L'Arringatore è una scultura bronzea alta 170 cm raffigurante un uomo togato, databile tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C., realizzata con tecnica a cera persa in sette parti distinte a fusione cava, poi unite tra loro[1]. È conservata nel Museo archeologico nazionale di Firenze. Si tratta dell'unica testimonianza integra pervenutaci di una grande scultura in metallo dell'epoca tardo-etrusca[2]. ...
Sulla toga della statua si legge la seguente iscrizione in caratteri etruschi del II sec. a.C.: "auleśi meteliś ve vesial clenśi cen flereś tece sanśl terine tuθineś χisvlicś". Romolo Augusto Staccioli riporta la traduzione delle prime sette parole ed è incerto sull'ottava: "Ad Aulo Metello figlio di Vel e di Vesi questa statua pose (?)……… "[4]. Piero Bernardini Marzolla, basandosi su presunte corrispondenze con il sanscrito, ha integrato la traduzione comunemente accettata, come segue[5]: "Ad Aulo Metello figlio di Vel e di Vesi, l'assemblea eresse questa statua, grazie al versamento di pubblico contributo".
Bellissima statua. Ma una cosa ha attirato la mia curiosità: gli stivali. Moderno, questo Aulo!
Courtesy: Sailko per Wikipedia. Winckelmann, Firenze e gli Etruschi (2016 exhibition). Date 9 July2016, 09:14:06
Comodi. Suola spessa. Tacco riposante.
Courtesy: Sailko