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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Sunday, February 3, 2019

Augusta Taurinorum nella Gallia Cisalpina

"A colony near the Po and Dora rivers, founded probably ca. 25 B.C., about the time that the capital of the Salassi (Augusta Praetoria Salussorum) was founded. Both reflect Roman strategic needs and tactical initiatives in the area W of the Po valley. The Romans also needed new centers for veterans and for those incolne whom the Lex Pompeia de Gallia Citeriore had Romanized."
http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0006:entry=augusta-taurinorum

GALLIA CISALPINA (o Gallia Citerior, Κελτικὴ ἡ ἐντὸς Αλπεων). - Si disse così in età romana, per contrapposto a Gallia trans Alpes o Transalpina, quella regione della penisola italica che rimane a settentrione della linea Ariminum-Pisae (Rimini-Pisa), dove giungeva, sino all'anno 90 a. C. e alla lex Iulia de civitate, l'Italia in senso stretto della parola. La Gallia Cisalpina fu - come si crede - organizzata a provincia da Silla, che per primo stabilì, secondo uno dei cardini della sua riforma, un confine politico fra l'Italia sottoposta alle magistrature ordinarie romane, dove un comando di truppe non doveva essere di regola tenuto, e la Gallia sottoposta per necessità a un magistrato fornito d'imperio proconsolare. Silla avrebbe anche portato il confine d'Italia dal fiume Aesis (l'Esino) al Rubicone, limite settentrionale del territorio di Rimini. Secondo altri l'organizzazione della Gallia Cisalpina a provincia sarebbe avvenuta in conseguenza della legge Vatinia che nel 59 a. C. assegnò a Cesare le provincie galliche; secondo altri, meno verosimilmente, nel 217 o nel 206 a. C. La provincia fu soppressa nel 42 a. C., dopo la battaglia di Filippi, quando il confine d'Italia fu portato al nord fino ai piedi delle Alpi e ad est dapprima sino al fiume Formio (odierno Risano poco a sud di Trieste), dipoi con Augusto sino al fiume Arsia (odierno Arsa) sul Quarnero.
Nell'età dell'indiscussa esistenza della provincia Gallia Cisalpina, e cioè dal 59 al 42, la provincia abbracciava approssimativamente il territorio dei Liguri e dei Galli Cisalpini, e il territorio dei Veneti: ... . Il territorio a settentrione dei grandi laghi alpini e la Valtellina erano ancora indipendenti da Roma; e indipendente era la massima parte delle altre popolazioni alpine. I Salassi della Val d'Aosta furono sottomessi solo nel 25 a. C., e i popoli delle Alpi occidentali e centrali non entrarono nell'organizzazione politica di Roma prima del 15 o del 14 a. C. Per riferirci alla posteriore divisione augustea dell'Italia in undici regioni, possiamo dire che della Gallia Cisalpina facevano parte - nei limiti fino allora sottoposti ai Romani - le regioni VIII (Gallia cis Padum o Aemilia), IX (Liguria), X (Venetia et Histria), XI (Transpadana). ...
Quando in dipendenza della guerra sociale e per effetto della lex Iulia de civitate (90 a. C.) e della lex Plautia Papiria (90-89 a. C.) le colonie latine divennero municipî romani, e la cittadinanza romana fu concessa anche alle città confederate, quasi tutta la Gallia a mezzogiorno del Po (l'espressione Gallia cispadana non fu mai adoperata dagli antichi) perveniva al diritto di città. Oltre alle colonie romane di Parma e di Mutina, e oltre alle colonie latine di Placentia e di Bononia, si erano infatti venuti costituendo tra il Po e il Rubicone, per effetto specialmente delle larghe assegnazioni viritane, numerosi centri romani che, per trovarsi di norma iscritti alla tribù Pollia, ci dànno un'idea dell'intensità della colonizzazione romana. Sono di fondazione romana e - per quei centri di cui la tribù è nota - iscritti alla Pollia i Fora Clodii, Cornelii, Druentinorum, Lepidi (più spesso detto Regium Lepidi), Licinii, Livii (?), Popilii, Forum Novum, e anche Claternae, Faventia, e, come sembra, Fidentia. In territorio romano erano altresì Tannetum, e, a cagione della sua ubicazione, certo anche Caesena. Tra le città confederate è soprattutto da ricordare Ravenna.
Ma nella Cisalpina a settentrione del Po (che fu detta di poi Italia transpadana e Regio Transpadana), pochi erano i centri romani, all'infuori delle antiche colonie latine di Cremona e di Aquileia, e oltre la colonia romana di Dertona (od. Tortona) fondata circa il 120 in territorio dei Liguri, e l'altra colonia romana di Eporedia (od. Ivrea) fondata nel 100, dopo la vittoria dei Campi Raudî; onde relativamente scarse erano le popolazioni che, pur dopo la lex Iulia de civitate, godevano dei diritti di città o della latinità (di Aquileia taluni credono che rimanesse colonia di diritto latino anche dopo la lex Iulia). Per venire incontro ai desiderî di tali popolazioni fu votata una lex Pompeia de Gallia citeriore che con una finzione giuridica trasformò in colonie di diritto latino quei comuni che avevano già un sufficiente grado di civiltà e di romanizzazione. Nel territorio dei veneti divennero colonie di diritto latino Ateste, Patavium, Vicetia; il territorio dei Cenomani divenne la colonia latina di Brixia, il territorio degli Orumbovii fu organizzato nella colonia di Bergomum, quello dei Boi alla sinistra del Po nella colonia di Laus Pompeia (od. Lodi), quello degli Insubri nella colonia di Mediolanum, quello dei Laevi nella colonia di Ticinum (od. Pavia); quello dei Vertamacori nella colonia di Novaria, quello dei Libici nella colonia di Vercellae; colonia di diritto latino divenne anche l'etrusca Mantua. Sulla destra del Po divennero colonie latine, nel territorio dei Liguri, Veleia (od. Velleia), Aquae Statiellae (od. Acqui), Albingaunum (od. Albenga) - centri rispettivamente dei territorî dei Veleiates, degli Statielli e degl'Ingauni - e senza dubbio anche Alba Pompeia (od. Alba), Genua (od. Genova), Tigullia, Libarna (od. Serravalle). Quanto ai distretti montani che non avevano raggiunto ancora un grado di cultura bastevole per essere organizzati a colonie latine, essi furono attribuiti o alle colonie latine di nuova formazione, o ai preesistenti comuni di diritto romano.
Finalmente nel 49 a. C. ai Transpadani fu conferito da Cesare il pieno diritto di città, come essi ardentemente desideravano. Nel 42 a. C. la Gallia Cisalpina, riunita all'Italia, cessò di esistere come provincia. La denominazione Gallia Cisalpina rimase però ancora nell'uso corrente, secondo che indicherebbe l'intitolazione di una delle leggi che regolarono l'organizzazione dei nuovi municipî, e cioè la lex de Gallia Cisalpina, da taluni ritenuta posteriore al 42 a. C.
GALLIA CISALPINA di Salvatore Aurigemma - Enciclopedia Italiana (1932)

Nel testo del 1932 è evidente l'equivalenza cultura e grado di civilizzazione con romanizzazione. 

Saturday, February 2, 2019

Edizioni Condaghes | In terra come in cielo (Augusto Mulas / Marco Sanna)

Edizioni Condaghes | In terra come in cielo (Augusto Mulas / Marco Sanna)

On earth as in heaven: the nuraghes and the Pleiades: The Pleiades star cluster has been observed since ancient times. In Babylonia for example, the beginning of the New Year was set in correspondence with the heliacal rising of the Pleiades. Hesiod, the first historical figure of Greek literature, in his poem Works and Days, describes the importance that this star cluster had in regulating the farming and sailing calendars. Anthropological research of the famous scholar James Frazer demonstrates how much the worship of this asterism was practised by the people of all latitudes.



L´importanza dell´ammasso aperto delle Pleiadi è nota sin da epoche remote. I Babilonesi, ad esempio, ponevano l´inizio del nuovo anno in corrispondenza con il sorgere eliaco delle Pleiadi. Esiodo, prima figura storica della letteratura greca, nella sua opera Le opere e i giorni, descrive l´importanza che questo gruppo di stelle ebbe sia nella regolazione dei lavori agricoli, sia per la navigazione in mare aperto. Le ricerche antropologiche di studiosi come James Frazer dimostrano quanto il culto di questo asterismo fosse diffuso in tutto il pianeta.

Friday, February 1, 2019

Marlene


Marlene Dietrich nel film Shanghai Express (1932) - Retinex.
Don English; Paramount Pictures.

Come fare i profili d'elevazione con Google Earth

Aprite Google Earth e scegliete il posto. Prendiamo il Meteor Crater.


Prendete il "righello". E' il tool che vedete in alto a destra del "pianeta".


Tracciate la retta col mouse e salvate la linea costruita con un nome.


Andate in alto su "modifica" e selezionate "mostra profilo elevazione".
Eccolo!


Thursday, January 31, 2019

Archive ouverte HAL - Libri coloniarum

Archive ouverte HAL - Libri coloniarum

Una massa di colonie romane, di tutto di più. Fondamentale per tutti coloro che desiderano farsi un'idea di cosa significava, per i Romani, "colonizzare",

Wednesday, January 30, 2019

San Giovanni

"La nomina di San Giovanni a protettore della città sabauda ha origini antichissime. In alcuni documenti storici risalenti al 602 viene già menzionata l’elezione a patrono di San Giovanni. In quell’anno il duca di Torino, Aginulfo, fece erigere una chiesa in onore del santo. La tradizione dei due giorni di festeggiamenti in occasione della festa del patrono risalgono al Medioevo. In epoca medievale tutta la popolazione, sia cittadini torinesi che abitanti nelle zone limitrofe, era coinvolta nei festeggiamenti. Le celebrazioni per la festa si articolavano in danze, canti, banchetti e appuntamenti religiosi."

Tuesday, January 29, 2019

Susanna Egri

All'Umberto I di Torino le bambine facevano scuola di Danza Classica e i bambini Scuola di Scherma. La nostra scuola di Danza era quella di Susanna Egri.

Susanna Egri: «Vi racconto mio padre, del Grande Torino e di quando portai la danza in tv»

Monday, January 28, 2019

Imbolc, February 1-2

Imbolc/Candlemas February 1-2
http://www.goddessandgreenman.co.uk/imbolc-candlemas
"Imbolc, in the Celtic seasonal calendar marks the beginning of the lambing season and signals the beginning of Spring and the stirrings of new life. It is Feile Brighde, the 'quickening of the year'. The original word Imbolg means 'in the belly'. All is pregnant and expectant - and only just visible if at all, like the gentle curve of a 'just-showing' pregnancy. It is the promise of renewal, of hidden potential, of earth awakening and life-force stirring. Here is hope. We welcome the growth of the returning light and witness Life's insatiable appetite for rebirth."

Si veda
https://stretchingtheboundaries.blogspot.com/2019/01/augusta-taurinorum-analisi-degli.html

Lupa Senese

La Lupa senese commemora la mitica fondazione di Siena ad opera di Senio e Ascanio, figli di Remo, ucciso da Romolo nell'altrettanto mitica fondazione di Roma. Dopo la morte del padre, i fratelli fuggirono dallo zio su due cavalli che Apollo e Diana avevano dato loro. Uno era bianco e l'altro nero. Con loro aveva la Lupa che aveva nutrito e protetto il padre e lo zio, 

La Lupa al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo
(Image Courtesy: Sailko - Opera propria per Wikipedia).

In questa scultura la testa della Lupa senese guarda avanti. In quella romana si vede la Lupa che guarda verso i gemelli.


Courtesy Wikipedia. Marie-Lan Nguyen (2006). " Retro del cosiddetto "Altare di Marte e Venere", ara romana di epoca traianea, riutilizzata in epoca adrianea (nel 124 d.C.) come base per una statua del dio Silvano. Il dettaglio del rilievo mostra qui Romolo e Remo con la lupa capitolina. Proviene da un sacello del Piazzale delle Corporazioni, ad Ostia Antica, ed è oggi esibito nel Museo di Palazzo Massimo alle Terme a Roma."

A Siena vi è però un'opera splendida, che raffigura la lupa, e che si deve ricordare ed è una porzione del pavimento del Duomo.




Saturday, January 26, 2019

Collège Lumière - Inrap

Collège Lumière - Inrap: A Besançon, Doubs, ce chantier urbain de 3 000 m2 environ fait suite à une campagne de sondages menée en 2001 dans la cour du collège Lumière.