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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

Sunday, October 14, 2018

Lucifer




Illustration of Lucifer in the first fully illustrated print edition of Dante Alighieri's Divine Comedy. Woodcut for Inferno, canto 33. Pietro di Piasi, Venice, 1491. This work is in the public domain in its country of origin and other countries and areas where the copyright term is the author's life plus 100 years or less. (Image Courtesy Chiswick Chap, for Wikipedia). 
Lucifer has in his mouth, Ivda, Bruto and Casio, two that betrayed Caesar.
Note the artist rendered the fact that Dante and Virgil have passed Lucifer, at the centre of the Earth and see him upside down.

In Dante's Divina Commedia, the Hell is a conical cavity reaching to the centre of the Earth. At the apex of the cone, there is Lucifer. After Dante and his guide Virgil have passed Lucifer at the bottom of the Hell, and are continuing their journey, Dante looks back and sees Lucifer upside down. And Virgil explains that they have passed the center of the Earth, which is pulling the weights (a clear statement on gravitation):

... tu passasti 'l punto
al qual si traggon d'ogne parte i pesi.
E se' or sotto l'emisperio giunto
ch'e` contraposto a quel che la gran secca
coverchia, e sotto 'l cui colmo consunto
fu l'uom che nacque e visse sanza pecca:
tu hai i piedi in su picciola spera
che l'altra faccia fa de la Giudecca.

…thou then didst pass the point to which
 all gravities from every part are drawn.
And now thou art arrived beneath the hemisphere
opposed to that which canopies the great dry land
and underneath whose summit was consumed the
Man, who without sin was born and lived; thou
hast thy feet upon a little sphere, which forms the
other face of the Judecca.
[The Inferno, Edited by Israel Gollancz, 1903]

Dante and Virgil commenced their ascent to the other side of the Earth, toward the Antipodes, where they find the Purgatory, a conical hill, rising out of the ocean at a point diametrically opposite to Jerusalem. 

More at From Rome to the Antipodes: The Medieval Form of the World, International Journal of Literature and Arts, 2013, 1(2), 16-25. 

Saturday, October 13, 2018

Una manomissione

Manomissione
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Con il termine manomissione (manumissio) si indica in diritto romano l'atto con cui il proprietario libera un servo dalla schiavitù. All'interno della disciplina giuridica romana classica erano conosciute tre forme di manomissione: la manumissio vindicta, la manumissio testamento e la manumissio censu. Queste tre manumissiones si caratterizzano poiché, oltre alla libertà, consentono al servo di acquistare simultaneamente anche la cittadinanza romana, e sono dette manomissioni civili.

Friday, October 5, 2018

Pompei: la casa del giardino incantato

(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Un grande larario vegliato da beneauguranti serpenti, un pavone che fa capolino nel verde, fiere dorate che si battono contro un cinghiale nero come i mali del mondo. E poi ancora cieli baluginanti di cinguettanti uccellini, un pozzo, una vasca colorata, il ritratto di un uomo-cane. Visitato in esclusiva dall'ANSA, eccolo l'ultimo tesoro di Pompei: un giardino incantato, "una stanza meravigliosa ed enigmatica da studiare a fondo", spiega il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna.
Vedi: https://www.msn.com/it-it/notizie/foto/a-pompei-riemerge-la-casa-del-giardino-incantato/ar-BBNYiKN?li=BBqg6Qc&ocid=wispr#image=BBNYiKN_1|8

Bernoulli Numbers: from Ada Lovelace to the Debye Functions

Bernoulli Numbers: from Ada Lovelace to the Debye Functions: Jacob Bernoulli owes his fame for the numerous contributions to calculus and for his discoveries in the field of probability. Here we will discuss one of his contributions to the theory of numbers, the Bernoulli numbers. They were proposed as a case study by Ada Lovelace in her analysis of Menabrea's report on Babbage Analytical Engine. It is probable that it was this Lovelace's work, that inspired Hans Thirring in using the Bernoulli numbers in the calculus of the Debye functions.

Thursday, October 4, 2018

quid est veritas?

quid est veritas?  – Domanda rivolta da Pilato a Gesù (Giovanni 18, 38), che gli aveva detto: ad hoc veni in mundum, ut testimonium perhibeam veritati; omnis qui est ex veritate audit meam vocem «per questo sono venuto al mondo, per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce». Si ripete talvolta per sottolineare la difficoltà di determinare in che cosa consista oggettivamente la verità: sì, tu dici che sei alla ricerca della verità: ma «quid est veritas?».
http://www.treccani.it/vocabolario/quid-est-veritas/

San Francesco

San Francesco (G. Salvatori)

Parlava alle cicale, predicava agli uccelli,
e l'albero e l'arbusto erano suoi fratelli.
A la Vergine Santa, con l'anima amorosa :
volgendo la preghiera dicea: «Mistica rosa», 
poi levava la voce in gloria del Signore; 
dove posava il piede, ivi nasceva un fiore. 
Le agnelle al suo passar accorrevano liete, 
le tortore selvagge rendeva mansuete, 
ai lupi furiosi donava la dolcezza: 
tanta virtù gentile avea nella carezza! 
Amava con l'esempio ornare le parole,
e gli umili diceva simili alle viole,
chè germoglian fra' l verde modeste ed ignorate
ma d'un sottile aroma nel calice beate;
Il Santo aveva lacrime per tutte le sventure,
lieto benediceva tutte le creature:
aveva l'anima pura come il fiore del giglio,
la carità splendeva soave nel suo ciglio:
la carità che i poveri e i dolenti consola;
come una fonte limpida era la sua parola.

4 ottobre, San Francesco, Patrono d'Italia


Saturday, September 29, 2018

Morphing Giulio Cesare: da Aquinum a Pantelleria


La testa di Cesare (a sinistra) è stata trovata ad Aquinum. L'eccezionale scoperta è dovuta agli archeologi diretti da Giuseppe Ceraudo, dell’Università del Salento. A destra c'è il volto del Cesare di Pantelleria sovrapposto alla testa di Aquinum.

Morphing Giulio Cesare: da Aquinum a Tusculum



La testa di Cesare (a sinistra) è stata trovata ad Aquinum. L'eccezionale scoperta è dovuta agli archeologi diretti da Giuseppe Ceraudo, dell’Università del Salento. A destra c'è il volto del Cesare di Tuscolo sovrapposto alla testa di Aquinum.

Thursday, September 27, 2018

La stirps non è la razza

Da Vocabolario di Latino
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?lemma=STIRPS100


stirps

1 botanica: radice, tronco, parte inferiore dell'albero
2 botanica: gemma, getto, germoglio
3 arbusto, cespuglio, pianta
4 radice del capello
5 (in senso figurato) lignaggio, stirpe
6 (in senso figurato) progenie, posteri
7 (in senso figurato) principio, origine

Quindi:  la stirps non è la "razza" nel senso moderno.  Anche nel mio vocabolario - Castiglioni/Mariotti, non è proprio recente - non lo trovo come significato. In ogni caso, come dice Treccani, nella discussione del termine Italiano "stirpe",  "la sinonimia con razza, non com. e propria del linguaggio pop., è considerata errata perché confonde in maniera indistinta i caratteri culturali e linguistici con quelli fisiologici".

Invece, nel https://en.wiktionary.org/wiki/stirps#Latin trovo
 stirps f (genitive stirpis); third declension
rootstock; the lowest part of the trunk of a plant, including the roots.
a plant, shrub, shoot, sprout
(of people) lineage, race, family, stock
scion, offspring, progeny
source, origin, cause

Ah! Guarda Guarda. Ecco che salta fuori come significato.

Leggete allora questo:

Da Antiquitates Romanae
"La discriminazione razziale era ed è tuttora all’ordine del giorno nella nostra società. Tuttavia i mass media e il “senso” dell’uomo comune danno come per scontato e ovvio farlo risalire proprio all’impero romano. Basta vedere le ultime pellicole di Hollywood come Pompei. Noi rifiutiamo categoricamente questa visione americana dell’imperialismo e insistiamo sul difetto di molti a voler leggere con occhi contemporanei una società che non prevedeva termini come “razza”, “razzismo”, “etnocentrismo”. Parte di questo problema è sicuramente legato alla necessità della società odierna di riflettersi soprattutto nella storia contemporanea, quella più studiata nelle scuole e di riferimento per il mondo giornalistico. Questo “limite cronologico” contribuisce ad interpretare i fatti e le questioni sociali secondo binari novecenteschi, alimentando un circolo vizioso che vede il mondo greco patria della democrazia moderna e della libertà/mondo romano impero galattico dei Sith. Sradicare questa concezione è difficile per molti, perciò non ditegli quanti schiavi utilizzavano gli Ateniesi nelle miniere del Laurio."

Giuseppe Giordano, 18 luglio 2014, Antiquitates Romanae


Il Giulio Cesare di Mantegna


I Trionfi di Cesare, Mantegna, Dettaglio.

I Trionfi di Cesare (per esteso i Trionfi di Cesare in Gallia, come riporta un'insegna nella seconda tela) sono una serie di nove tele dipinte da Andrea Mantegna tra il 1485 circa e il 1505, conservate nel Palazzo del bagno di Hampton Court a Londra. Si tratta del primo e più riuscito tentativo di ricreare la pittura trionfale dell'Antica Roma.

«In questa opera si vede con ordine bellissimo [...] i profumi, gl'incensi, i sacrifizii, i sacerdoti, i tori pel sacrificio coronati e prigioni, le prede fatte da' soldati, l'ordinanza delle squadre, i liofanti, le spoglie, le vittorie e le città e le rocche, in varii carri contrafatte con una infinità di trofei in sull'aste e varie armi per testa e per indosso, acconciature, ornamenti e vasi infiniti.»

(Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568))