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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Tuesday, August 28, 2018

L'Accademia delle Scienze di Torino


L'Accademia delle Scienze di Torino nacque da una preesistente Società Scientifica Privata Torinese, creata nel 1757 per volontà del conte Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, il chimico che mise a disposizione la propria casa per le riunioni dei soci, con la collaborazione di Joseph-Louis Lagrange, celebre matematico Torinese e Giovanni Francesco Cigna, fisico e medico. Nel giro di alcuni anni avevano aderito alla Società i più importanti rappresentanti della cultura piemontese e alcuni esponenti dell'Illuminismo francese, come Jean Baptiste Le Rond d'Alembert e marchese di Condorcet.

L'Accademia venne fondata ufficialmente nel 1783 da Vittorio Amedeo III di Savoia, Re di Sardegna, che le conferì il titolo di Accademia Reale, riconoscendola giuridicamente come istituzione pubblica. Egli stabilì che venisse fornito all'istituzione un contributo annuo per far fronte alle spese della ricerca e nel 1784 approvò personalmente sia lo statuto che l'elenco dei Soci. A seguito di questo riconoscimento, l'Accademia accrebbe di prestigio a livello internazionale ed aumentarono i contatti con gli studiosi stranieri. Le pubblicazioni dei testi scientifici continuarono con un nuovo titolo, Mémoires de l'Académie Royale des Sciences de Turin. Come motto venne scelto Veritas et utilitas che riassumeva gli obiettivi dell'Accademia: ricercare la verità (quindi la ricerca pura) e utilizzare le conoscenze scientifiche per applicazioni pratiche. Dal 1784, sempre per volere di Vittorio Amedeo III di Savoia la sede dell'Accademia venne collocata nel palazzo seicentesco che ospitava il Collegio dei Nobili, attualmente noto come il Palazzo dell'Accademia delle Scienze (che la ospita tuttora).


La Sala dei Mappamondi

Nel 1796 l'inizio della guerra tra Casa Savoia e la Francia (divenuta una repubblica a seguito degli esiti della Rivoluzione francese) provocò l'interruzione forzata delle attività dell'Accademia.
Le attività vennero riprese soltanto nel 1801, a seguito dell'occupazione del Piemonte da parte di Napoleone Bonaparte. Egli mise in atto un'opera di riforma dell'Accademia, riorganizzandola in due "classi": una avrebbe continuato ad occuparsi della ricerca scientifica, mentre l'altra avrebbe orientato i propri studi verso la letteratura e l'arte. Nel 1804 Napoleone si autonominò presidente "perpetuo" a titolo onorario e nel 1805 ne cambiò il titolo da "Accademia Reale" a "Accademia Imperiale".

Nel 1814, con la caduta di Napoleone e la conseguente Restaurazione della monarchia dei Savoia, l'Accademia fu "epurata" dai pensatori e dagli scienziati che si erano dimostrati sostenitori dei francesi (tra gli altri, Giovanni Antonio Giobert e Giovanni Battista Balbis). Venne mantenuta, invece, l'organizzazione nelle due classi, il cui orientamento venne, però, leggermente modificato: una si sarebbe occupata delle Scienze fisiche, matematiche e naturali, l'altra delle Scienze morali, storiche e filologiche. La monarchia sabauda continuò a sostenere economicamente l'Accademia di Torino e a influenzarne pesantemente l'orientamento per quasi tutto l'Ottocento, anche quando la capitale del Regno d'Italia non era più Torino. La direzione dell'istituzione, infatti, rimase sempre un privilegio esclusivo di personalità appartenenti alla nobiltà piemontese. Soltanto nel 1879 la nomina del presidente venne estesa ai membri non nobili dell'Accademia. Tale carica passò da "perpetua" a triennale e venne stabilito che dovesse essere alternata tra le due classi.
Con il nuovo Statuto, approvato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali il 21 luglio 2000, l'Accademia delle Scienze di Torino è diventata un ente di diritto privato e si pone come obiettivo quello di "contribuire al progresso scientifico, promuovendo ricerche e curando la pubblicazione dei loro risultati, contribuendo alla diffusione del sapere mediante congressi, convegni, seminari, conferenze e ogni altro mezzo ritenuto idoneo, e inoltre fornendo pareri e formulando proposte alle istituzioni pubbliche e a organismi privati nei campi di sua competenza".


Clausius Rodolfo, il Linceo Entropico

L'Accademia Nazionale dei Lincei è una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa. Venne fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio De Filiis e Johannes van Heeck, con lo scopo di costituire una sede di incontri rivolti allo sviluppo delle scienze. Il suo nome si richiama all'acutezza che deve avere la vista di coloro che si dedicano alle scienze, proprietà fisiologica che leggendariamente caratterizza la lince.

Un Linceo è anche stato Rudolf Clausius, il fisico che ha creato l'Entropia.

ELENCO GENERALE DEI SOCI DELL’ACCADEMIA DAL 1870 (http://www.lincei.it/files/doc/ANL_Annuario_2014.pdf pag.384)
CLAUSIUS G.E. Rodolfo. Corr. sc. f., 17 aprile 1880. Str. id., 26 luglio 1883. (2 gennaio 1822-24 agosto 1888).

Publish a Paper on Special Issue "Entropy in Image Analysis" in Entropy (ISSN 1099-4300, IF: 2.305

The following special issue of which I am the guest editor will be published in Entropy (http://www.mdpi.com/journal/entropy), and is now open to receive submissions of comprehensive reviews, original research articles, short communications, authority opinion and forum articles for peer-review and possible publication:

Special Issue: Entropy in Image Analysis
Website: http://www.mdpi.com/journal/entropy/special_issues/entropy_image_analysis
Guest Editor: Dr. Amelia Carolina Sparavigna
Deadline for manuscript submissions: 20 December 2018

Based on your expertise, I would like to request that you please consider contributing a full research paper or comprehensive review article or recommend specific topics based on their own research interest.

Entropy is an open access journal which maintains a rigorous and fast peer-review system and accepted papers are immediately published online. Because it is an online and open access journal, papers published in Entropy will receive high publicity. It is fully covered by the leading indexing and abstracting services, including Google Scholar, MathSciNet, Scopus and Science Citation Index Expanded (Web of Science). The Impact Factor for Entropy is 2.305 (2017). An Article Processing Charge (APC) of CHF 1500 currently applies to all accepted papers.

Amelia Carolina Sparavigna

Monday, August 27, 2018

La Mappa Genetica dei Germani

Mappa da https://www.eupedia.com/europe/

Per gli addetti ai lavori
Aplogruppi DNA-Y germanici combinati: Distribuzione dei lignaggi paterni germanici in Europa
"Questa mappa è stata fatta aggiungendo le linee paterne associate alla diffusione delle popolazioni germaniche dall'età del ferro. Questi includono haplogroups I1 (ad eccezione di alcune sotto cladi di origine finlandese), I2a2a-L801, R1a-L664, R1a-Z284, R1b-U106 e R1b-L238."

A Torino siamo tra il 10 ed il 20%.

Ma notate bene la distribuzione.
Vi ricordo che in Italia ci sono diversi comuni che hanno nel loro nome il termine Fara, come per esempio, Fara San Martino. Fara è un termine di origine longobarda indicante un gruppo, costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo. Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per fare, veri e propri organismi politici-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo. 




La Mappa Genetica dei Celti


Ecco da https://www.eupedia.com/europe/ la Mappa dei Celti!

A Torino siamo tra il 50 ed il 60% Galli Cispadani!

Per gli addetti ai lavori
Aplogruppi DNA-Y celtici combinati: Distribuzione dei lignaggi paterni celtici in Europa
"Questa mappa rappresenta i lignaggi paterni associati alla diffusione delle popolazioni proto-italo-celtiche dall'Europa centrale all'Europa occidentale durante l'età del bronzo, circa 4500 anni fa. I loro lignaggi appartengono all'aplogruppo R1b-S116 (o P312), vale a dire la maggior parte dei R1b europei meno il R1b-L23 greco-etrusco, il R1b-U106 e R1b-L238 germanico e l'11, L51 e L150 proto-celto-germanico. Il ramo S116 include i sottocladi associati a lingue non indoeuropee come il basco e le vecchie lingue guascone e iberica. Dal momento che non si sa esattamente quando e dove si sono sviluppate le lingue celtiche e se alcuni oratori proto-celtici sono stati in grado di adottare lingue indigene nella terra che hanno colonizzato (specialmente in Guascogna e nella Spagna mediterranea), tutti i lignaggi sono stati inclusi per la realizzazione di questa mappa, privilegiando il DNA-Y nelle lingue storiche."

Saturday, August 25, 2018

Caesar's Comet

Courtesy: Classical Numismatic Group, Inc

He had barely finished, when gentle Venus stood in the midst of the senate, seen by no one, and took up the newly freed spirit of her Caesar from his body, and preventing it from vanishing into the air, carried it towards the glorious stars. As she carried it, she felt it glow and take fire, and loosed it from her breast: it climbed higher than the moon, and drawing behind it a fiery tail, shone as a star.

(BOOK XV (15) METAMORPHOSES by OVID)
http://www.mythology.us/ovid_metamorphoses_book_15.htm

Friday, August 24, 2018

L’inquieto amore

Da "L’inquieto amore tra Firenze e Istanbul nel Rinascimento". dicembre 4, 2015 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

"Leonardo e Michelangelo si innamorano dell’Oriente: ...  Sognano di lavorare a Istanbul, la capitale di un impero, dove l’arte italiana è apprezzata e il gusto non manca ai regnanti.
I sultani Selim I e Bayazid I li invitano a costruire un ponte sul Bosforo, da Pera a Costantinopoli, per sostituire quello esistente fatto su barche. Leonardo prende le misure e disegna un ponte ad arcata unica, ponte che non realizza come molti suoi lavori. Nel frattempo descrive un viaggio immaginario in oriente che lo porta attraverso il Caspio fino a Istanbul.
Michelangelo sta per andarci dopo l’ennesima lite con papa Giulio II."
http://www.gruppo2009.it/linquieto-amore-tra-firenze-e-istanbul-nel-rinascimento/

"Il volume Incontro di civiltà nel Mediterraneo. L’impero ottomano e l’Italia del Rinascimento. Storia, arte e architettura, ed.Olschki curato da Alireza Naser Eslami, apre la prospettiva ad un settore di ricerca ricco di suggestioni: una storia del Mediterraneo fatta non solo di guerra, ma soprattutto di incontri e scambi."

Particolari della porta del Filarete a san Pietro, Roma. Notate le scritte in arabo nelle aureole. 
"Dite che Lui è bello nei nostri giorni, Lui è anche bello ai nostri occhi."

Wednesday, August 22, 2018

Jules César et la Gaule



"Jules César n’a pas seulement inventé la Gaule ; il est entré dans notre Histoire Nationale et en est même devenu le premier de ses héros."

da  "JULES CÉSAR DANS LA TRADITION HISTORIQUE FRANÇAISE DES XIXe ET XXe SIÈCLES" di JEAN-MICHEL RODDAZ

Latino: Vocale "o" breve, normale o lunga? Il caso del Sector

Si sa che il Greco ha la omicron e la omega. Facile distinguerle con la diversa grafia. E quindi leggerla breve o lunga, con un diverso moto dell'articolazione della voce, come ci dice il buon Roberto Grossatesta.
https://iris.polito.it/retrieve/handle/11583/2517292/60879/V220131002-sound-Grosseteste.pdf

E il Latino? Anche il Latino ha le sue brave "o" più o meno corte (ŏ)  e lunghe (ō), come in  pŏpulus = “popolo” e  pōpulus = “pioppo”. Occhio quindi a come pronunciate  Populorum Progressio.

Ma il caso che vorrei indagare ora è un'altro: è quello del "sector". Attenzione al falso amico inglese:  sector è subdolo. Andate sul Dizionario Olivetti
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?parola=sector

Finiamo nella pagina "Disambigua. La tua ricerca ha prodotto più risultati:"
sector (v. tr. I coniug.) forma passiva di secto IN QUESTA PAGINA.
Poi c'è il link alla pagina di sector (v. tr. dep. I coniug.) verbo deponente, ed il link al sostantivo sectŏr (sost. masch. III decl.)

E nella pagina  di sector (v. tr. I coniug.) si trova sector da [secto], sectas, sectavi, sectatum, sectāre, verbo transitivo I coniugazione, con i significati:
1 forma passiva di [secto]
2 seguire, accompagnare, scortare, essere al seguito di
3 correre dietro a, fare la corte
4 (in senso negativo) inseguire, dare la caccia, cacciare
5 (in senso figurato) ricercare, desiderare, bramare
6 frequentare un luogo, visitare
7 imitare, avere come proprio modello

Invece, sectŏr, [sectŏr], sectoris , sostantivo maschile III declinazione, è un'altra cosa. Significa
1 tagliatore
2 incettatore di averi altrui, compratore di beni confiscati
3 geometria settore
4 boia, carnefice
Da questo sector arriva il "settóre" italiano s. m. [dal lat. sector -oris, propr. «chi, o che, taglia», der. di secare «tagliare», part. pass. sectus]. 

C'è quindi un'abissale differenza. Ma il Latino è lingua fine e quindi ci propone una soluzione. Eccola. Usiamo un con-  prefisso che viene usato per indicare cose  o azioni messe insieme, l'italica "concausa", ed il portare a compimento un atto, l'italica "confezione".
Proviano: 
consector [consector], consectāris, consectatus sum, consectāri  verbo transitivo deponente I coniugazione
1 seguire, tener dietro a persone o a cose
2 cercare di raggiungere, provare ad ottenere, aspirare a
3 cacciare, inseguire, perseguitare
4 imitare, seguire l'esempio

Parente stretto, questo verbo, del consequor.
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?parola=consequor
consĕquor [consĕquor], consĕquĕris, consecutus sum, consĕqui , verbo transitivo e intransitivo deponente III coniugazione
1 (transitivo) seguire, 2 (transitivo) (di tempo) venir dopo, succedere a, 3 (transitivo) (come effetto) conseguire, venire di conseguenza, 4 (transitivo) inseguire, incalzare, 5 (transitivo) subentrare, succedere a, 6 (transitivo) seguire un modello, imitare, 7 (transitivo) conseguire, ottenere, raggiungere, perseguire uno scopo, 8 (transitivo) ricavare, acquistare, guadagnare, 9 (transitivo) eguagliare, 10 (transitivo) comprendere, percepire, concepire, ricordare, abbracciare, 11 (transitivo) esprimere con parole, 12 (intransitivo) venire dopo, seguire, 13 (intransitivo, e, ex + ablativo) derivare, risultare

Come ho già detto, il Latino è lingua fina. Attenzione. Per il significato che indica il taglio, c'è "consecor", perché arriva dal "secare". 
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?parola=consecor
consĕcor [consĕco], consĕcas, consecui, consectum, consĕcāre verbo transitivo I coniugazione
1 forma passiva di [conseco]
2 lacerare, tagliare a pezzi

Occhio ai falsi amici!


Italiano: Vocale aperta o chiusa? - La "o"

L'Italiano  non distinguere nella grafia comune  la pronuncia delle vocali. Ma le differenze ci sono. Eccome! Facciamo l'esempio della "o" aperta o chiusa.

aperta: buòno, cuòre, fuòco, fuòri, suòi, tuòi, vuòi, puòi  .... però, falò, mangerò, comò, tornerò
chiusa: nóce, atróce, feróce ... amóre, coltivatóre, dolóre, rumóre, attóre, filifórme

Esercizio: Valeria Rossi nella sua canzone Tre Parole, come pronuncia le "o"?

Aiuto; sóle s. m. [lat. sōl sōlis. Notare la lunga o del Latino]; cuòre s. m. [lat. cŏr  cordis. Notare la breve] 

Provate a cantare:   sòle,  cuòre, amòre  e poi  sóle, cuóre, amóre

Ma Valeria canta: sóle, cuòre, amóre. Brava Valeria!