Friday, July 27, 2018

Plutarco, non distorce ma interpreta

Devo dire che si trovano cose interessanti su Wikipedia.
Vediamo cosa si può trovare su Plutarco.

Plutarco (Cheronea, 46 d.C./48 d.C. – Delfi, 125 d.C./127d.C.) è stato un  biografo, scrittore, filosofo e sacerdote greco antico, vissuto sotto l'Impero Romano: ebbe anche la cittadinanza romana, e ricoprì incarichi amministrativi. Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle Vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, di carattere etico, scientifico, erudito, in un pensiero fortemente influenzato da Platone e dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.

Di Plutarco si dice al link https://it.wikipedia.org/wiki/Plutarco le cose seguenti.

"Le Vite parallele (Βίοι Παράλληλοι) sono dedicate a Quinto Sosio Senecione, amico e confidente di Plutarco, al quale lo scrittore dedica anche altre opere e trattati. Costituite da 23 coppie (una è andata perduta), alla biografia di un personaggio greco viene accostata, generalmente, quella di un romano, ad esempio Alessandro Magno e Giulio Cesare. L'originalità plutarchea sta proprio in questo accostamento, che dimostra sia come l'Ellade aveva prodotto valenti uomini d'azione e sia come i romani non erano tutti barbari. Le sue biografie contengono un'infinità di informazioni utili alla ricerca storiografica.
Non distorce la realtà ma interpreta i fatti in base ai suoi interessi etici e alla sua impostazione morale. Tutto ciò emerge anche dal suo linguaggio; la sua narrazione risulta avvincente e lo stile s'impronta ai moduli della storiografia drammatica di età ellenistica, infatti pur se per il biografo i termini "tragico" e "teatrale" hanno valenza negativa, li utilizza nella presentazione di personaggi tragicamente atteggiati. La composizione delle Vite Parallele si colloca nella maturità di Plutarco, più o meno furono scritte dal 96 al 120 d.C. circa".

PS Si veda come Plutarco "interpreta" al post Cesare sul Reno.