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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Friday, July 5, 2019

Augusto ed i culti non romani


 Vita dei Cesari II (Augusto), 93
GAIO SVETONIO TRANQUILLO
TESTO IN LINGUA ORIGINALE
[93] Peregrinarum caerimoniarum sicut veteres ac praeceptas reverentissime coluit, ita ceteras contemptui habuit. Namque Athenis initiatus, cum postea Romae pro tribunali de privilegio sacerdotum Atticae Cereris cognosceret et quaedam secretiora proponerentur, dimisso consilio et corona circum stantium solus audiit disceptantes. At contra non modo in peragranda Aegypto paulo deflectere ad visendum Apin supersedit, sed et Gaium nepotem, quod Iudaeam praetervehens apud Hierosolyma non supplicasset, conlaudavit.
TRADUZIONE
93 Ebbe il massimo rispetto per i culti stranieri, ma solo per quelli che erano stati consacrati dal tempo, tutti gli altri li disprezzò. Così, ricevuta l'iniziazione ad Atene, quando in seguito a Roma, davanti al suo tribunale si trattò di una questione relativa al privilegio dei sacerdoti della Cerere Ateniese e si cominciò a svelare alcuni segreti, egli congedò il consiglio dei giudici e tutti gli assistenti e da solo seguì il dibattito. Al contrario, quando visitò l'Egitto si guardò bene dal fare la minima deviazione per andare a vedere il bue Api, e lodò vivamente suo nipote Gaio perché, attraversando la Giudea non era andato ad offrire sacrifici a Gerusalemme