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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino
Tuesday, September 18, 2018
Who Built the Seven Gates of Thebes?: A Call to Personalize Social Studies: The Social Studies: Vol 81, No 3
Who Built the Seven Gates of Thebes?: A Call to Personalize Social Studies: The Social Studies: Vol 81, No 3: (1990). Who Built the Seven Gates of Thebes? The Social Studies: Vol. 81, No. 3, pp. 139-140.
Monday, September 17, 2018
Leiden bust of Caesar (Rijksmuseum van Oudheden) Morphing with Tusculum bust.
Lifelike rendering of the morphing
Friday, September 14, 2018
Thursday, September 13, 2018
Gaio Giulio Civile
Avete letto bene "Gaio Giulio Civile" e non "Gaio Giulio Cesare"!
I Batavi: un popolo di superman al servizio dell'Imperatore [ di Carlo Ciullini ]
http://www.tuttostoria.net/storia-antica.aspx?code=1055
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Tuesday, September 11, 2018
Kalendarium
Kalendarium: Il Calendario Giuliano (Kalendarium), dal nome del suo codificatore Caio Giulio Cesare che nell’anno 46 a.e.v. lo fissò in 365 giorni, con impostazione solare, inizio il 1° gennaio e introduzione dei bisestili, è il calendario attualmente in uso in tutto il mondo. Cesare lo elaborò risettando il precedente calendario numano soli-lunare di 12 mesi, discendente a …
Chi è sepolto in S. Marco a Venezia? E’ ora di analizzare quei resti
Chi è sepolto in S. Marco a Venezia? E’ ora di analizzare quei resti: Da anni giace inascoltata la richiesta di far luce sul mistero: Alessandro Magno o l’Evangelista? Tra le tante “scoperte” storiche che vengono starnazzate sul web da siti di archeo-misteri ce n’è una che non va catalogata come bufala, ma va approfondita. Ci riferiamo alla presunta esistenza dei resti di Alessandro Magno a Venezia. Come noto, la …
Il serpente di Gaffurio e la forma mentis della gente italica
Il serpente di Gaffurio e la forma mentis della gente italica: L’esposizione che segue non pretende di essere un commento alla nota opera del compositore, teorico musicale, sacerdote e cantore Franchino Gaffurio (Practica musice, Firenze 1496), ma soltanto all’immagine che compare nel suo celebre trattato. Questa figura riveste per noi un particolare significato in quanto rappresenta una preziosa sintesi del pensiero neoplatonico, direttamente derivato dagli antichi …
Popolo, popolazione e nazione
Popolo, popolazione e nazione sono tre concetti analoghi, ma da tenere ben distinti tra loro.
Il popolo rappresenta la generazione attuale dei cittadini, vale a dire il complesso di soggetti che sono legati allo Stato dal rapporto di cittadinanza. Per popolazione si intende invece l’insieme degli individui che si trova in un dato momento a risiedere nel territorio dello Stato (ivi compresi dunque gli stranieri e gli apolidi). La nazione è un ulteriore concetto da distinguere dai due precedenti. Si riferisce ad un aspetto più culturale che giuridico, comprendendo tutti i soggetti che hanno vissuto, vivono e vivranno sul territorio dello Stato, e che hanno in comune tra loro legami di natura linguistica, etnica, religiosa, culturale.
La cittadinanza è la condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto e la possibilità di ricoprire pubblici uffici; tra i secondi, il dovere di fedeltà e l’obbligo di difendere lo Stato, prestando il servizio militare, nei limiti e modi stabiliti dalla legge.
Il popolo rappresenta la generazione attuale dei cittadini, vale a dire il complesso di soggetti che sono legati allo Stato dal rapporto di cittadinanza. Per popolazione si intende invece l’insieme degli individui che si trova in un dato momento a risiedere nel territorio dello Stato (ivi compresi dunque gli stranieri e gli apolidi). La nazione è un ulteriore concetto da distinguere dai due precedenti. Si riferisce ad un aspetto più culturale che giuridico, comprendendo tutti i soggetti che hanno vissuto, vivono e vivranno sul territorio dello Stato, e che hanno in comune tra loro legami di natura linguistica, etnica, religiosa, culturale.
La cittadinanza è la condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto e la possibilità di ricoprire pubblici uffici; tra i secondi, il dovere di fedeltà e l’obbligo di difendere lo Stato, prestando il servizio militare, nei limiti e modi stabiliti dalla legge.
Tuesday, August 28, 2018
Caesar IMP
RRC 480/4
Obverse: Wreathed head of Caesar right, behind crescent; before, CAESAR·IM downwards; behind P M upwards. Border of dots.
Reverse: Venus left, holding Victory in right hand and sceptre in left hand; behind, L·AEMILIVS downwards; before, BVCA upwards. Border of dots.
"Crawford places the CAESAR IMP coins next in the series (RRC 480/3-5, RRC 480/4), just after Caesar's refusal of the crown at Lupercalia." From:
http://www.humanities.mq.edu.au/acans/caesar/Career_Coins.htm
L'Accademia delle Scienze di Torino
L'Accademia delle Scienze di Torino nacque da una preesistente Società Scientifica Privata Torinese, creata nel 1757 per volontà del conte Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, il chimico che mise a disposizione la propria casa per le riunioni dei soci, con la collaborazione di Joseph-Louis Lagrange, celebre matematico Torinese e Giovanni Francesco Cigna, fisico e medico. Nel giro di alcuni anni avevano aderito alla Società i più importanti rappresentanti della cultura piemontese e alcuni esponenti dell'Illuminismo francese, come Jean Baptiste Le Rond d'Alembert e marchese di Condorcet.
L'Accademia venne fondata ufficialmente nel 1783 da Vittorio Amedeo III di Savoia, Re di Sardegna, che le conferì il titolo di Accademia Reale, riconoscendola giuridicamente come istituzione pubblica. Egli stabilì che venisse fornito all'istituzione un contributo annuo per far fronte alle spese della ricerca e nel 1784 approvò personalmente sia lo statuto che l'elenco dei Soci. A seguito di questo riconoscimento, l'Accademia accrebbe di prestigio a livello internazionale ed aumentarono i contatti con gli studiosi stranieri. Le pubblicazioni dei testi scientifici continuarono con un nuovo titolo, Mémoires de l'Académie Royale des Sciences de Turin. Come motto venne scelto Veritas et utilitas che riassumeva gli obiettivi dell'Accademia: ricercare la verità (quindi la ricerca pura) e utilizzare le conoscenze scientifiche per applicazioni pratiche. Dal 1784, sempre per volere di Vittorio Amedeo III di Savoia la sede dell'Accademia venne collocata nel palazzo seicentesco che ospitava il Collegio dei Nobili, attualmente noto come il Palazzo dell'Accademia delle Scienze (che la ospita tuttora).
La Sala dei Mappamondi
Nel 1796 l'inizio della guerra tra Casa Savoia e la Francia (divenuta una repubblica a seguito degli esiti della Rivoluzione francese) provocò l'interruzione forzata delle attività dell'Accademia.
Le attività vennero riprese soltanto nel 1801, a seguito dell'occupazione del Piemonte da parte di Napoleone Bonaparte. Egli mise in atto un'opera di riforma dell'Accademia, riorganizzandola in due "classi": una avrebbe continuato ad occuparsi della ricerca scientifica, mentre l'altra avrebbe orientato i propri studi verso la letteratura e l'arte. Nel 1804 Napoleone si autonominò presidente "perpetuo" a titolo onorario e nel 1805 ne cambiò il titolo da "Accademia Reale" a "Accademia Imperiale".
Nel 1814, con la caduta di Napoleone e la conseguente Restaurazione della monarchia dei Savoia, l'Accademia fu "epurata" dai pensatori e dagli scienziati che si erano dimostrati sostenitori dei francesi (tra gli altri, Giovanni Antonio Giobert e Giovanni Battista Balbis). Venne mantenuta, invece, l'organizzazione nelle due classi, il cui orientamento venne, però, leggermente modificato: una si sarebbe occupata delle Scienze fisiche, matematiche e naturali, l'altra delle Scienze morali, storiche e filologiche. La monarchia sabauda continuò a sostenere economicamente l'Accademia di Torino e a influenzarne pesantemente l'orientamento per quasi tutto l'Ottocento, anche quando la capitale del Regno d'Italia non era più Torino. La direzione dell'istituzione, infatti, rimase sempre un privilegio esclusivo di personalità appartenenti alla nobiltà piemontese. Soltanto nel 1879 la nomina del presidente venne estesa ai membri non nobili dell'Accademia. Tale carica passò da "perpetua" a triennale e venne stabilito che dovesse essere alternata tra le due classi.
Con il nuovo Statuto, approvato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali il 21 luglio 2000, l'Accademia delle Scienze di Torino è diventata un ente di diritto privato e si pone come obiettivo quello di "contribuire al progresso scientifico, promuovendo ricerche e curando la pubblicazione dei loro risultati, contribuendo alla diffusione del sapere mediante congressi, convegni, seminari, conferenze e ogni altro mezzo ritenuto idoneo, e inoltre fornendo pareri e formulando proposte alle istituzioni pubbliche e a organismi privati nei campi di sua competenza".