essere visibile la mattina.
Ogni anno il sole, pel suo moto proprio d'occidente verso l'oriente, incontra le diverse costellazioni dell'eclittica, e le rende invisibili a noi pello splendore della sua luce. Quando il sole dopo aver attraversato una costellazione, è lontano da essa quanto basta per levarsi un'ora dopo, la costellazione comincia a comparir la mattina, levandosi un poco innanzi che la luce del sole sia bastantemente intensa per farla disparire; questo è ciò che si chiama levare eliaco, ovvero solare delle stelle. Così pure il tramontare eliaco, succede qualora il sole s'avvicina ad una costellazione: perocchè prima che ei l'abbia giunta, ella cessa di comparire la sera dopo il tramontare del sole, tramontando troppo pochi momenti dopo il sole : E soprattutto necessario per la cronologia, e per li poeti, l'avere una idea di questo levare eliaco. Cominceremo da quello di Sirio, tanto celebre presso gli Egizi. Il levare eliaco di Sirio, ... anni fa, succedeva in Egitto verso la metà della state, quando dopo un lungo disparimento, cominciava e questa stella a riapparire la mattina, un poco prima del levare del sole ...
Quantunque il levare eliaco delle stelle fosse il più considerabile presso gli antichi , essi distingueano altre specie ancora di levare, e di tramontare : il levar cosmico, che può chiamarsi il levar matutino, ed il tramontar cosmico, ovvero matutino , come pure il levare, e il tramontare acronico, che meglio direbbonsi il levare, ed il tramontare vespertino. Il momento del levare , o del tramontare del sole
regola il levare, o tramontare cosmico: quando  alcune stelle levansi col sole, o tramontano col sole levante, diconsi levare, o tramontare cosmicamente ; ma quando le stelle si levano , o tramontano, quando tramonta il sole , dicesi esser questo il levare, o tramontare acronico; donde ne viene , che il tramontare acronico segue, toltine 12, o 15 giorni , il tramontare eliaco, almeno per le stelle vicine all'eclittica, e che il levare cosmico precede della stessa quantità di giorni il levare eliaco . Il Padre Petavio ha compilato una tavola estesissima di queste varie sorta di levare , o di tramontare di varie stelle pel tempo di Giulio Cesare: ma per quanto calcolisi, mai si può giugnere a conciliare gli antichi autori, ne gli antichi calendari, in cui si confusero i luoghi, e le epoche.


L'ultima battaglia

Questa mattina sono andata alla messa per i caduti e dispersi in Russia. La messa si tiene ogni anno a San Lorenzo, Torino, alle 11. La data è la terza domenica di Gennaio. Quest'anno è stata spostata al 2 Febbraio. La data è scelta perché prossima alla battaglia di Nikolaevka, combattuta il 26 gennaio del 1943, in Russia, l'ultima battaglia degli Alpini.

L'ultima battaglia dei miei zii, Giovanni Dastrù (Caporal Maggiore, Divisione Cuneense), Remo Dastrù (Caporal Maggiore, Divisione Julia). Di Remo non si è mai più avuto notizia. Di Giovanni, si è saputo che morì il 19 Marzo, in un lager russo, grazie all' U.N.I.R.R. Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia. Dai lager russi non è tornato nessuno.
Dal fronte, l'ultima lettera di Giovanni è di dicembre 1942 e l'ultima di Remo è del 3 Gennaio 1943. Prima di sapere di Giovanni, sono passati molti anni. I miei nonni non hanno mai avuto alcuna informazione sui figli. E fino all'ultimo hanno sperato.

Come loro molti altri genitori, fratelli e sorelle, spose e figli delle vallate alpine.

Un caro saluto a tutte le genti delle vallate alpine!

Thursday, January 30, 2020

Il Marco Lollio di Livius

 "We know nothing about Lollius' ancestors, and it is likely that he was a homo novus, a 'new man', the first member of a family to enter the Senate. Because upward mobility in the Roman world depended on patronage, and the leading man in Rome was the emperor Augustus, we must assume that he and Marcus Lollius were close friends before Augustus had eliminated his rivals."

https://www.livius.org/articles/person/lollius/

Saturday, January 25, 2020

Bacco e Acete


http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iii/bacco-e-i-marinai-di-acete/

Titolo dell'episodio: Bacco e i marinai di Acete
"Bacco fanciullo viene rapito ebbro dai pirati tirreni che non lo avevano riconosciuto. Il dio chiede di essere condotto all’isola di Nasso, sua dimora, ma i pirati lo ingannano navigando nella direzione opposta. Il timoniere Acete, l’unico ad aver capito la natura divina del fanciullo, cerca di dissuadere i compagni da tale intento, ma viene deriso. Bacco, compreso l’inganno che gli era stato teso, si manifesta in tutta la sua potenza, facendo nascere dei rami d’edera tra i remi e un tralcio di vite dall’albero maestro; per punizione i pirati vengono trasformati in delfini. L’unico a salvarsi è Acete che diventerà un seguace del dio."

http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iii/bacco-e-i-marinai-di-acete/fonti-classiche/

http://spazioinwind.libero.it/latinovivo/Ovidio_Metamorfosi.htm
http://archive.is/buM7L

Thalassa!

A Napoli, una mostra da NON perdere!






L'uomo-delfino. Hydria con scena di pirati tirreni trasformati in delfini. Sono dei Tirreni

Da Le divinità del mare degli Etruschi,  11 Dicembre 2019 di Micaela Merlino

"Poco si conosce delle divinità tipicamente etrusche, cioè di quelle venerate prima che in Etruria si verificasse un massiccio influsso culturale greco (e poi romano), ... Tuttavia alcune importanti informazioni provengono dai reperti archeologici, ... Come è noto gli Etruschi coltivarono sempre uno stretto rapporto con il mare, furono abili navigatori, mercanti e, secondo gli storiografi sicelioti del V secolo a.C., scaltri pirati. ...  Preziosa è ...  la testimonianza offerta da alcune monete di bronzo coniate in diverse zecche cittadine, .che sebbene siano di un’età avanzata della storia etrusca (IV secolo a.C.), forse portano l’eco di un’antica divinità del mare." 
Le monete mostrano sul dritto una testa maschile che ha un copricapo a forma di muso di delfino, animale marino. L'iconografia sembra escludere che sia una rappresentazione del greco Poseidon. 
"La presenza dei delfini forse non richiamava solo in modo generico l’ambiente marino, ma è possibile che fosse collegata ad un mito che i Greci avevano elaborato circa i Tirreni (Etruschi). Infatti nell’VIII “Inno Omerico”, detto “Inno a Dioniso”, viene raccontata una mirabile vicenda: il giovane dio Dionysos (Dioniso) fu rapito da alcuni pirati etruschi, e per vendicarsi dell’affronto subìto li trasfromò in delfini. Questo mito compare su alcuni vasi greci già nell’ultimo trentennio del VI secolo a.C., ma non tutti gli studiosi sono propensi a riconoscere nei pirati Tirreni gli Etruschi, perché pensano, piuttosto, ad un popolo che abitava un’isola dell’Egeo settentrionale.



Friday, January 24, 2020

Schmidheiny, l'Italia e Greta Thunberg - come essere immorali - uno che fa morire di cancro intervistato sull'ambiente

Oggi è stato il giorno della notizia. In Piemonte è una notizia pesante.
Eternit bis, attesa oggi la decisione sul rinvio a giudizio. L’intervista di Schmidheiny: “L’Italia uno Stato fallito, non vedrò la prigione” "L'imprenditore è accusato di omicidio volontario per le morti nella filiale di Casale Monferrato nel processo bis. Era già stato condannato a 18 anni per il disastro ambientale provocato dall'amianto, ma il reato è stato prescritto. Lui un mese fa al quotidiano svizzero Nzz am Sonntag ha raccontato: "Perseguitato per decenni, mi sono accorto di odiare gli italiani"" Mr Eternit ora insulta l'Italia: "Un Paese fallito, io vi odio"

Suo padre, suo zio, suo fratello o suo figlio, o immaginatevi pure chi volete voi, non hanno subito quello che migliaia di cittadini italiani hanno subito dalla Eternit, con l'amianto mortale. I parenti di Schmidheiny, come del resto lui stesso, erano e sono ricchi, e non avevano bisogno di andare a lavorare in un posto schifoso per vivere. E non si dica che le crisi economiche giustificano terrificanti condizioni di lavoro. 

Si dovrebbe però dire che l'argomento non era l'Eternit solo, ma l'ecologia, e Greta. 

L'articolo sul Sonntag non lo trovato ma ho trovato questo riassunto, che ha tagliato i commenti pesanti sull'Italia.


Ecco che cosa dice l'articolo.

"Si vede come qualcuno che era in ricerca. Era sempre curioso. "Probabilmente passerò alla storia - se questo è assolutamente necessario - come qualcuno che ha pensato al futuro", afferma Stephan Schmidheiny (72) nel "NZZ am Sonntag". Sia nel problema dell'amianto, in questioni ambientali o climatiche. "Sono sempre stato un po' più veloce degli altri."
Quasi due decenni fa, sono state avviate in Italia cause per amianto contro l'ex capo di Eternit. «All'inizio pensavamo che si trattasse di legge, fatti, giustizia. Questa convinzione è evaporata nel tempo. Per molto tempo, è stato molto stressante per me ", afferma Schmidheiny, che è ancora legalmente perseguito oggi. "Non ho intenzione di guardare dentro una prigione italiana". Presume che la sua esposizione (dei fatti) sarà "correttamente giudicata" alla fine, che un giorno verrà assolto.
Non aveva nulla da rimproverarsi nella gigantesca crisi aziendale degli anni '70. Tutto è stato possibile e ragionevole sulla base delle conoscenze disponibili al momento per risolvere il problema dell'amianto. «40 anni dopo, sei accusato di omicidio di massa e perseguitato per decenni. Questa è vita. »
Schmidheiny: "Greta lo fa bene"
Schmidheiny, che ora vive a Hurden SZ, ha iniziato a lavorare come filantropo e ambientalista negli anni '90, come scrive "NZZ am Sonntag". La misura più efficace contro i cambiamenti climatici, secondo Schmidheiny? «Mangiare meno carne. Questo fa molto di più che vergognarsi a volare. »E comunque:« Solare anziché carbone - non ti resta che volerlo. »
Schmidheiny ritiene che l'attivista ambientale Greta Thunberg stia andando bene. "Aiuta le persone a essere consapevoli del problema". Nella lotta contro i cambiamenti climatici, è necessario intervenire sul gas effetto serra. "Il clima sta peggiorando più velocemente di quanto la gente possa immaginare. Sarà una rottura per tutto il nostro stile di vita, per la nostra economia e società », afferma Schmidheiny.
È ottimista, nel senso che puoi affrontare i cambiamenti climatici meglio di quanto pensi. Ma avverte: "Se vogliamo prevenire una dittatura ecologica, dobbiamo ora sviluppare alternative che siano così buone e poco costose che anche le persone le vogliono". Dittatura ecologica? «I Verdi chiedono sempre decreti, divieti e restrizioni. Semplicemente non ci credo », afferma Schmidheiny.
Da 30 anni sostiene progetti sostenibili attraverso la sua Fondazione Avina. Uno dei suoi ultimi investimenti è la società Planted. Questo è uno spin-off ETH che vuole produrre pollo artificiale. (Uro)

QUESTO è quello che dice il riassunto dell'articolo. L'attacco all'Italia è stato tagliato.
Una apologia di un essere immorale.  Uno che fa morire di cancro, perché la gente muore ancora, viene intervistato sull'ambiente e l'ecologia.

Un link a un libro



Monday, January 20, 2020

La città dei Taurini



Torino come centro di sviluppo culturale: un contributo agli studi della civiltà italiana
Federico Navire
Peter Lang, 2009 



Ecco cosa si dice sulla città romana.
Che assunse il titolo di Augusta ben dopo la sua fondazione.

Dal libro che ha vinto il premio 'Città di Torino - Domenico Carpanini'.
L'immagine dell'Italia continua a essere legata a quella delle sue città d'arte, come Roma, Firenze e Venezia. Ma nessuna come Torino ha contribuito a formare l'Italia nei suoi aspetti politici, industriali e tecnici. Nel 1563 con l'ingresso di Emanuele Filiberto diventò capitale del ducato al posto di Chambéry, da dove venne anche traslata la Sacra Sindone. Nel 1713 sotto Vittorio Amedeo II acquisì il titolo regio. Nel 1848 diventò con lo Statuto albertino il centro politico e intellettuale italiano e la guida del Risorgimento nazionale. Prima capitale italiana dal 1861 al 1865, centralità che riacquistò all'inizio del XX secolo affermandosi come primo centro industriale italiano. Facendo largo uso della letteratura e delle più varie testimonianze, Torino viene qui storicamente presentata nel formarsi e nel trasformarsi del suo mito, della sua immagine, della sua cultura e della sua società.