Glass: From Cinderella's Slippers to Fiber Optics
Ruth Kassinger
Twenty-First Century Books, 2003 - Juvenile Nonfiction - 80 pages
0 Reviews
The Material World series recounts the history, myths, and modern uses of materials that have played signifcant roles in civilization and explains the science behind their production.
that is, ideas and information on Science and Technology, Archaeology, Arts and Literatures. Physics at http://physics-sparavigna.blogspot.com/
Welcome!
Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino
Tuesday, December 25, 2018
Monday, December 24, 2018
Gherardo delle Notti - Adorazione del Bambino
Un regalo di Natale.
Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Adorazione del Bambino
(1619-1620 circa; olio su tela, 95,5 x 131 cm; Firenze, Galleria degli Uffizi)
Dancing light
A team of researchers from Imperial College London, the University of Oxford, and the National Physical Laboratory have experimentally achieved a long-standing goal to demonstrate the so-called "strong-coupling regime" between light and high-frequency acoustic vibrations.
Read more at: https://phys.org/news/2018-12-strong-interactions.html#jCp
Read more at: https://phys.org/news/2018-12-strong-interactions.html#jCp
Eclisse
Eclipsium omnium ab anno Domini 1554. vsque in annum Domini 1606. accurata descriptio & pictura, ad meridianum Augustanum ita supputata, vt quibusuis alijs facilimè accomodari possit, vna cum explicatione effectuum tam generalium quàm particularium pro cuiusque genesi. Cypriano Leovitio à Leonicia (Cyprian Leowitz). 1556
Cyprián (1514? – 1574) was a Bohemian astronomer, mathematician and astrologer.
Cyprián (1514? – 1574) was a Bohemian astronomer, mathematician and astrologer.
Cyprian Karásek was born in 1514 into the family of a long-time town councillor and later mayor of Hradec Králové named Jan Karásek (Lvovický after enoblement). He received his elementary education in the Hradec Králové town school and then moved on to study abroad. In 1540 Lvovický studied in Wrocław (Breslau), in 1542 in Leipzig and later astronomy and mathematics in Wittenberg. In 1547 he moved to Nuremberg, then to Augsburg, to the court of Fuggers. After 1556 Otto Henry, Count Palatine of Palatinate-Neuburg (later Elector Palatine), named Lvovický professor of astronomy and mathematics at the Latin "particular school" in Lauingen. Lvovický later became the director of that school, working there until 1566. From 1565 through 1568 he visited Bohemia several times and planned to return to Hradec Králové, but he died before that plan was realized.
Lvovický published several astronomical works in Latin. Being both an astronomer and an astrologer, he tried to base astrology on solid mathematical and astronomical ground.
His first published work was Tabulae eclipsum, predicting (within a few minutes) the start and the duration of lunar eclipses until 1605, including towns where it would be observable. These tables were based on the work of Erasmus Reinhold.
In 1564, by order of Maximilian II, he published detailed ephemeris tables for the sun, moon and other celestial bodies covering the years 1564 - 1574 in 10-day intervals and titled De coniunctionibus magnis insignoribus superiorum planetarum, solis defectibus, et de cometis effectum historica expositione. In this book, recorded astronomical phenomena were linked with historical events (e.g. death of John of Luxembourg with a comet appearing in 1347).
The work Tabulae Peuerbachii Alphonsiane from 1556 earned the respect of Tycho Brahe; they met in 1569 and corresponded thereafter.
Saturday, December 22, 2018
Rock glaciers on Mars viewed with Google Earth
Rock glaciers on Mars viewed with Google Earth
Several glacier-like landforms have been identified on Mars. We can view some of them with Google Earth and its virtual Mars planet. In the images of Ismeniae Fossae glaciers, the flow lines of these landforms are clearly visible too.
Several glacier-like landforms have been identified on Mars. We can view some of them with Google Earth and its virtual Mars planet. In the images of Ismeniae Fossae glaciers, the flow lines of these landforms are clearly visible too.
Marte: il lago ghiacciato nel cratere Korolev
Il cratere Korolev, col suo lago ghiacciato.
Elaborazione Retinex di una immagine di Google Mars
Dettaglio
Spettacolo!
22 DICEMBRE 2018 Un lago ghiacciato tutto l'anno, nel cratere Korolev, in mezzo alle pianure settentrionali di Marte: è la spettacolare immagine diffusa dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e ottenuta da 15 anni di sorvoli di Mars Express, il satellite in orbita dal 25 dicembre 2003. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Spazio-su-Marte-un-lago-di-ghiaccio-nel-cratere-Korolev-e3baccbb-6c13-47cb-b6f8-261ab2668a35.html
Friday, December 21, 2018
I Torinesi e la cucina
Dal sito https://www.guidatorino.com/le-10-cose-da-non-dire-a-tavola-ad-un-torinese/
Ci sono alcune frasi che è meglio non dire se si è a tavola o quando si parla di cucina con un torinese. E concordo. Ecco alcuni esempi.
“Si può avere la bagna cauda senza aglio?”
“Buono il risotto, anche se come lo fanno a Milano…”
“No grazie, io non mangio carne cruda”
“Il Fritto Misto è un po’ pesante”
“Ma come, il vitel tonnè non è francese?”
“Il miglior cioccolato è sicuramente quello svizzero!”
Ci sono alcune frasi che è meglio non dire se si è a tavola o quando si parla di cucina con un torinese. E concordo. Ecco alcuni esempi.
“Si può avere la bagna cauda senza aglio?”
“Buono il risotto, anche se come lo fanno a Milano…”
“No grazie, io non mangio carne cruda”
“Il Fritto Misto è un po’ pesante”
“Ma come, il vitel tonnè non è francese?”
“Il miglior cioccolato è sicuramente quello svizzero!”
Dioniso che cavalca il ghepardo
Dionysos riding a cheetah, Macedonian mosaic from Pella, Greece (4th century BC)
Il ghepardo, il leopardo o la pantera sono gli animali associati a Dioniso e rappresentano l’ira incontrollabile che prende nell’ebbrezza.
I vizi capitali ed i loro animali simbolici negli affreschi medievali di Villafranca Piemonte e di Bastia Mondovì delle Cavalcate dei Vizi: L'articolo discute un tipo particolare di rappresentazione simbolica dei vizi capitali. Questa rappresentazione è detta Cavalcata dei Vizi e mostra i personaggi posti sul dorso degli animali simbolo del vizio, legati dalla catena del peccato, e spinti dai diavoli verso la bocca dell'inferno. Le Cavalcate considerate nello specifico sono quella affrescata nella cappella di Missione di Villafranca Piemonte, opera tardo-medievale di Aimone Duce, e quella nella Chiesa di San Fiorenzo a Bastia Mondovì.
Erasmo e le forbici
Ho elaborato questa immagine partendo da un quadro di Quentin Massys, (anche come Matsys, Metsys, o Matsijs), (Lovanio, 1466 – Anversa, 1530), che ritrae Erasmo da Rotterdam. Quentin è stato un pittore fiammingo, fondatore della Scuola di Anversa, famosissimo artista nella sua epoca e sperimentatore di nuovi tipi di arte.
La vita di Metsys è oscura . Il "Giotto fiammingo" nasce a Lovanio da un umile padre, e presto scappa di casa per dedicarsi all'arte. Padroneggiando benissimo il pennello, diventa in breve una promessa artistica. Tra le sue opere più celebri c'è I raccoglitori d'imposte. In esso ci sono due banchieri che raccolgono i soldi delle tasse di cui sono appaltatori. Avvolti nei loro turbanti, esprimono apertamente l'avidità di denaro. Sopra di loro, che son chini sul banco a contar soldi e a registrare somme, "pende una forbice che si erge quasi a nuova spada di Damocle e che minaccia di morte i loro possessori. Una porta lignea invece è simbolo di libertà. Ci sono infiniti particolari da analizzare ma si può dire che l'opera è il simbolo definitivo, lo spartiacque fra la vecchia e la nuova pittura." da Wikipedia. Le forbici ci sono anche nel quadro che ritrae Erasmo.
Io e Erasmo abbiamo la stessa Alma Mater.
Erasmo si è laureato in Teologia il 4 settembre del 1506, all’Università di Torino.
Dalla Storia di Torino http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/144/files/assets/common/downloads/publication.pdf
"Fin dai primissimi anni del Cinquecento, non pochi furono i transalpini che soggiornarono a Torino. Se Jean Lemaire de Belges vi fece solo una rapida apparizione, nell’estate del 1504, per offrire i suoi servigi ad una conterranea, Margherita d’Austria, altrimenti significativo è il numero degli studenti francesi che vennero a Torino per laurearsi. Essi provenivano per lo più dalla Francia del sud-est, ma non mancarono quelli di diversa origine (Parigi, Angers, Laval, Langres, ecc.). Dal 1497 al 1548, si addottorarono costì almeno in 43, con un picco di 12 per il solo 1512. All’università di Torino domandavano soprattutto lauree in utroque ed in medicina, ma si notano pure artisti e teologi. Lo studio subalpino esercitava quindi un certo richiamo oltralpe e non laureava solo frettolosi viandanti.
Ne ebbe uno di rilievo nel 1506: Erasmo da Rotterdam. Egli ci mise non poca civetteria nel dire e nel ridire che, se prese la laurea in teologia a Torino, fu controvoglia e solo perché spinto da amici. In effetti, fin dal 1498 egli aveva espresso il desiderio di addottorarsi in teologia, ma, per la verità, a Bologna e non in quel borgo sperduto in cui si ritrovava sulla via di una Italia più vera, che iniziava forse solo a Pavia [Mio commento: faccio notare che Torino non era proprio un borgo sperduto, per il semplice fatto che da Torino ci dovevano passare tutti quelli che provenivano dalla Francia]. Oltre all’eventuale risvolto culturale che tale avvenimento potrebbe avere, ci sembra doveroso citarlo soprattutto per le patenti di «umanità» che questo principe degli umanisti conferì alla gente di Torino molti anni dopo il suo passaggio nella nostra città."
La frase «mire placebat gentis humanitas» riferita ai Torinesi è tratta da una lettera del 2 aprile 1531 a Pierre de Mornyeu.
E i Torinesi ricordano Erasmo con affetto.