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Benvenuti in queste pagine dedicate a scienza, storia ed arte. Amelia Carolina Sparavigna, Torino

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Saturday, January 5, 2019

Archaeoastronomy and the study of Chinese Town Planning, Architectures and Monuments

Archaeoastronomy and the study of Chinese Town Planning, Architectures and Monuments: Here the list of my papers on Chinese town planning, architectures and monuments, that I made in the framework of archaeoastronomical studies, and to find possible alignments to sunrise on solstices. In particular, the result obtained in 2012 for the mausoleum of Li Hong (formally Emperor Xiaojing) of Tang near Goushi in Henan, is here discussed again. The Tang Dynasty was a dynasty that ruled during the VII-VIII centuries CE. The mausoleum of the Emperor is a large pyramid with a flat top; near it we find a small pyramid for Empress Ai. The two pyramids are inked by the sunrise on winter solstice.


Saturday, December 29, 2018

Mogontiacum - Mainz - Magonza

Moguntiacum aut Mogontiacum (Germanice: Mainz , Hispanice: Maguncia , Italiane: Magonza , Francogallice: Mayence), oppidi nomen a nomine Celtico Mogon nomine oriri putatur. Moguntiacum ad Rhenum fluvium est urbs Germanica et caput Dioecesis Moguntinae. Oppidum est maximum atque princeps terrae Rhenaniae-Palatinati. Urbs fundata est castra Drusi (13/12 BC). Ab anno 98 vel 99, urbs erat princeps provinciae Germaniae superioris.

Nero Claudius Drusus Germanicus (January 14, 38 BC – summer of 9 BC), born Decimus Claudius Drusus, also called Drusus Claudius Nero.

Druso è morto nel 9 avanti Cristo. Il castrum di Mogontiacum è quindi anteriore al 9 BC.



Per quanto riguarda l'orientazione astronomica del castrum, si veda il mio

Two Roman Towns in Germany Having a Solstitial Orientation of Their Urban Planning. Amelia Carolina Sparavigna,  Polito - Politecnico di Torino [Torino]
Abstract : Here we discuss the orientation of the urban planning of two Roman towns in Germany, Kastell Kesselstadt and Mogontiacum, the Roman Mainz. As all the Roman military camps and coloniae, these towns were planned according to an ideal pattern, based on a grid of parallel and perpendicular streets. Using a software giving the sunrise azimuths on satellite maps, we show that Kastell Kesselstadt and Mogontiacum have the main axis of the grid oriented along the direction of the sunrise on the summer solstice, that is, that the towns have a solstitial orientation.
https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-01649826



In my opinion, the solsticial alignment is in honor of MOGON. "The Romans adapted the old name of the site: "the land of Mogon". In an inscription from Saalburg, a god with this name is identified with Apollo Grannus, a god of health. " That is APOLLO, the SUN.
More at Livius.org.

Wednesday, December 26, 2018

Sulla fondazione di Torino

Torino, 26 Dicembre 2018.

Nel 2012 avevo pubblicato un articolo dal titolo The orientation of Julia Augusta Taurinorum (Torino)  https://arxiv.org/abs/1206.6062 poi ripreso nel lavoro L'orientamento astronomico di Torino che trovate in Zenodo. In questi lavori si era proposto che per la fondazione di Torino, come città Romana, si fosse seguita una orientazione solare, ossia che la città fosse stata fondata secondo un rituale etrusco, con la sua via principale, il decumano, allineata col sorgere del sole (al tempo dei Romani, per dire che un rituale era antico, si diceva che era etrusco anche se non era così). Una volta tracciato il decumano si procedeva a limitare i vari lotti del terreno con la centuriazione. Essa consisteva in una griglia di strade parallele e perpendicolari.
Per trovare l'orientazione solare, avevo così misurato l'angolo del decumano, l'attuale via Garibaldi, su una immagine satellitare. Ecco la Figura 2 dell'articolo.

"The decumanus is the hypotenuse of the triangle. Measuring a and b we find the angle. From
the figure we have an angle of 25.8 degrees." 

Si era poi calcolato l'azimut del sorgere del sole, che, confrontato con l'angolo del decumano, fornisce due date, quando il sole si allinea col decumano.


 Sunrise amplitude  and hour angle at Torino as a function of the days from equinox. The angles are in degrees from East-West direction. 

Avevo trovato che il sorgere del sole è orientato col decumano di Torino il 30 Gennaio ed il 10 Novembre. Secondo il rituale etrusco, ovviamente: in tal rituale, l'augure/gromatico si poneva in relazione al sole nascente e determinava l'orientazione della città (vi veda quanto detto sulla centuriazione in questa discussione su un forte romano in Britannia, e come vedere esempi di centuriazione nella  pianura padana).
Nel 2012 avevo seguito un approccio simile a quello dato da Giulio Magli, nella sua analisi delle direzioni delle città romane in Italia, ossia di proporre una possibile orientazione solare, senza considerare l'orizzonte naturale. Diversamente dal lavoro di Magli, avevo cercato, per Torino, di stabilire un possibile giorno di fondazione usando un'equazione che fornisce l'azimut del sorgere del sole sull'orizzonte astronomico. Quindi si erano dati il 30 Gennaio ed il 10 Novembre, come possibili giorni attorno ai quali l'agrimensore romano aveva iniziato il lungo processo di creazione della colonia.

Si può integrare in detto metodo l'orizzonte naturale. Come? Usando il profilo d'elevazione di Google Earth ed un software astronomico come SunCalc.org. Nell'immagine seguente vedete uno screenshot di questo software.

 (Nota: Software, versione 2020)

Se si usa il software SunCalc.org, si trova che il 30 Gennaio il decumano (Via Garibaldi) si allinea col sole, quando esso è alto 1.3 gradi (più o meno 0.25 gradi), ossia 1° 20', sull'orizzonte astronomico. In effetti, per Torino, l'orizzonte naturale è diverso dall'orizzonte astronomico. Ed il sole deve diventare visibile sull'orizzonte fisico, e quindi c'è la collina di Torino ad Est della città da considerare. Possiamo provare a usare Google Earth per misurare che altezza deve avere il sole per essere visibile dal centro della città romana. 


E' relativamente facile trovare l'altezza del sole. Si tira una lunga retta lungo il decumano. Si prosegue la retta oltre il Po fino alla collina. La retta ha associato un profilo d'elevazione. Dal profilo d'elevazione si ottiene, con un semplice calcolo, l'angolo per vedere il sole sorgere dall'orizzonte naturale dal centro di Torino. L'altezza del sole deve essere di almeno 2 o 2 gradi e mezzo.  Se confrontiamo la misura, col risultato del software SunCalc,org vediamo che c'è la differenza di almeno un grado. E quindi, nell'uso di software astronomici si deve andare cauti. L'accordo migliora se si prende la data del 3 Febbraio

 (Nota. Software versione 2020)

Ci sarebbe anche da compiere una piccola correzione dovuta alla variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre ma rientra nell'incertezza del profilo della collina. E poi valutare l'effetto della rifrazione atmosferica, e questo effetto è fortemente dipendente dall'altezza del sole. Per una altezza di due gradi è di circa 14'. Nell'articolo del 2012, avevo anche proposto un'altra ipotesi, ossia che Torino fosse stata orientata secondo uno schema ideale legato al solstizio d'inverno (troppo ideale, perché è una cosa mai menzionata nel rituale etrusco, di cui per altro si conosce molto poco).

Pubblicato l'articolo nel 2012, nel 2016  esso era riportato nell'articolo "Ipotesi sulla data di nascita di Torino" (dove nel titolo si parla per la prima volta del "compleanno" della città) 
Ci si riferisce all'articolo in Italiano che trovate al link

Giulio Magli aveva, nel suo studio sulle città italiche, proposto un possibile legame con le feste del calendario. E quindi avevo cercato delle feste. Quella che sembra più possibile sono le Calende di Febbraio, l'odierna Candelora.

Oggi 26 Dicembre 2018 sento il telegiornale regionale che dice che Torino è stata fondata il 30 Gennaio, a seguito di orientazione al sorgere del sole del decumano secondo antico rituale. La cosa mi sorprende assai, non avendo avuto alcuna informazione che ci fosse alcuno interessato a proseguire lo studio archeo-astronomico. Vedo che anche la Stampa pubblicava il 6 Ottobre 2018. "Ore 7,45: data e ora esatte incrociando archeologia, storia e calcoli astronomici. la scoperta di due studiosi che hanno condotto una ricerca multidisciplinare. Anche Torino, come Roma, ha il suo Natale. Che non è il 21 aprile 753 a.C., data tradizionalmente abbinata alla nascita della capitale. Iulia Augusta Taurinorum viene fondata il 30 gennaio 9 a.C. La scoperta, che potrebbe far riscrivere i libri di storia sulla città, ... continua".

Desidero precisare che nel 2012 avevo proposto il 30 Gennaio - insieme al 10 Novembre.  Non dato l'anno, perché esso era da determinarsi su basi storiche, e questo è un campo prettamente archeologico/storico. La fondazione di Torino è inoltre già discussa in letteratura. Non vedo possibilità con l'analisi della direzione solare, nei limiti delle incertezze sperimentali, di determinare l'anno. Lo stesso dicasi per la scelta tra il giorno di Novembre e quello di Gennaio (almeno per quanto riguarda le mie analisi). L'anno di fondazione è dato tra il 27 ed 25 a.C., in accordo - in quanto precedente - con una iscrizione che riporta l'anno del console Marco Lollio (21 a.C.).
Per quanto riguarda possibili feste e celebrazioni relative ai giorni proposti, quella più vicina al 30 Gennaio che avevo trovato era una festa che poi è evoluta nella Candelora.  La festa prossima alla data di Novembre e quella del Mundus. Dal poco che si è detto al telegiornale, ho capito che l'anno è stato definito con un legame alla dedica dell'Ara Pacis, il 30 Gennaio del 9 a.C.

Dettagli sull'Ara Pacis, li trovate su Wikipedia. "L'Ara Pacis Augustae (Altare della pace augustea) è un altare dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace, nella sua accezione di divinità, e originariamente posto in una zona del Campo Marzio consacrata alla celebrazione delle vittorie, luogo emblematico perché posto a un miglio romano (1.472 m) dal pomerium, limite della città dove il console di ritorno da una spedizione militare perdeva i poteri ad essa relativi (imperium militiae) e rientrava in possesso dei propri poteri civili (imperium domi). ... Il 4 luglio del 13 a.C., infatti, il Senato decise la costruzione di un altare dedicato a tale raggiungimento in occasione del ritorno di Augusto da una spedizione pacificatrice di tre anni in Spagna e nella Gallia meridionale. La dedica, cioè la cerimonia di consacrazione solenne, non ebbe però luogo fino al 30 gennaio del 9 a.C., data importante perché compleanno di Livia, moglie di Augusto."

Come ho detto in precedenza, il mio interesse principale è relativo al metodo. Per quanto riguarda ricerche storiche è campo di storici ed archeologi. Ma è certo possibile analizzare la letteratura a tal proposito.

Desidero scrivere ancora due cose.

1) Segnalarvi nuovamente l'articolo sulla Centuriazione, che spiega brevemente il metodo di limitazione del territorio dei Romani, ed uno che vi mostra come vederla nelle immagini satellitari.

2) concludere con alcune parole su Livia.
Come detto in Wikipedia, il 30 Gennaio è il giorno del compleanno di Livia, la moglie di Augusto. Livia Drusilla Claudia (Roma, 30 gennaio 58 a.C. – Roma, 28 settembre 29 d.C.) è anche conosciuta semplicemente come Livia. Durante la guerra civile, Livia aveva dovuto lasciare Roma. Tornò a Roma nel 39 a.C. e conobbe Ottaviano, che diventerà noto come Augusto dal 27 a.C. All'epoca Livia era sposata ed aveva già avuto il primo figlio, Tiberio, ed era incinta di Druso. Ottaviano divorziò dalla moglie ed obbligò il marito di Livia a fare lo stesso. Si sposarono a metà gennaio del 38 a.C..  Dopo il 14 d.C. Livia diventa Julia Augusta, avendola Augusto adottata nel suo testamento. Quel giorno Livia diventa, a tutti gli effetti, la capostipite della dinastia Giulio-Claudia. Fu infatti la madre di Tiberio e di Druso maggiore, nonna di Germanico e Claudio, nonché bisnonna di Caligola e trisavola di Nerone.

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PoSt del 31 Gennaio 2019 

Continuo la discussione, focalizzandomi in particolare sul  ruolo della collina nella datazione di Augusta Taurinorum. In merito si veda  https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1901/1901.00371.pdf 
Supponendo che la città fosse stata fondata partendo da un rituale che prevedeva la sua orientazione  - ossia l'orientazione della sua via principale, il decumano - col sorgere del sole, si deve considerare la relazione del punto di fondazione - detto Ombelico - coll'orizzonte naturale che lo circonda (tengo  a precisare che molti studiosi ritengono che l'orientamento delle città romane fosse dettato dalla topografia locale e non dal corso del sole). Supponendo un rituale legato al sole, la persona che decideva l'orientamento della città, si metteva in un punto preciso del terreno, l'Ombelico, determinato con buoni auspici (oppure, se si intende il senso pratico, nel punto topograficamente migliore).
L'orizzonte naturale di Torino non coincide con l'orizzonte astronomico. Quindi, per vedere il sole sorgere dalla collina, dal punto di fondazione, nella direzione di via Garibaldi, il sole deve avere una certa altezza (in gradi). Se guardate la Figura 1 (Fig.2 dell'articolo al link ) vedete che ho usato Google Earth, che fornisce il profilo d'elevazione corrispondente alla linea di vista lungo via Garibaldi. Il profilo d'elevazione ha alcuni "picchi".

Figura 1

Se prendo quello che vedete segnato in figura, con un po' di trigonometria, trovo che l'altezza del sole deve essere di 2.6°, per essere visibile dal punto, chiamato Ombelico, dove si suppone si ponesse il delegato alla fondazione della città per determinare la direzione del suo decumano. Se prendo il picco più alto, ma più distante, trovo un angolo di 2.3°. Devo prendere il picco più vicino, quindi, perché esso  "scherma" l'orizzonte astronomico di più di quello più lontano. Ecco uno schema per spiegare:

Schema 1
O è l'osservatore nell'Ombelico. Le due linee gialle rappresentano la linea di vista. O non vede (tratteggio) il sole sorgere da B, perché davanti c'è A. Lo vede sorgere da A quando è più alto. Nella figura seguente vedete la stessa cosa, ma questa volta immaginate i raggi provenienti dal sole. Data la distanza terra-sole li immaginiamo paralleli.

Schema 2

Data l’altezza di B e la distanza OB, se c'è solo la collina B, i raggi arrivano in O quando hanno la direzione data in figura. I raggi arrivano in O ed a sinistra di O, ma non a destra di O. Adesso immaginiamo la presenza anche della collina A. Mantenendo la stessa angolazione, nessun raggio arriva in O. Il primo raggio (quello rosso) arriva in O', a sinistra di O. Quindi i raggi arrivano in O' ed a sinistra, ma non a destra di O'. L'osservatore in O vedrà il sole quando i suoi raggi avranno l'inclinazione maggiore mostrata nello schema precedente (Schema 1).  
Ora, anche l'articolo che trovate al link https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1901/1901.08545.pdf  discute la fondazione di Torino con l'archeoastronomia. In arXiv:1901.08545 (*), l'articolo su cui si basano le notizie date in televisione e sulla Stampa, si considera la presenza della collina. Nell'articolo c'è la Figura 17:  si usa mappa, ossia una proiezione planare del rilievo effettivo, per determinare l'altezza che il sole deve avere per essere visto dall'Ombelico. Ho cercato sulla mappa nella detta figura i punti estremi della retta ed ho guardato con Google Earth il profilo di elevazione. I punti estremali nella Figura 17 di  arXiv:1901.08545 sono i pin gialli che vedete sotto nella Figura 2. Trovo una situazione analoga a quella che ho mostrato nella Figura 1 data sopra.

Figura 2

C'è un picco prima del picco più alto. Il picco più alto è a 8.3 km ed è la distanza che trovo nell'articolo arXiv:1901.08545 per il calcolo dell'altezza del sole per essere visibile dal punto di fondazione. Se uso il picco alla distanza di 8.3 km, quella di arXiv:1901.08545,  trovo un angolo di 1.7°. Se uso il picco alla distanza di 4.5 km, che c'è nel profilo d'elevazione, trovo un angolo di 2.6°.
Gli autori di arXiv:1901.08545 usano il picco a 8.3 km e quindi un valore di 1.7 per l'altezza del sole. Dopo correzioni dovute alla rifrazione ed alla metà del diametro solare ottengono l'altezza del sole di  1,09° = (1,7° - 0,34° - 0,27°). Con questo dato, partendo quindi da un valore di altezza del sole di 1.7°, assumono provata astronomicamente la determinazione dell'anno 9 a.C. di fondazione di Torino, considerando il valore dell'altezza del sole e discriminando tra 1.08° e 1.10°. Non concordo sull'angolo di 1.7°  usato per tal determinazione, perché come spiegato negli schemi dati sopra (Schemi 1 e 2), davanti al picco B c'è il picco A. Quindi, il valore usato per convalidare astronomicamente l'anno (9 a.C.) è sbagliato.

In ogni caso, indipendentemente dal valore errato di 1.7°, ritengo impossibile stabilire l'anno di fondazione con soli metodi astronomici. Cosa diversa è la datazione storico-archeologica.

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(*) Dating the foundation of Augusta Taurinorum ex sole.  arXiv:1901.08545


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PoSt del 29 Novembre 2019

Dopo ulteriore analisi dei dati ho trovato in arXiv:1901.08545 un altro errore. Si è confuso l'angolo di direzione, quello fornito dalle coordinate UTM, con l'azimut.  L'azimut solare deve però essere confrontato con un azimut.  Si veda la discussione generale  su angolo di direzione e decumano di Torino oppure
Su una datazione archeoastronomica recentemente proposta per la fondazione di Augusta Taurinorum, l'odierna Torino
Usando i dati della Fig.7 di arXiv:1901.08545 si ottiene l'angolo di direzione di 117.34°, che non è un azimut. Dato che il valore di quello che loro considerano un azimut è ancora maggiore del valore dell'angolo di direzione, e poiché gli autori non spiegano come tal valore è stato ricavato, si deve supporre che all'angolo di direzione sia stato sommato qualcosa. Cosa fanno allora gli autori in arXiv:1901.08545 per aumentare il valore da 117.34° al 117.68° che si trova nel loro articolo, non lo dicono. I dati GPS metrici in arXiv:1901.08545 portano ad un altro valore, che non è quello che usano per trovare la data. Con l'azimut giusto e l'altezza della collina giusta si arriva al 5 di Febbraio, come detto da Guido Cossard in Torino Città Celeste del 2018.

Dopo lungo studio e analisi, e quindi dopo aver considerato i testi dei gromatici e l'architettura di Vitruvio, dico che in primis, Torino è Città di Vitruvio. E' vero che l'orientazione solare è menzionata dai gromatici, ma essi non hanno mai detto che si fondavano le città il giorno di una festa importante. Questa è una deduzione, che non è supportata da alcuna prova storica, epigrafica o di analisi statistica che sia veramente tale. E' quindi assurdo pretendere di datare una città - ossia dare l'anno di fondazione - con la coincidenza con una festa.
E poi, la festa più vicina alla data astronomica, quella coinvolta in questa discussione, resta sempre e solo le Calende di Febbraio, come già detto nel 2012. Esisteva una festa per ricordare la dedica dell'Altare alla Pace (Ara Pacis). Augusto aveva scelto di dedicare l'Ara Pacis il giorno in cui era nata la moglie. Dopo le Calende, c'è la festa della Concordia. E' fondamentale evitare BIAS DI CONFERMA , ossia non finire con lo scegliere l'opzione che sembra apparentemente più opportuna per le proprie idee, ma che non è necessariamente quella giusta. 

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5 FEBBRAIO 2020

Osservazione  conclusiva.
Nel 2012 avevo proposto le date di allineamento, sapendo che la differenza poteva essere di qualche giorno. Mi ero sempre riproposta di fare l'osservazione diretta.  Per vari motivi, non ci sono riuscita. Comunque ci ha pensato il fisico ed archeoastronomo Guido Cossard. Cossard ed il suo team hanno fatto una serie di fotografie, il 4 FEBBRAIO 2020, del sole che sorge dalla collina di Torino. Non ci possono essere dubbi: il giorno prima e quello dopo, il sole non si può veder sorgere (ovviamente per via dell'altezza degli edifici della via). Il punto di osservazione della fotografia superiore è l'incrocio con Via delle Orfane, la seconda foto è presa in prossimità di Via della Consolata. 
Coi dati che si desumono, la data astronomica antica (ossia quella al tempo dei romani)  era il 6 FEBBRAIO. Non era il 30 Gennaio. C'è quindi la differenza di una settimana con quanto riportato dalla Stampa di Torino nel 2018, e con conseguente comitato con  torta di compleanno  in Municipio.




Fotografie sono cortesia di Massimo Brighenti e Alberto Cora. 4 Febbraio 2020.

Archiviato

Questa fotografia, con le lunghe ombre nitide, mi ha ricordato quanto letto sull'agrimensura. 
"The augurs following the Etruscan discipline (Grom. pp. 27, 166) divided the heavens and earth by the indication given by the sunrise; and as they faced the west, so as to look as the sun seemed to them to be looking, the first shadow cast by their own body or rod would give the direction for the east and west line. By the aid of the groma, posita auspicaliter, they drew the decuman, and then the kardo, at right angles (p. 170)."
E quindi questo chiarisce ulteriormente il passo latino: “Limitum prima origo, sicut Varro descripsit, a disciplina Etrusca; quod   aruspicesorbem   terrarum   in   duas   partes   diuiserunt,   dextram   appellauerunt   quae   septentrioni   subiaceret,sinistram quae ad meridianum terrae esset, ab oriente ad occasum, quod eo sol et luna spectaret, sicut [L. 28.1] quidam architecti delubra in occidentem recte spectare scripserunt.”
Con l'immagine si apprezza che l'agrimensore romano non poteva traguardare con la groma verso il sole con la luce negli occhi, ma traguardava in direzione dell'ombra.

February 8, 2020 (v1) Working paper Open Access
La Limitatio Romana: Alcune Definizioni
Sparavigna, Amelia Carolina;
Prima parte di una discussione sulla tecnica di agrimensura romana, detta limitatio o anche centuriazione. Si forniscono alcune definizioni. L'uso della groma, uno degli strumenti usati dagli agrimensori, sarà analizzato in dettaglio La discussione ha lo scopo di preparare ad una ulterior

Uploaded on February 8, 2020

Sunday, December 16, 2018

Lilybaeum (Marsala) and the Major Lunar Standstill

Lilybaeum (Marsala) and the Major Lunar Standstill: Here we discuss a possible astronomical orientation of the Decumanus Maximus of Lilybaeum (Marsala). Its direction is coincident to the northernmost direction of the moonset on a major lunar standstill.

The Photographer's Ephemeris (TPE) is a software giving, besides the direction of sunrise and sunset (yellow and orange), also the directions of moonrise and moonset (pale blue and dark blue). We use the reference point, shown by a pin in the images, at one end of the Decumanus. The dark blue line, which shows the direction of the moonset, is coincident to the Decumanus.

More details in the article

About an interesting etymology of the name "Marsala"

Sunday, May 13, 2018

I Menhir di Sorgono (Biru e Concas) e le stelle

 Fig.1

Nel cuore della Sardegna, quasi al suo centro geografico (Fig.1), si trovano i menhir di Biru 'e Concas. L'importante sito archeologico è situato nel territorio del comune di Sorgono, in provincia di Nuoro. Wikipedia ci dice che il sito, che sorge su una collina, era probabilmente dedicato ad antenati defunti, diventati eroi della popolazione locale. Il sito risale ad un periodo compreso tra il Neolitico Recente (3300-2700 a.C.) e l'Eneolitico (2700-1700). I menhir si trovano disposti in molti modi, anche in allineamenti. Alcuni menhir presentano delle forme antropomorfe, e sono quindi definiti come statue stele. In Sardegna, le statue stele vengono datate intorno al III millennio a.C. (età del rame) e si possono suddividere in due tipi figurativi: un tipo maschile, che probabilmente rappresentava eroi o guerrieri mitici, ed un tipo con attributi femminili. 


Fig.2: Un allineamento del sito di Biru e Concas (Cortesia, Alberto Zilaghe, Street View, Google Earth)

Del sito di Biru 'e Concas, un articolo di Antonella Petris su meteoweb.eu riporta quanto segue. "Come spiega Corrado Mascia, un lettore di Meteoweb che di recente ha avuto modo di osservarli, “la concentrazione dei menhir è straordinaria ...  Sono disposti in coppia, isolati o in triadi secondo allineamenti circolari estesi che possono comprendere fino a venti menhir. Consistono, dunque, in un complesso di allineamenti megalitici, che secondo un filone culturale di studiosi, costituivano le carte astronomiche (o osservatori astronomici)determinanti il tempo e lo spazio e capaci di segnare i solstizi e gli equinozi". 


Fig.3: Ecco un notevole allineamento di 20 menhir. Seguono la direzione cardinale Nord-Sud.
In figura (Cortesia, SunCalc.org) si vedono le direzioni del sorgere del sole e del tramonto all'equinozio, secondo un orizzonte astronomico. L'allineamento di menhir è coincidente con la direzione meridiana.

Fig.4: Un altro allineamento di menhir (deviazione di circa 10 gradi dalla direzione cardinale verso Sud).


Consideriamo  il primo allineamento di menhir, quello che ha la direzione Nord-Sud. Se  guardiamo  verso Sud,  utilizzando Google Earth e il suo strumento che permette di avere il profilo di elevazione locale, vediamo che l'orizzonte naturale si eleva di circa 4 o 5 gradi sopra l'orizzonte astronomico. 
Che stelle potevano vedere le persone che avevano costruito il sito?
Usiamo il software Stellarium, che ci permette di simulare il cielo antico (Fig.5 e 6).


Fig.5: Ecco le stelle che si potevano vedere guardando verso Sud attorno al 3300 BC. Sopra l'orizzonte naturale, rappresentato dalla linea arancione, splende la Croce del Sud. Anche Alpha Centauri (Rigil Kentaurus) è visibile. La linea bianca rappresenta l'orizzonte astronomico.


Fig.6: Per effetto della precessione dell'asse terreste, attorno al 1700 BC, le stelle della Croce sono più basse sull'orizzonte naturale. 

Guardando la Fig.6, ci possiamo chiedere: Rigil Kentaurus era visibile sopra l'orizzonte naturale? Ed eventualmente, in che direzione sorgeva? Proviamo a simulare come si poteva vedere sorgere Rigil Kentaurus al sito di Sorgono (Fig.7). 

 Fig.7

Sempre con Stellarium, abbiamo che Rigil Kent arrivava a circa 4 gradi sull'orizzonte astronomico, e quindi poteva esser vista sorgere dall'orizzonte naturale, quanto il suo azimuth era di 10 gradi circa rispetto al Sud. Ma questo angolo è proprio l'angolo del secondo allineamento, quello mostrato nella Fig.4. 

In effetti, quanto detto dall'articolo di meteoweb.eu è ben fondato. Sarebbe interessante aver a disposizione altri articoli che mostrino anche gli allineamenti dei menhir, oltre a quelli che si vedono nelle'immagini satellitari, per poter fare altre simulazioni e conseguenti paragoni con le mappe stellari.






Wednesday, June 15, 2016

On the Karnak Temple and the Sun Hierophany

The Karnak Temple and the Motion of the Earth's Axis

Article published on SSRN Journal.
Abstract: The Karnak Temple complex comprises a vast mix of temples, chapels and other buildings. Its construction began during the reign of Senusret I in the Middle Kingdom and continued during the Ptolemaic period. The temple was the main place of worship the Amun-Ra, the Sun God. Not surprisingly his temple has its axis aligned along the sunrise azimuth on the winter solstice. Here we will discuss how the motion of the Earth’s axis has altered, in four thousand years, this alignment of half a degree.



Sun hierophany at the temple on the winter solstice

Sunday, June 12, 2016

Hardknott fort sunrises on summer solstice

As told by Ben Johnson on the Hardknott Roman Fort at 
"A trip to the Roman fort at Hardknott in Cumbria is probably not for those of a nervous disposition!! The drive up the steep, winding, narrow road through Hardknott and Wynose passes is often tricky and always a little frightening ... , but this adds to the experience, as the setting of the fort is spectacular and the scenery incredible."

I would like to add something to these worlds.
Let me use the following shapshot from the Photographer's Ephemeris.


We can see how the Roman fort wakes up on the summer solstice.
Viewed from the center, the sun rises along the direction of the NE gate.
The sunset corresponds to the NW gate.
This year the moon is 98%, that is full moon! Fantastic!

More on the Hardknott fort at

Saturday, June 11, 2016

On precession

Polaris is the brightest star in the constellation Ursa Minor. Very close to the north celestial pole, it is currently the pole star. But Odysseus, the Greek king of Ithaca, and the ancient mariners, did not use this star for their voyages. Why? because of precession (cerchio che più tardi in cielo è torto).

a very detailed and clear discussion on precession, with illustrations,

Here I am adapting a part of this excellent discussion.

The Earth is like a spinning top. Then the Earth’s rotational axis gyrates, with a period of 26,000 years. This motion is called axial precession, or "precession of the equinoxes".  Precession occurs because the Sun's gravity induces torque, which pulls the Earth's equatorial bulge toward the ecliptic. 
The axis of precession is perpendicular to the ecliptic and is aligned with the ecliptic axis. This axis projects to two points, the north and south ecliptic poles, which are inclined 23.5º to the celestial poles.

Note that axial precession affects the direction of the Earth's axis, but it does not affect the angle of its tilt relative to the ecliptic. Thus, precession affects the time of year in which various constellations are visible. The precssion does not affect the axis tilt, which is constant, and so the seasons themselves continue just like they are now.

Our standard Gregorian calendar is based on the solar, or tropical year, the time it takes the Sun to return to the same equinox, which is defined by the direction of the Earth's axis relative to the Sun. Since the seasons are intrinsic to the tropical year, our Gregorian calendar is calibrated so that the March equinox always falls on either March 20 or 21. This forces the seasons to occur during the same months, regardless of precession. However, the stars visible in the evening will slowly change. Figure 1 (of the given link) shows the winter solstice in the north, with the constellation Taurus prominent at midnight. If the Earth's axis were pointing in the opposite direction, Taurus would still be prominent at midnight, but it would be the summer solstice. So, for the solar calendar, the seasons occur in the same months, but we view different constellations during those months.

Besides the axial precession of 26,000, there is also a small oscillation of the tilt. Taking approximately 41,000 years the tilt shifts from 22.1° to 24.5° and back again. Currently the Earth is tilted at 23.44 degrees,  decreasing. If we want to evaluate the effect of this tilt shift on the sunrise and sunset azimuths on solstices, for instance at the Newgrange latitude, for Newgrange passage tomb that was built 5,000 ago, the influence of the tilt on the sunrise azimuths on solstice is about a degree (see  http://stretchingtheboundaries.blogspot.it/2016/06/newgrange-and-axial-tilt.html )

Saturday, February 1, 2014

Stone circle and desert kite

Stone circle and desert kite in Jordan

Stone circle - Jordan - 1


A stone circle in Jordan

About Jordan and the Syrian Desert, see also:

Desert kites - 1


The Syrian Desert is an arid land of south-western Asia, extending from the northern Arabian Peninsula to the eastern Jordan, southern Syria, and western Iraq, largely covered by lava fields. Considered in the past as a barrier between Levant and Mesopotamia, it is now crossed by several routes and pipelines. This desert possesses two volcanic regions. One is the Jabal al-Druze, in the As-Suwayda Governorate. The other field is that of the Harrat Ash Shaam.

When we observe this desert from space, we discover that this harsh environment was probably quite populated in ancient times. We can conclude this fact from some huge stone structures, the "desert kites", that can be easily seen in the images recorded by satellites. These structures were firstly observed by pilots of the Royal Air Force in the 1920s, flying over the desert. These pilots named them "kites", because these lines reminded of kites used by children to play, but in fact they are huge hunting traps.

We usually imagine our ancestors, before they settle down, as people simply hunting and gathering for food, but this is not true. The "desert kites" are the remains of an ancient hunting technique based on stone-walled traps, the construction of which surely involved several people for long times. The desert kites were used to push large herds of animals into some enclosures, or, in the worse case, to fall off from steep cliff edges. The simplest structure of a desert kite has a triangular shape, consisting of two long, low walls built of stones and arranged in a V-shape, like a  funnel, ending as a corral. Hunters pushed the game between the walls, trapping then the animals into the end of the structure. It is usually considered that animals were slaughtered “en masse”.

Typically, a desert kite possesses two, three or more small circular enclosures on the edge of its corral. Some ancient rock art images show these hunting traps, depicting the role of the 'walls' of the kites. Let us note that these walls are low and then not able to stop any game. In fact, the walls are not walls at all: they are the basements, in the rocky harraat, where stick some poles and build a fence with branches. These structures create a visual effect as a barrier for the animals.



"Kite" rock-drawing from Jordan,  G.L. Harding: The Cairn of Hani, Antiquity 28,1954:pp 165-7
(2007-02-22) In 1951, Harding discovered a burial cairn with Safaitic inscriptions. On one of the stones was scratched a hunting scane.The cairn is located in the heart of the 'Kite' area,there is no doubt that the drawing depicts a scane of the gazelles being hunted in such a' Kite'.

References
23 June 2011,  http://arxiv.org/abs/1106.4665 , http://arxiv.org/pdf/1106.4665v1.pdf
February 2009, Khaybar Desert Kites, Vanja Janežic
alsahra.org/wp-content/uploads/2009/02/khaybar-desert-kites.pdf
http://www.megalithic.co.uk/article.php?sid=2146412866

Sunday, June 30, 2013

Solar orientation of Ales Stenar

Ales Stenar and the direction of the sun during the day as given by sollumis.com, on the Winter and Summer solstices. The image shows a good agreement with the solar orientation suggested in
Andrew M. Kobos, January/February, 2001. Ales Stenar: When? Who? What for?,
http://www.zwoje-scrolls.com/as/aleseng.html

More 
On the solar orientation of Ales Stenar site, A.C. Sparavigna


UPDATE AND UPGRADE (2016)
To see Ales Stenar and its orientaton to the MOON see this:


Tuesday, May 21, 2013

Ancient trading

"Joakim Wehlin of the University of Gothenburg and Gotland University has examined Bronze Age stone monuments that sit along Sweden’s Baltic Sea coasts. It had been thought that the monuments, which resemble stone ships, were used primarily as grave sites. Wehlin, however, thinks that they were used by maritime groups trading in metal objects. “It seems like the whole body was typically not buried in the ship, and some stone ships don’t even have graves in them. Instead, they sometimes show remains of other types of activities. So with the absence of the dead, the traces of the survivors tend to appear,” he explained. The monuments may have been used to mark ports, waterways leading inland, and potential meeting places." From http://www.archaeology.org/news/690-130322-sweden-stone-ships-bronze-age

https://sites.google.com/site/stoneships/

Stone ship at Blomsholm



The stone ship at Blomsholm near Strömstad in Bohuslän measures more than 40 metres in length and consists of 49 large menhirs. The bow and stern are about 4 metres high. There are several other large megaliths in the area. According to http://en.wikipedia.org/wiki/Stone_ship


Lindholm Høje



"Lindholm Høje (Lindholm Hills, from the word for hill or mound) is a major Viking burial site and former settlement situated to the north of and overlooking the city of Aalborg in Denmark. The southern (lower) part of Lindholm Høje dates to 1000 – 1050 AD, the Viking Age, while the northern (higher) part is significantly earlier, dating back to the 5th century AD.[1] An unknown number of rocks were removed from the site over the centuries, many, for example, being broken up in the 19th century for use in building roads..." 

Monday, May 20, 2013

Anundshög




Anundshög is a tumulus in Sweden. It has a diameter of 60 metres (200 ft) and is about 9 metres (30 ft) high, dated between the Bronze Age and the late Iron Age. A fireplace under it has been dated by radiocarbon dating to sometime between AD 210 and 540. Some historians have associated the mound with the legendary King Anundhttp://en.wikipedia.org/wiki/Anundsh%C3%B6g
At the foot of the mound are 2 large stone ships placed end to end, 51 metres (167 ft) and 54 metres (177 ft) long. Two other stone ships are visible. The site was a thing-place and the ship settings may be associated with this function, according to Wikipedia.

On the Ales Stenar and its solar orientation, please visit http://porto.polito.it/2507517/

Saturday, March 30, 2013

Monte Viso

 "Monte Viso is the location of a neolithic jadeite quarry, at an elevation of 2000 to 2400 metres. Its productivity peaked around 5000 BC. The jadeite was used to make cult axes, which are found all over western Europe." From Wiki

Geheimnisvolle Kult-Beile: Statussymbole der Steinzeit, Von Almut Bick
Sie sind ein Mysterium, eines der größten Rätsel aus der Zeit der Jäger und Sammler: Steinklingen aus kostbarstem Jadeit. Wozu dienten diese Äxte, die Archäologen in halb Europa gefunden haben? Forscher sind dem Geheimnis nun dicht auf der Spur ...Über sechstausend Jahre ist es her, dass die steinzeitlichen Bergleute mit dem äußerst seltenen Jadeit heimkehrten. Hoch oben, jenseits der Schneegrenze des Monte Viso in den italienischen Alpen, betrieben sie einen regelrechten Steinbruch für das grüne Mineral. ...

http://www.spiegel.de/wissenschaft/mensch/geheimnisvolle-kult-beile-statussymbole-der-steinzeit-a-477917.html

See also:
Zwischen Atlantik und Schwarzem Meer , Die großen Beile aus alpinem Jadeit im 5. und 4.Jt. v. Chr
by Serge Cassen
http://www.academia.edu/1954923/Zwischen_Atlantik_und_Schwarzem_Meer_Die_grossen_Beile_aus_alpinem_Jadeit_im_5._und_4.Jt._v.Chr

Zu den Jadeit-Quellen am Monte Viso
by Rengert Elburg
http://www.academia.edu/3119319/Zu_den_Jadeit-Quellen_am_Monte_Viso

Sunday, March 3, 2013

Air curtains for Terracotta Warriors

"New system can shield national relics from damage by pollution. Even the Terracotta Warriors are feeling the effects of China's choking air pollution. Chinese scientists have found that the indoor environment where the Terracotta Warriors are housed could cause them to deteriorate, prompting some scientists to raise the idea of using air curtain technology to help control the environment in the pits."
More at http://www.chinadaily.com.cn/cndy/2013-03/02/content_16268606.htm


Adapted from Wikipedia, courtesy Maros

Physics of archaeology

"Physics is breaking new ground in the field of archaeology and human evolution.
So much so that in just a few years the gains in archaeology now equal the gains made from the past 100 years of using traditional methods, explains nuclear physicist and University of Wollongong visiting Professor Claudio Tuniz. Dr Tuniz, who began his career in the United States using physics to analyse moon rocks and meteorites, has spent almost two decades examining how advanced scientific technology in nuclear physics and X-rays can tell us more about palaeoanthropology and human evolution. ..."
more at
http://www.illawarramercury.com.au/story/1333188/hi-tech-discoveries-archaeology-transformed/?cs=12

Wednesday, December 12, 2012

Dodecahedral die

"In modern role-playing games, the dodecahedron is often used as a twelve-sided die, one of the more common polyhedral dice" http://en.wikipedia.org/wiki/Dodecahedron
http://en.wikipedia.org/wiki/Dice#Non-cubical_dice

Even in the past, the dodecahedron was used for dice.
Here an example form the site archéologique de la Cathédrale Saint-Pierre de Genève 
http://www.site-archeologique.ch/contenu.php?id-node=25&id-img=84

Copie d'un dé romain, en forme du dodécaèdre, datant du IVe siècle

Even older are the Etruscan dodecahedra:


More on the etruscan dodecahedron at sites: